Trento: Palestra per l’arrampicata boulder

Nei sobborghi a sud della città è sorta una fra le più grandi palestre di arrampicata boulder in Europa, con 860 metri quadrati di pareti e con materassi di sicurezza di nuova concezione.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 325

Il boulder è certamente, tra le discipline del climbing, quella che registra negli ultimi anni i più alti trend di crescita. Ovunque nel mondo nascono centri sportivi dedicati all’arrampicata “senza corda”, veri e propri centri di aggregazione per la “tribù” dei boulderisti.
Arrampicata “senza corda” ma in piena sicurezza, con pareti non più alte di 4,50 m ed al suolo un grande materasso a proteggere dalle cadute.
La limitata attrezzatura richiesta – è sufficiente un paio di apposite scarpe – associata alla possibilità di praticarlo in piena autonomia, senza bisogno di un partner che “tenga” la corda, hanno decretato il successo di questa attività soprattutto nella fascia di età 15/30 anni.
Negli ultimi anni la disciplina sta subendo un’importante trasformazione mutuando gesti atletici tipici di altre attività ginniche, dalla ginnastica artistica al parkour, aprendo nuove possibilità agli agonisti, ma allo stesso tempo ampliando l’interesse trai giovanissimi che hanno scoperto un nuovo gioco.

L’Infinity Boulder

Il Trentino è considerata una della capitali dello sport arrampicata, sede di grandi eventi internazionali come il RockMaster che da trent’anni si tiene ad Arco, casa di grandi campioni, dove migliaia di ragazzi scoprono l’arrampicata nelle palestre scolastiche.
Non poteva mancare dunque nella città capoluogo un centro dedicato al bouldering.
Così, Valerio Ballardini, un giovane e forte climber trentino, dopo aver lavorato in tutta Europa per Sint Roc, ha deciso il salto nel mondo imprenditoriale per realizzare Infinity Boulder.
Infinity Boulder è certamente uno dei più grandi e vari centri di arrampicata boulder in Europa, con i suoi 860 mq di pareti arrampicabili.
La grande estensione arrampicabile non va a discapito della vivibilità, ampi spazi sono lasciati per i momenti di riposo ed incontro tra gli appassionati, rispondendo perfettamente alla esigenza di aggregazione della community dei climbers.
Pur praticato senza l’assistenza di un partner, il boulder è una attività sportiva molto socializzante ed è tipico vedere gruppi di appassionati impegnati a commentare, incitare, suggerire i movimenti a chi è impegnato in parete.
Il centro offre pareti a dimensione di tutti gli appassionati, dai neofiti a chi cerca una nuova forma di fitness, dai campioni in allenamento, fino al gioco arrampicata per i più piccoli.
Si passa dalle placche inclinate dove apprendere i primi movimenti o imparare a salire su micro-appigli alla ricerca di equilibri inusuali, alle volte a strapiombo dove ogni centimetro salito è una battaglia contro la gravità.
Oltre alle pareti distribuite lungo i muri perimetrali dell’edificio una serie di “funghi” autoportanti movimentano l’ambiente, offrendo nuove opportunità di scalata su spigoli e prue.
L’esperienza maturata da Valerio unita a quella dei tecnici che hanno progettato i pannelli ha permesso di realizzare uno spazio perfettamente bilanciato per una molteplicità di esigenze. L’inclinazione e morfologia delle pareti sono state studiate nei minimi dettagli “a tavolino”, interamente disegnate al computer in 3D, i pannelli sezionati al pantografo CAD CAM, ed i telai reticolari in acciaio prefabbricati in officina, per ricostruire poi in sito le pareti come pianificato.
I pannelli per arrampicata sono realizzati in multistrato di betulla 18 mm, rivestito sulla faccia anteriore con Dura Finish, finitura simil roccia che accoppia film in resina epossidica a strati di sabbia al quarzo e garantisce una elevata “friction” alle scarpe di arrampicata, alta resistenza alla usura e facile pulizia.
Nei pannelli sono integrati i nuovi volumi negativi, che permettono di ampliare la tipologia di movimenti a disposizione dei tracciatori.
La sensazione di luce e spazio sono accresciuti dalla scelta dei colori, dove il bianco la fa da padrone, con inserimenti geometrici di giallo e blu.

Una grande area è stata specificamente concepita per l’allenamento, tre grandi settori ad inclinazione regolare crescente permettono di programmare specifici circuiti di allenamento. Mentre di fronte una scala rovescia a strapiombo è dedicata all’allenamento degli arti superiori, con arrampicata “no feet”.
Non poteva mancare il pannello Moon Board dove l’attrezzo di allenamento si coniuga con le moderne tecnologie digitali. Sul pannello, inclinato a 40°, ad ogni foro di fissaggio per le prese è accoppiato un led collegato ad una centralina di controllo. I led, accendendosi, segnano la sequenza di appigli da utilizzare.
Una apposita App da installare sullo smartphone permette di scaricare ed accendere circuiti di allenamento già predisposti.
I genitori non devono nemmeno pensare a dove lasciare i più piccoli, che all’interno di un’area recintata potranno giocare ad imitare i più grandi su piccole pareti a loro misura, per poi tornare a terra lungo lo scivolo tunnel.
Infinity Boulder ha avuto un battesimo di eccezione a metà Gennaio 2019 quando ha ospitato una tre giorni di allenamento della nazionale italiana in vista delle qualificazioni per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, i primi che vedranno presente l’arrampicata.
Alcuni dati: 900 mq di pannelli in multistrato rivestito, 30.000 inserti filettati per il fissaggio delle prese, 3500 prese e 400 volumi con oltre 200 diversi tracciati predisposti.

I materassi per una sicurezza attiva e passiva

La pratica del bouldering richiede alla base della parete la presenza di un materasso di sicurezza, con uno spessore di 40 cm.
Infinity Boulder ha installato dei materassi di nuova concezione, ideati e prodotti da una italianissima azienda di attrezzature sportive: i materassi, realizzati su misura, hanno superato egregiamente i test previsti dalle norme EN 12572-2 (Artificial climbing structures – Part 2: Safety requirements and test methods for bouldering walls), e UNI EN 12503-4 (Sport ats – Part4: Determination of shock absorption).
Tali prove consistono nel far cadere da un’altezza di 220 cm, sulla superficie del materasso, un penetratore di diametro 150 mm e massa 30 kg, dotato di un accelerometro mono-assiale per la misurazione dei parametri richiesti durante la prova. Le prove sono eseguite su 5 punti specifici del materasso, e per ogni punto il test si ripete 10 volte.
L’interno del materasso è costituito da diversi strati di poliuretano espanso con densità differenziate, e da uno strato di agglomerato di poliuretano espanso.
Il materasso è rivestito con un telo pesante in PVC ignifugo Classe 1, lavabile, antibatterico e antimuffa, che viene fissato sui pannelli d’arrampicata e a pavimento lungo i lati di ingresso all’area. La gonnella perimetrale prevede un’apertura lungo il bordo tramite un sistema di ganci (o con giunzione a velcro) per garantire la possibilità di ispezionare l’interno.