Recupero del Centro Balneare Caimi a Milano

Il Centro Balneare Caimi di Milano, progettato dall’ing. Secchi nel 1939, ha subito un decennio di incuria e abbandono. Dal 2013 la Fondazione Pier Lombardo si è incaricata di far rivivere l’intero Complesso Sportivo Caimi, composto da una grande vasca di 50 m e da una vasca semicircolare immerse nel verde, dagli spogliatoi e dalla Palazzina, inserendolo nel programma culturale del Teatro Franco Parenti.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 313

Nascosto nel tessuto urbano e a bassissimo impatto ambientale per l’altezza e le dimensioni delle strutture, il Centro Balneare Caimi con le sue due piscine è stato disegnato nel 1937 da uno dei principali progettisti di quegli anni, l’Ing. Lorenzo Secchi. Insieme al Lido, alla Ponzio e alla Cozzi costituisce un importante patrimonio delle piscine milanesi costruite in quegli anni con una linea di massima semplicità che privilegia l’equilibrio fra pieni e vuoti alla decorazione.
Il progetto di riuso prevede il restauro ed il risanamento conservativo della piscina e delle aree esterne, nonché l’adeguamento tecnologico di tutte le strutture originarie, la progettazione delle parti a verde e degli spazi aperti, così da poter restituire alla città il valore storico di questo spazio pubblico. Da un punto di vista materico tutte le modifiche proposte si inseriscono in una filosofia di conservazione dei caratteri architettonici originali e di riconoscibilità delle parti aggiunte.
L’inserimento di due lunghi percorsi porticati lungo le due fasce delle cabine rende il complesso agibile tutto l’anno anche per spettacoli all’aperto, allestiti su palchi mobili nelle parti aperte e nelle vasche. Al di sotto di uno dei prati, e in collegamento al foyer basso del teatro, è prevista una nuova sala teatrale polifunzionale completamente ipogea, che accede dal rinnovato Largo Franco Parenti e dal teatro.
E’ così completato il recupero dell’unità fra interno ed esterno del complesso originario, un intero quartiere smembrato e ferito durante e dopo la guerra che ritrova identità e memoria e torna a vivere per la città integrando natura e cultura, dentro e fuori, corpo e anima in un continuo armonico. Il Teatro è un bene del Comune di Milano così come lo sono gli spazi esterni che il Comune ha abbandonato per mancanza di risorse nel 2007 e affidato in gestione alla Fondazione Pier Lombardo di cui è membro con la Regione Lombardia.
Scopo del progetto è dar vita a un polo culturale innovativo fondato sul teatro, un laboratorio culturale multidisciplinare di integrazione fra corpo, emozione, spettacolo e pensiero che è unico al mondo semplicemente perchè non esistono al mondo esperienze simili.
L’insieme degli spazi delle Piscine con i porticati e le cabine trasformabili in gallerie, prende oggi il nome di Bagni Misteriosi. La riqualificazione proseguirà con gli interni della Palazzina, gli ex spogliatoi, anch’essi riconosciuti Bene Culturale Pubblico con sale comunicanti, bellissimi lucernari, appartamenti che diventeranno residenze per artisti e una grande terrazza.
Completeranno il progetto il recupero del Giardino, del Tennis, il compimento di una nuova sala interrata fra Teatro e Piscine, la risistemazione di Largo Franco Parenti. L’ultimazione della riqualificazione dei 9.600 mq del complesso si aggiungerà ai 5.400 mq del Teatro già rinnovato nel 2008, terminando il recupero del quartiere di 15.000 mq compreso fra via Pier Lombardo, Largo Franco Parenti e via Botta.

