Ristrutturazione del Palazzetto dello Sport di Varese

Con il finanziamento da 2 milioni di euro garantito da Regione Lombardia e l’avvenuta approvazione del progetto da parte del Coni, diventa operativo l’iter per la riqualificazione e ampliamento del tempio del basket varesino, ufficialmente denominato Enerxenia Arena, ma noto a tutti come Lino Oldrini, dal nome del sindaco che lo volle negli anni ’60.
La presentazione è avvenuta ai primi di dicembre con il presidente di Pallacanestro Varese, Marco Vittorelli, il sottosegretario regionale allo sport Antonio Rossi, l’assessore comunale allo sport Stefano Malerba, insieme ai progettisti Elena Brusa Pasqué e Riccardo Aceti.
La descrizione che segue è tratta dalla relazione illustrativa del progetto definitivo approvato dal Coni.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 343
museo basket varese palazzetto

Progetto: Studio Associato Brusa Pasqué (architettura), Studio Aceti (strutture), Seingim (impianti)
Località: Masnago (Comune di Varese)

Premessa

La Giunta Regionale Lombarda con D.G.R. n°XI/ 4381 del 03/03/2021 ha approvato un finanziamento di 2 milioni per la riqualificazione e completamento del Palazzetto e per la realizzazione del Museo della Pallacanestro Lombarda nel Palazzetto dello Sport di Varese, oltre a uffici e predisposizione di futuri servizi per la ristorazione in quanto quello esistente è inadeguato al numero di spettatori presenti.
A seguito di ulteriori valutazioni, approfondimenti e di incontri con le società sportive, l’Amministrazione Comunale ha portato avanti nell’autunno 2020 un progetto per migliorare l’efficienza energetica del palazzetto tramite delibera del comune di Varese del 29/10/2020 per un importo di euro 700.000 finalizzato al rifacimento dei serramenti realizzati circa 30 anni fa per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio pubblico.

Ciò premesso, la società Pallacanestro Varese ha deciso di finanziare la realizzazione del progetto definitivo per poter ottenere il parere del CONI e di conseguenza poter accedere al finanziamento regionale. È un’occasione unica per attivare una porzione del palazzetto che può vivere durante tutto l’arco della settimana (con l’intento di permettere all’impianto di vivere 365 giorni all’anno, rendendolo una struttura polifunzionale e per eventi sportivi multidisciplinari) e che potrebbe anche favorire un miglioramento di tutta l’area sportiva (e non solo) di Masnago e Varese più in generale, migliorando sensibilmente lo stato di degrado di tutto il comparto retrostante il palazzetto.
Il progetto definitivo è stato approvato dal Coni in data 24 novembre 2021 con parere favorevole n.81/2021.

Funzioni esistenti e future

Il progetto di riqualificazione e completamento del Palazzetto dello Sport esistente prevede la realizzazione di uno spazio espositivo per trofei e ricordi della Pallacanestro Lombarda e sarà diviso in lotti funzionali.
A progetto completato, la capienza del palazzetto sarà di 5.004 posti a sedere.

LOTTO 0
L’impianto negli anni ha subito delle modifiche all’interno degli spogliato a quota -2,65/-3,2. Tali modifiche hanno portato il palazzetto ad una parziale accessibilità da parte degli utenti DA: il progetto è occasione di rendere inclusivo il Palazzetto anche in tutti gli spazi di servizio all’attività sportiva. Fra gli altri intreventi, include quattro trasloelevatori per superare il dislivello interno ad alcuni locali realizzati nel 2012; sono state introdotte delle migliorie per rendere accessibile in autonomia i bagni degli spogliatoi e degli addetti alla sicurezza e volontari.
Sarà realizzata una rampa che consente l’accessibilità all’anello circolare esterno alla quota 0,85m e che rende il futuro museo, bookshop e uffici accessibili e raggiungibili con l’ascensore che partirà da quota 0,85 m. Infine, le gradonate del parterre vengono allontanate dal campo di gioco per la verifica della curva di visibilità dei nuovi posti aggiuntivi a quota +4,00.

