Manutenzione dei campi in erba naturale durante la quarantena

La forzata sospensione di ogni attività sportiva è l’occasione per intervenire sui campi in erba naturale con attività manutentive normalmente non applicabili in primavera: ne tracciamo le linee generali.

Le linee-guida per la manutenzione dei campi in erba naturale che abbiamo visto in un recente articolo tenevano conto della necessità di mantenere il manto del campo di calcio o del percorso di golf nelle condizioni ottimali per garantire senza interruzioni lo svolgimento delle attività sportive.

In queste settimane di inizio primavera, in cui l’emergenza sanitaria vieta la presenza degli atleti sui terreni di gioco, la manutenzione può assumere caratteristiche diverse approfittando per migliorare ulteriormente le condizioni del prato in vista di una ripresa nella prossima stagione; seguiamo dunque i consigli dei nostri amici greenkeepers.

Mix di poa e loietto.
Mix di poa e loietto.

L’altezza del taglio

È unanime la considerazione che non sia necessario tagliare l’erba del campo di calcio a 25 mm come si fa in vista del gioco. Mantenere l’erba un centimetro più alta significa da un lato ridurre la frequenza dei tagli (con un risparmio economico), dall’altro favorire una maggior radicazione della pianta, che si presenterà più robusta in vista dello stress estivo. Alla ripresa delle attività sportive non sarà difficile provvedere immediatamente al taglio per riportare il campo alle condizioni necessarie per il gioco.

Le stesse considerazioni valgono per i campi da golf, dove la Federazione fa presente che si può ulteriormente risparmiare limitando i tagli alle sole superfici principali di gioco, lasciando temporaneamente crescere l’erba nelle aree di rough e in quelle incolte.

Ridurre le fertilizzazioni

Nell’ottica di ridurre gli interventi di taglio, viene generalmente sconsigliato in questo momento l’uso intensivo di fertilizzanti che provocherebbero una crescita ancor maggiore del prato. Un manto reso più “rustico” a inizio estate saprà resistere meglio all’innalzamento delle temperature. Va ridotto l’apporto di azoto ma impiegando eventualmente preparati a base di fosforo e potassio o concimi semplici e biostimolanti.

Le lavorazioni

L’opportunità di effettuare in primavera operazioni che normalmente si è obbligati a fare in luglio va sfruttata per ottenere i migliori risultati alla ripresa dell’attività. Si può quindi approfittare per effettuare una trasemina a base di poa pratensis (o di loietto nei climi più caldi), preceduta naturalmente da un vertidrain e una leggera sabbiatura. Aria e luce in questo periodo saranno di grande beneficio al consolidamento del prato.

Sui campi da golf, dove usualmente si interviene con una carotatura prima della ripresa stagionale, si suggerisce di rimandare l’operazione all’autunno, sostituendola con una più semplice chiodatura che non obbliga a un uso abbondante di fertilizzanti.

Inutile far presente, in conclusione, che – compatibilmente con le limitazioni di movimento imposte dall’emergenza sanitaria – si approfitterà di questa pausa per effettuare gli eventuali interventi straordinari che normalmente devono essere rimandati ai periodi di sospensione delle attività agonistiche.

(Crediti fotografici: AGEC-Tsport; in copertina, Shutterstock).