Il progetto in dettaglio
Nelle Piscine l’acqua è cristallina, inodore e insapore, grazie ai raggi UV nel rispetto della salute e dell’ambiente. La Piscina Grande di 50 x 25m, profonda 1,25/1,70m, ha una pedana mobile in legno di 180 mq utilizzabile come palcoscenico che di giorno diventa solarium o, ombreggiata, spazio per il relax e i campus dei bambini. La Piscina Piccola misura 25×25 m, profonda da 60 a 90 cm trasformabile in inverno in pista di pattinaggio su ghiaccio.
Posti sul lato del Teatro e su quello opposto delle Gallerie, i Porticati di Michele De Lucchi rendono fruibili gli spazi esterni tutto l’anno, offrendo riparo dalla pioggia e dal sole.
Per riparare dall’affaccio delle case intorno, e ampliare il verde con rampicanti, sono state realizzate strutture in legno e treillages. I roseti saliranno sulle colonne del porticato e le aiuole con i fiori separano le piscine.
Poste sui due lati dell’ingresso di via Botta, le Gallerie sono uno spazio flessibile lungo 50 m x 3,40 per mostre ed eventi. Dotate di servizi e docce, da giugno a settembre durante i mesi della balneazione, le Gallerie si trasformano in Cabine e spogliatoi divisi da vele di barca.
Il Centro Balneare è aperto al pubblico da giugno 2016, mentre sono ancora in corso i lavori di progettazione e realizzazione della Palazzina dei servizi e degli spogliatoi del tennis della sala teatrale interrata e della stecca di collegamento tra teatro e palazzina.
La superficie della palazzina è di 1800 mq. Al pian terreno sono 900 mq che comprendono: Sala Mosaico 160 mq, Sala Grande 170 mq, Sala Zenitale 90 mq, Ristorante/Bar 90 mq affacciato su giardino e piscine. Al primo piano 600 mq di terrazza panoramica accessibile dal giardino e dalle piscine e 160 mq di foresterie per gli artisti. Al piano interrato la Zenitale Interrata di 100 mq. lucernari e nuovi collegamenti di luce si susseguono nei diversi ambienti della Palazzina. Tutti gli ambienti hanno accesso dalle piscine attraverso porte vetrate, l’ingresso storico della Palazzina è in via Botta, gli altri ingressi sono da Largo Franco Parenti, dal giardino e dalle piscine.
La sala Mosaico, 170 mq con bellissimo lucernario, è adatta a esposizioni e installazioni e valorizza, come memoria del luogo, la navata centrale nella sua condizione originale. Le porte, un tempo di accesso alle docce, si aprono ora sullo spazio libero intorno.
La sala Grande, la più capiente della Palazzina, 180 mq, caratterizzata da un lucernario, è progettata per essere adattabile a contenuti e manifestazioni diverse. Lo spazio centrale, delimitato da un muretto, crea un impluvio di luce.
La sala Zenitale è un ambiente polifunzionale di 100 mq con il soffitto aperto da un nuovo lucernario e con un pavimento in vetro che dà luce alla sala interrata (Zenitale Interrata) creando un collegamento luminoso fra l’esterno della terrazza, il pian terreno e quello interrato. Il cavedio diventa un luogo di collegamento interno della Palazzina e al contempo una vera e propria stanza verde all’aperto con una semplice tettoia nella parte centrale e due sottili giardini verticali sui due lati liberi all’aperto.
Nel giardino è valorizzato l’olmo esistente, arbusti e piccoli alberi da fiore lo separano dal campo da tennis, uno dei pochi campi rimasti in terra rossa nel centro di Milano, integrato con gli altri spazi spostando gli spogliatoi dal giardino al lato di via Vasari e sostituendo il muro con una rete coperta di rampicanti.
La Sala Nuova con ingresso da Largo Franco Parenti è di 200 mq, interrata. E’ uno spazio flessibile con gradinate mobili che permettono diverse configurazioni e può ospitare circa 200 persone.

L’Art Bonus
I privati che hanno partecipato alla riqualificazione del Centro Balneare Caimi hanno potuto usufruire dell’Art Bonus e recuperare il 65% della donazione. Potranno ancora farlo finchè non sarà terminato il restauro degli interni della Palazzina.
Anche in Italia abbiamo finalmente una legge che favorisce l’intervento dei privati nelle opere di restauro di beni culturali pubblici: l’Art Bonus. La legge di stabilità 2016 l’ha reso permanente, riconoscendo ai donatori un credito d’imposta eccezionale del 65%. Tale agevolazione è unica in Italia e non è concessa neanche per le donazioni a favore della ricerca scientifica e del sociale, questo per l’urgenza di salvare dal degrado il patrimonio artistico e culturale pubblico del nostro Paese. Il Centro Balneare Caimi è riconosciuto Bene Culturale Pubblico ed è tutelato dalla Soprintendenza.
Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo; per le persone fisiche e gli enti non commerciali, nei limiti del 15% del reddito imponibile; per i titolari di reddito d’impresa, nei limiti del 5X1000 dei ricavi annui.