LOTTO A
Comprende la realizzazione dello spazio museale ed espositivo dei trofei e della storia della Pallacanestro lombarda, 7 locali riservati alle riprese televisive, per il controllo della sicurezza (G.O.S Gruppo operativo Sicurezza,) per disabili (esiste anche un locale con wc accessibile) che desiderino vedere la partita da altra prospettiva, anche tramite video, ovvero anche mini spazi per uffici per la Pallacanestro Varese, realizzazione di nuovi 63 posti a sedere in tribuna, a quota +4,00, e predisposizione strutture e locali per realizzazione di altre funzioni di supporto per gli eventi sportivi con rimodulazione della posizione delle riprese televisive, di controllo giudici e arbitri e di nuovi spazi per la stampa. Questo, in grande sintesi, sarebbe il lotto oggetto del finanziamento regionale.

Lo spazio espositivo dei trofei e della memoria storica del Basket lombardo e i suoi spazi accessori (uffici) saranno ricavati nella porzione ovest non ancora ultimata del Palazzetto di Varese sostituendo le tribune prefabbricate con tre solai ad altezze diverse. In virtù di un’edilizia circolare verranno rimosse le gradinate e saranno possibilmente in buona parte recuperate e donate ad enti che ne faranno richiesta.
Saranno realizzati 3 nuovi solai orizzontali rispettivamente a quota +4,00 m, +7,35, +9,25 che ospiteranno le nuove funzioni, attraverso la realizzazione di nuovi solai vincolati ai setti esistenti in cemento armato. A tal proposito, preme segnalare che gli interventi strutturali previsti (inserimento di nuove solette piane in luogo delle gradinate rimosse) non interferiscono con la validità del vigente Collaudo Statico decennale (valutazione di idoneità statica e sismica eseguita nel 2014), in quanto possono ricadere nell’ambito di “riparazione o intervento locale” di costruzione esistente secondo le indicazioni contenute nel paragrafo 8.4.3 delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” (D.M. Infrastrutture 17/01/18 e relative Istruzioni Applicative), per cui è prevista la sola verifica dei nuovi elementi strutturali localmente introdotti nei confronti della normativa vigente. I vari spazi funzionali sono divisi da partizioni leggere ma comunicanti tra loro in modo da garantire una pluralità di funzioni e un’ibridazione di usi.

Il progetto sarà totalmente accessibile e inclusivo a tutti gli spazi del museo, degli uffici e dei nuovi locali/uffici di servizio. Sono stati aumentati i posti a sedere aggiungendo 63 posti a quota +4,00 accanto ai nuovi locali per la gestione. Di conseguenza e per ottimizzare la sicurezza delle vie di esodo, sono state progettate 5 nuove scale di uscita di 1,20 m cad. collegate direttamente con l’esterno del Palazzetto a livello + 4,00 m utilizzabili senza interferire con i percorsi degli atleti o con altre uscite. È stato progettato e predisposto già in questa fase il vano per un secondo nuovo ascensore (che sarà realizzato solo nel Lotto C e che renderà completamente accessibile l’impianto a tutti i livelli delle funzioni del Palazzetto, anche a quelli del futuro spazio di somministrazione da quota -3,20 a quota +0,85 a quota + 4,00 e fino a quota + 9,25). Nel Lotto A, oggetto del finanziamento regionale, è previsto un ascensore a norma con la LR 6/89, realizzabile subito per rendere accessibile lo spazio museale e quello adibito a uffici.

