Trento: Adeguamento acustico del T Quotidiano Arena

Il palazzetto dello sport, già noto come PalaTrento, è stato riqualificato negli spazi interni, con importanti interventi relativi alla pavimentazione sportiva e all’impianto audio. In questo servizio descriviamo in particolare le soluzioni adottate per migliorare l’acustica.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 361
I tre elementi di attenuazione acustica installati in prossimità delle gradinate: i tendaggi, i pannelli inclinati, i risuonatori.

L’impianto sportivo, progettato dall’architetto Renato Rizzi, è stato inaugurato nel 2000, con il nome di PalaGhiaie, poi diventato PalaTrento. Dal 2018 il Comune mette a gara la denominazione che, in base agli sponsor vincenti, è stata dapprima “BLM Group Arena” e attualmente “Il T Quotidiano Arena”.

Nello scorso anno, con un investimento di circa 1.800.000 euro, sono stati effettuati una serie di interventi di riqualificazione, completati in settembre; vi giocano Il Trentino Volley e l’Aquila Basket, ma le migliorie sono finalizzate anche a poter accogliere agevolmente manifestazioni non sportive.

Il problema dell’acustica

Nel 2023, a seguito dei rilievi fonometrici eseguiti dal perito Alberto Piffer, sono stati definiti i fenomeni acustici negativi del palazzetto. ASIS (la società del Comune che gestisce gli impianti sportivi) ha quindi incaricato l’architetto Eleonora Strada della riqualificazione dell’impianto sportivo, al fine di ottenere un comfort acustico per mezzo dell’eliminazione degli effetti di “rumble” caratterizzanti i grandi volumi, e per poter utilizzare lo spazio del campo come sala polivalente, ivi compresi eventi musicali o conferenze.

A fronte della realizzazione di un impianto audio completamente nuovo ad alte prestazioni, era quindi necessario migliorare la risposta acustica dell’ambiente soprattutto per la funzione “eventi sportivi”.

L’edificio è stato progettato principalmente per la pratica della pallavolo e della pallacanestro, ha una capienza di circa 4.000 posti a sedere ed una superficie del campo da gioco di 49 x 23 metri con altezza di 13 metri.

Il volume complessivo dell’ambiente è di circa 60.000 m³ in quanto le aree delle tribune ed i percorsi orizzontali e verticali retrostanti sono completamente aperti e in comunicazione tra loro. Inoltre, quasi tutte le partizioni perimetrali e parte della copertura sono vetrate.

Le grandi dimensioni dell’ambiente non comportano fenomeni acustici negativi dovuti alle prime riflessioni, le quali giungono con livelli di pressione poco significativi dovuti all’assorbimento ambientale.

I tempi di riverberazione dello “stato di fatto” risultavano invece molto elevati alle basse frequenze, con evidenti problematiche dovute ai fenomeni di addensamento della pressione sonora in aree interne al campo da gioco, di deformazione del messaggio verbale con esigua intellegibilità, fenomeni di addensamento sonoro e tempi di ritardo con effetti di near-echo. La tipologia edilizia del palazzetto è infatti composta per lo più da cemento, vetro, strutture metalliche: tutti materiali estremamente riflettenti.

Il problema nel palazzetto risultava sostanzialmente quello della riverberazione. Questo comporta un clima acustico “fastidioso” ed una percezione distorta del messaggio sonoro, dovuta alla ricezione da parte dell’orecchio di più onde di pressione: vi è quella diretta emessa direttamente da una sorgente, e quella indiretta caratterizzata dal ritardo rispetto all’onda sonora diretta, tale da causare fastidio e difficoltà di intellegibilità della parola con perdurare del fenomeno acustico di amplificazione delle basse frequenze conosciuto come “rumble”. L’obiettivo era quindi di rendere intelligibile il parlato, senza rinunciare però all’effetto sonoro del tifo da parte degli spettatori.

Le soluzioni

Lo spazio nella configurazione sportiva e polivalente può essere migliorato con materiali acusticamente performanti ma anche per mezzo della loro conformazione, dimensione, posizione e soprattutto modalità di posa in opera.

La trave Vierendeel è una tipologia di travatura metallica costituita da due correnti, uno superiore e uno inferiore – qui a sezione scatolare – collegati da montanti verticali e senza controventi diagonali; tale tipologia strutturale, usata con valore architettonico, sovrasta le due tribune ed è all’interno di questa che sono stati concentrati tutti gli elementi di correzione acustica. Le pareti opache non sono utilizzabili in quanto occupate da tabelloni e schermi funzionali all’attività sportiva, mentre il soffitto dell’area campo è occupato dai dispositivi sonori del nuovo impianto di diffusione.

