Bellinzago Novarese (Novara): Palestra scolastica

Un disegno rigoroso e una morfologia “leggera” per una struttura destinata alla pratica sportiva motoria “per tutti”, con l’uso di materiali diversi e un gioco grafico di trasparenze e colori.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 327

Gli impianti sportivi di esercizio anche quelli scolastici, sono normati al punto 11 delle Norme CONI per l’impiantistica sportiva che consentono per gli spazi attività una tolleranza in difetto del 20% delle dimensioni regolamentari (in pianta ed in alzato), fatte salve le dimensioni delle fasce di rispetto che devono essere conformi a quanto previsto dalle norme stesse (≥ 1,50 m). Per le condizioni ambientali e le caratteristiche della pavimentazione, queste dovranno essere conformi a quelle previste dalle norme per il livello inferiore di pratica sportiva.


La progettazione dei contenitori destinati allo sport e alla pratica sportiva motoria “per tutti” (anche con ambiti-parterre dove è prevista la presenza di pubblico) richiede un approccio progettuale specialistico, in conseguenza della complessità della scala di ingegnerizzazione e dell’alto livello tecnologico richiesto oltre che prestazionale, della sicurezza e del confort, della regolare accessibilità DA, nel rispetto dei parametri indicati dalle normative di settore e dei Regolamenti Federali per le discipline sportive omologabili. Anche gli aspetti gestionali e organizzativi oltre che dell’efficientamento globale, devono risultare noti e sperimentati con successo, oltre alla conoscenza di tutti gli adempimenti in ordine alle numerose autorizzazioni necessarie per garantire l’agibilità “di pubblico spettacolo”.


In considerazione del rischio di proporre soluzioni standard scontate dal cosiddetto “marchio di fabbrica” immediatamente riconoscibile e omologabile per la soluzione di strutture similari, nello studio dell’involucro sia interno che esterno, si è cercato di proporre in questo progetto una nuova morfologia di tipo “leggero” mitigando i volumi con quinte perimetrali, privilegiando materiali di rivestimento trasparenti/traslucidi in combinazione con le superfici opache. La configurazione dei prospetti è risolta con un dinamico alternarsi di campi in legno, quinte in policarbonato, specchiature in vetro e metallo-alluminio, in combinazione compositiva delle superfici perimetrali a formare un’ampia trama a scacchiera in fase con il ritmo dei pilastri. L’effetto morfologico visivo (quasi grafico) del collage dei materiali diversi, tra zone opache, traslucide e trasparenti è amplificato dall’uso dei colori delle lastre di policarbonato.
La Palestra è inserita in un contesto di parco, ed è funzionalmente collegata alla scuola vicina.