Il museo e gli uffici hanno l’ingresso al piano +0,85 alla quota del percorso sopraelevato (corona circolare o anello) rispetto al piano di campagna, raggiungibile tramite una rampa di accesso realizzata nel primo lotto dei lavori. Quest’area di futuro ingresso dei nuovi spazi extra-sportivi oggi è un retro dove fuoriescono solo alcune uscite di sicurezza del Palazzetto di Varese ma che il progetto di riqualificazione trasforma in una passeggiata pedonale con accesso tramite la nuova rampa che consentirà l’accesso a tutti e a tutte le nuove funzioni che saranno insediate.
L’ingresso dello spazio espositivo museale è costituito da una biglietteria, con bookshop e da servizi igienici in uso sia per la funzione principale (2 servizi igienici) di cui uno per disabili e sia per i volontari e per coloro che lavorano esternamente al palazzetto durante gli eventi sportivi.
Questo spazio retrostante l’ingresso attuale del palazzetto diventerà un nuovo accesso alla struttura sportiva e quindi il Palazzetto Enerxenia, secondo l’impegno dell’attuale gestore, verrà utilizzato tutti i giorni a tutte le ore vista la pluralità delle funzioni che ospiterà.
Il palazzetto di Varese, come molti spazi monofunzionali dediti allo sport si appresta a diventare luogo per famiglie, intrattenimento e somministrazione (3F: Fun, Family and Fun).

LOTTO B
Le scale nella parte ovest del palazzetto e che collegano l’anello circolare a quota 0,85m con il terreno risultano ridondanti a causa dell’eliminazione delle gradonate e quindi delle relative uscite di emergenza. Delle terrazze sostituiscono le scale per consentire un allargamento della corona circolare e un più ampio spazio esterno di fronte ai nuovi ingressi di ristorante, bookshop, museo e uffici. Questo spazio inoltre potrebbe ospitare dei magazzini e in futuro accogliere eventuali arredi esterni nel caso si volessero usare gli spazi a disposizione a quota 0,85 che il progetto predispone per il futuro.

LOTTO C
Gli spazi ricavati per un possibile e futuro servizio di ristorazione, di cui prevediamo solo le predisposizioni per non impedirne la futura realizzazione, presenteranno al piano +7,35 uno spazio preparazione cibi in collegamento attraverso 2 montacarichi collegati a uno spazio adeguato per un uso cucina con magazzini, spogliatoi e ambienti di servizio igienico sanitario a quota -2,65 per facilitare il carico/scarico e aumentare la funzionalità del servizio offerto alle quote superiori. Il progetto per il palazzetto di Varese dimostra la possibilità di realizzare tale funzione nel rispetto delle normative igienico sanitarie vigenti.

LOTTO D
In tale lotto è prevista l’installazione delle luci esterne RGB sui teli delle facciate in modo da migliorare la comunicazione attraverso giochi di luce.

LOTTO E
La parte esterna del palazzetto che vuole costituire un nuovo luogo pubblico per la città verrà realizzata contestualmente con un appalto separato che comprende le luci esterne dei corrimani, dei terrazzi e di tutti gli elementi aggettanti a quota +0,85. Inoltre verranno istallate luci LED attorno ai nuovi volumi d’ingresso del museo in modo da enfatizzarne l’entrata e rendere più visibile e sicuro uno spazio che oggi viene percepito come retro.

LOTTO F
La gabbia di faraday e l’isolamento della copertura oggetto di questo progetto saranno realizzati in concomitanza con il progetto di efficientamento energetico globale in corso di finanziamento in quanto la gabbia deve avere continuità su tutta la copertura dell’anello circolare e quindi sarà posta al di sopra dell’intero isolamento che verrà realizzato.


LOTTO G
Si renderà necessaria la realizzazione di interventi per la correzione del clima acustico che nel progetto preliminare prevede circa 4500 mq di materiali fonoassorbenti di cui 1500 sono rappresentati dalle superfici attuali e 3000 dalle nuove realizzazioni di progetto.

Correzione del clima acustico

(a cura di Lucio Visintini)

La correzione del clima acustico del Palazzetto esistente è necessaria per rendere, in futuro, il palazzetto polifunzionale adatto acusticamente per eventi, concerti e spettacoli. Tale lotto può essere realizzato separatamente dagli altri lotti.
Per arene di media dimensione, come quella di Varese, le norme internazionali sono concordi nel suggerire un tempo di riverberazione massimo di circa 2 secondi, affinché́ i conseguenti indici di chiarezza ed intelligibilità̀ della parola possano assumere valori significativi (C50 > -2 e STI > 0,5, ovverosia sufficiente dettaglio musicale e buona comprensione del parlato).
Per un corretto utilizzo dello spazio per concerti di musica amplificata (rock, pop, ecc.) è inoltre importante che il tempo di riverberazione abbia valori simili anche nella porzione inferiore dello spettro sonoro (frequenze basse e medio-basse).