Tutto il sistema di pannellature adottato è visibile solamente dalla gradonata stessa sulla quale è collocato: gli elementi sovrastanti la gradonata opposta non vengono visivamente percepiti. Questa è una scelta operata per rispettare la percezione dell’architettura voluta dal progettista originario del palazzetto.

Riduzione volumetrica

Un primo fattore su cui è stato possibile intervenire è quello della limitazione del volume, ottenuto isolando gli spazi distributivi retrostanti le gradonate dalla sala sportiva. Questi sono stati delimitati mediante tendaggi in tessuto Trevira fonoassorbente a doppio telo, con elementi di fissaggio in morali fissati all’intradosso delle travi orizzontali Vierendeel; ai morali sono punzonate strisce continue in velcro con speciali graffette ad alta tenuta alla trazione. I tendaggi possono quindi essere staccati per il lavaggio e/o manutenzione e ricollocati per mezzo del sistema in velcro. Nelle parti inferiori delle campiture ogni elemento ha dei pesi per tenere teso verso il basso il pannello.

La parte superiore dello spazio divisorio, compresa entro l’altezza della trave, è invece tamponata con tendaggi fissi.

Pannelli inclinati a 45° per le medio-alte frequenze

Sopra le gradonate, in parziale appoggio alle travi Vierendeel, sono stati posati dei pannelli fonoassorbenti di dimensioni comprese tra 2360×1160 mm e 2500×1400 mm, con spessori da 40 mm a 60 mm in fibra minerale di lana di roccia rivestiti con velo vetro.

L’inclinazione dei pannelli è costante in modo che tutta la visione dei vari pannelli risulti allineata e costante nelle due viste longitudinali e trasversali. Si è scelto un posizionamento che non interferisse eccessivamente con l’illuminazione naturale proveniente dal soffitto in vetrocemento. La coppia di pannelli giustapposta alla base richiama, inoltre, stilizzata, la sagoma dell’aquila, elemento distintivo di una delle squadre di casa.

La funzione di questi pannelli è rivolta proprio all’esigenza del pubblico di non subìre il riverbero dei suoni che, deviati di 45°, vanno così a smorzarsi, in particolare alle alte e medie frequenze: senza però che scompaia l’informazione sonora proveniente dagli spalti nei confronti del campo di gioco.

I risuonatori di Helmoltz

Questa ulteriore tipologia di correttore acustico si rifà al principio della “risonanza di Helmoltz” (dal nome dello scienziato tedesco che per primo studiò tale fenomeno), basato sulla risonanza che l’aria provoca se inserita a forza in una cavità, generando nel fuoriuscire una pressione maggiore dell’aria esterna: la differenza di pressione innesca un processo che smorza gradualmente l’onda di pressione sonora. Si tratta di elementi adottati spesso nel progetto dell’acustica di ambienti teatrali, mentre in ambiente sportivo è probabilmente la prima volta che vengono sperimentati.

I risuonatori, ben 672, operano soprattutto nell’attenuazione delle basse e medie frequenze. Contemporaneamente, gli elementi operano anche come “diffusori di Schroeder”: quanti più elementi discontinui vengono inseriti nell’ambiente tanto più si riesce a “spezzare” l’onda di pressione sonora, che si divide in più onde, perdendo intensità.

Collocati sopra le gradonate, all’interno del volume tracciato dalle travi Vierendeel, i risuonatori sono costituiti da pannelli fonoassorbenti parallelepipedi a sezione quadrata di 150×150 mm e spessore 24 mm, lunghi dai 100 ai 200 cm, privi della base inferiore che costituisce l’accesso alla cavità.

I parallelepipedi, disegnati appositamente, sono ottenuti da pannelli in feltro di poliestere colorato agganciati tramite un apposito sistema di sospensione alla struttura portante.

Il posizionamento di tutti gli elementi è studiato in funzione delle curve isofoniche verificate nell’ambiente, in modo da adeguarne le caratteristiche in funzione della pressione sonora che deve essere assorbita a determinate frequenze in ciascun punto.

I primissimi mesi di utilizzo dell’ambiente così riqualificato hanno dato ottimi risultati confermando la qualità del progetto acustico.

Gli altri lavori

Completiamo la descrizione dei lavori al Palazzetto di Trento ricordando che il parquet del campo centrale è stato levigato e riverniciato, ed è stato completamente rimosso il legno di contorno, sostituito con una fascia di cemento in cui sono state ricavate delle canaline per i cavi elettrici, così da minimizzare la quantità di cavi a vista lungo i percorsi pedonali e tecnici (progetto esecutivo: Vittorio & Associati).

Del tutto nuovo il campo di allenamento per il volley e per il basket sotto la tribuna est.

I teli pubblicitari sono stati sostituiti da pannelli LED a messaggio variabile. In sala pesi è stato realizzato un controsoffitto per ridurre la dispersione termica.