La ristrutturazione dello storico edificio della palestra di via Calatafimi a Legnano, finanziata con fondi PNRR, è stata approvata dalla Soprintendenza.
Ristrutturazione di una palestra in edificio storico a Legnano

La palestra di via Calatafimi a Legnano, inserita in un edificio degli anni ’30, complementare al plesso scolastico adiacente, è stata ristrutturata con un progetto complesso, approvato dalla competente Soprintendenza. Il progetto è finanziato dal PNRR.
L’edificio, situato a ridosso del centro storico, venne realizzato all’inizio degli anni ’30 (come risulta da una Delibera del Potestà in data 31 Ottobre 1931 che approva il progetto e la relativa spesa di lire 70.000) e faceva parte di un complesso formato da diverse unità tutte riconducibili ad un plesso scolastico.
Tali elementi edilizi, tutti riconducibili alla classica architettura austera dell’epoca, vennero purtroppo demoliti negli anni ’60. Per questo motivo solo la palestra su via Calatafimi (forse perché corpo staccato da quello principale) venne risparmiata, mentre l’attuale edificio scolastico fu costruito con i criteri degli anni ’60 di un corpo centrale comune attorniato da volumi “satellite” contenenti le aule.


Palestra di Legnano: facciata su via Calatafimi e interni prima del restauro
Dall’esterno risultava evidente che sull’edificio si fosse intervenuto, nel tempo, senza un minimo di criterio né di tatto, operando scelte storicamente ed architettonicamente errate e fuori luogo. In particolare ci si riferisce alla mantellata di coppi alla marsigliese, color arancione fiammante, nonché alle finestre della zona spogliatoio che erano state rimosse sostituendole con serramenti in alluminio dal dubbio disegno e dalle caratteristiche tecniche ma soprattutto estetiche quanto meno discutibili.
Al momento dell’intervento, l’edificio ospitava oltre all’attività scolastica delle elementari al mattino, anche quella di alcune società impegnate nelle arti marziali, riuscendo a riempire con una certa continuità l’orario settimanale.
Malgrado sia ormai circondato da un tessuto urbano residenziale, l’edificio della palestra di Legnano mantiene intatto il suo fascino “rétro” nonché la sua unicità architettonica.
L’elemento che spicca sicuramente su tutti sono i serramenti che ricordano quelli delle serre di inizio novecento; pregevole e rigorosa la geometria con alcuni elementi particolari come le punte del semicerchio della parte più alta rivolte verso il centro, così come alcuni elementi in ferro a forma quadrata collocati sull’intersezione dei piatti verticali quando questi incrociano quelli orizzontali.
Anche le porte sono state realizzate nella stessa maniera, con una fascia cieca in acciaio nella parte inferiore con un piccolo rettangolo disegnato all’insegna della sobrietà.
L’altra nota interessante, peraltro tipica della zona, sono la cornice e le modanature superiori in calcestruzzo che ricordano quelle più pregiate in pietra di qualche palazzetto nobiliare; le soglie ed i davanzali fuoriescono leggermente dalla sagoma dell’edificio per consentire di scolare l’acqua meteorica, mentre le cornici hanno sporgenze più limitate.
Internamente gli ambienti non sono degni di nota, essendo stati chiaramente ristrutturati per l’uso sportivo alcuni anni fa, con la realizzazione di due spogliatoi per gli atleti, un piccolo ripostiglio, un bagno per disabili, mantenendo intatta la sala principale.
La capriata alla lombarda che sorregge la copertura, pur essendo di impronta classica, risulta di epoca recente.



L’intervento sulla palestra di Legnano
Fermo restando tutti i muri esterni e quelli interni considerati portanti, sono state demolite tutte le tramezzature interne per liberare gli spazi e rendere più semplice e funzionale la nuova distribuzione; insieme ad essi sono stati demoliti i controsoffitti in pannelli di gesso con struttura metallica a vista ed i rivestimenti in piastrelle collocati sui muri perimetrali e non facenti già parte delle murature interne.
Anche i pavimenti sono stati completamente demoliti, così come il sottofondo costituito da un massetto sabbia-cemento da 8 cm circa appoggiato direttamente su terreno misto di riporto.
L’intervento ha previsto per scelta la sola verifica della copertura dell’edificio, considerandone la struttura, i pesi in gioco e la possibilità dei danni da sisma; da un’analisi completa gli elementi di copertura risultavano privi di controventature, il che li rendeva vulnerabili sul piano longitudinale. Questa mancanza è stata colmata con l’utilizzo di elementi stabilizzatori dei movimenti sull’asse Y, costituiti da assi in legno per uniformità di realizzazione e comodità di fissaggio.
Il legno, elemento naturale per eccellenza, è soggetto a dilatazioni importanti e come tale il piano di appoggio non deve essere né troppo lasco né troppo rigido. La soluzione adottata quindi ha previsto l’installazione di controventature a livello di falda ed un collegamento di miglioramento a livello di perimetro, riuscendo a gestire con due elementi controventanti l’eventuale intersezione delle saette.


A pavimento è stato realizzato un nuovo solaio areato che funziona attraverso delle ventilazioni realizzate mediante tubi in pvc con presa d’aria “bassa” su via Calatafimi ed espulsione “alta” sul cortile interno; tale sistema è in grado con la piccola differenza di pressione tra le due prese create di generare un flusso d’aria in grado di tenere sempre ventilata questa struttura di sottopavimentazione.
Per la pavimentazione della palestra di Legnano, che deve essere morbida e resistente allo stesso tempo, anti shock e confortevole, e che si adatti alla polifunzionalità sportiva attualmente sempre più richiesta a questo tipo di impianti di piccole dimensioni, si è scelto un pavimento in teli in gomma, giuntabile per fusione, senza fughe e facilmente pulibile e disinfettabile. Gli spogliatoi sono invece pavimentati con piastrelle in gres porcellanato.
I serramenti esistenti della zona palestra dotati di un certo pregio artistico oltreché architettonico ed originali dell’epoca della costruzione dell’edificio, sono stati restaurati eliminando il vetro e ricostruendo le parti danneggiate e/o mancati (eliminando anche gli antiestetici aspiratori inseriti); all’interno dell’idea architettonica complessiva di ammodernamento rispettoso della storicità, sono poi stati trasformati in grate da mantenere chiuse, conservando l’immagine in facciata: i nuovi serramenti in alluminio sono posti a filo della muratura interna.


Le finestre esistenti degli spogliatoi invece sono state rimosse ed uniformate alla scelta progettuale delle finestre della palestra e dotate di vetrazioni satinate per l’introspezione. Per questioni igienico-sanitarie oltreché di praticità, sono state aggiunte delle nuove aperture sulla facciata Ovest.
I davanzali in calcestruzzo, tipici di quell’architettura di inizio secolo scorso della zona di Legnano, sono stati puliti e mantenuti e dove necessario ricostruiti.
Si è ritenuto di proporre una differenziazione della tinteggiatura esterna tra i due corpi (spogliatoi / palestra) evidenziando così la loro separazione (dal piano terra fino in copertura) mantenendo invece una tinta uniforme su tutta la parte “interrata” presente su via Calatafimi.
Infine, i masselli in calcestruzzo presenti nel piazzale esterno sono stati rimossi ed è stata realizzata una nuova pavimentazione sempre del tipo “aperto” per creare trame e segnalare gli stalli, evitando la verniciatura a terra.