Come è possibile osservare nella sezione a seguire, il Palazzetto “Lino Oldrini” di Varese ha una forma architettonica particolare.
All’originario palazzetto a cupola, realizzato su progetto dell’ing. Sergio Brusa Pasqué ed aperto al pubblico nel 1964, negli anni ’80 è stato aggiunto un anello esterno allo scopo di ampliarne la capienza con un secondo ordine di gradinate (denominato “galleria”).
Diversi successivi interventi hanno portato ad un aumento dei posti, all’adeguamento delle strutture di servizio e dell’accessibilità̀, alla creazione del “courtside” ed all’installazione del “jumbotron”.
Allo stato attuale, l’arena offre una capienza superiore a 5.000 posti, con un volume interno dell’ordine dei 55.000 metri cubi. Le superfici che racchiudono l’arena sono per lo più rigide (cemento a vista o intonacato, sedili in plastica, ecc.) ed hanno scarsa influenza sulla riverberazione sonora.
Sono presenti tendaggi al di sotto della copertura, ma, per l’insufficiente superficie complessiva e la limitata efficacia acustica, non riescono a contenere l’intensità̀ del campo riverberato entro i limiti desiderati; il tempo di riverbero medio, ad arena vuota, è dell’ordine di diversi secondi.
Una prima stima della quantità̀ di materiale fonoassorbente necessario a portare il tempo di riverberazione entro i limiti normativi può̀ essere fatta con la ben nota equazione di Sabine.

Per ottenere un valore di T60med inferiore a 2 secondi sono necessarie 4.500 unità fonoassorbenti; di queste, all’incirca 1.500 sono date dalle superfici attuali e 3.000 debbono essere introdotte per compensazione.
Il progetto di riqualificazione in corso di fatto riduce il volume annesso all’arena, ma la differenza non implica variazioni sensibili nell’approssimazione sopra fatta. In fase di progettazione acustica esecutiva, le superfici di nuova introduzione (a chiusura di parte della galleria per la formazione delle vip lounge) saranno attentamente considerate quali prime superfici di intervento, sia per geometria che per consistenza materica.
Si è considerata la necessità di utilizzare materiale adatto all’ambito sportivo (quindi resistente agli urti, igienico e durevole nel tempo – nessun materiale poroso o fibroso a vista) con particolare difficoltà di applicazione in quota.
La riduzione del tempo di riverberazione medio -con l’intervento sopra sommariamente descritto -semplifica notevolmente la realizzazione di un adeguato impianto di sonorizzazione.

Sarà quindi possibile eliminare la necessità di porre gli altoparlanti in prossimità del pubblico (come ora avviene, per facilitare l’intelligibilità̀ dei messaggi), ed ipotizzare un impianto fisso residente con sorgenti sospese, poste sia nel cluster centrale (jumbotron) sia in prossimità dell’anello strutturale che dà inizio alla galleria.
Con l’ausilio del modello virtuale sviluppato in fase di progetto acustico è possibile verificare posizione e tipo degli altoparlanti, calcolandone l’effettiva efficacia in termini di livello sonoro al pubblico, vestensione in frequenza, indice di intelligibilità della parola trasmessa. Questa fase di studio facilita il confronto fra prodotti diversi e consente di ottimizzarne la scelta.
Tuttavia, data la crescente importanza dell’informazione audiovisuale durante sia gli eventi sportivi che le attività accessorie, lo scrivente ritiene sia necessaria un’analisi accurata dei fabbisogni – in termini di diffusione sonora e visuale – dell’intero edificio, comprensivo delle aree di accesso e di servizio al pubblico, vip lounge e museo del basket.
L’integrazione di tutti i sistemi, anche delle interconnessioni per la trasmissione televisiva o la condivisione nei social di rete, può generare una grande semplificazione gestionale (gli impianti possono essere utilizzati senza la necessità di tecnici specialisti) ed una riduzione dell’investimento complessivo.