Un nuovo progetto di struttura polifunzionale indoor a Pistoia

Un nuovo progetto di grande struttura polifunzionale indoor nella città di Pistoia come occasione di riqualificazione di periferia urbana.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 335

Nel n. 324 di TSport, già si era segnalato un convegno sul tema svolto a Pistoia in cui si era anche presentato il nuovo progetto di struttura polifunzionale finanziato dal Bando Sport e Periferie. Attualmente il progetto ha ottenuto i pareri di rito previsti e vedrà una cantierizzazione a breve.

La nuova struttura, pur essendo stata dimensionata con morfologia ad arco, presenta caratteristiche innovative funzionali e tecnologiche, grazie alle innumerevoli altre opere similari realizzate negli anni dallo Studio Architetto Paolo Pettene & Partners.
L’inserimento è stato studiato all’interno del parco scolastico nel rispetto delle difese idrogeologiche, e funzionalmente connesso per le attività sportive scolastiche ed extrascolastiche della città, sopperendo alle carenze di spazi indoor destinati ad attività di prestazione con presenza di pubblico in sicurezza e con tipologia inclusiva.
L’area di intervento, stimata in circa 5.600 mq, si trova all’interno della frazione di Bottegone, inserita nella cosiddetta “pianura produttiva pistoiese”, un’area in cui risiedono circa 7.100 abitanti (5.700 nel solo abitato di Bottegone). Più precisamente l’area si posiziona in una porzione di terreno situata ad Est rispetto alla palestra scolastica esistente.

Qualità architettonica delle opere in progetto

In generale, la progettazione dell’intervento è stata indirizzata affinché potesse essere funzionale a consentire alla nuova palestra indoor di possedere caratteristiche di qualità energetica e sicurezza strutturale utili a garantire il corretto, sicuro e confortevole svolgimento delle numerose attività sportive che dovrà ospitare sia in relazione a quelle propriamente scolastiche che a quelle svolte dalle associazioni sportive esterne.


La normativa di riferimento seguita per questa tipologia di struttura è Il D.M. 18 dicembre 1975 “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”, in particolare il punto 3.5. “Caratteristiche degli spazi per l’educazione fisica e sportiva e per il servizio sanitario” che evidenziano come, lì dove le amministrazioni competenti rilevino gravi carenze nel settore delle attrezzature per l’educazione fisica e sportiva nelle scuole degli ambiti interessati dai nuovi interventi di edilizia scolastica, si prevede la realizzazione di palestre di tipo B anche per scuole elementari da 10 a 25 classi e per scuole medie da 9 a 24 classi e per scuole secondarie da 10 a 23 classi.
Il riferimento di progetto per la struttura polifunzionale erano le palestre di tipo B2 che prevedono un incremento di 150 mq per spazio per il pubblico e relativi servizi igienici, in aggiunta a quanto previsto per le palestre di tipo B1: palestre regolamentari da 600 mq più i relativi servizi, aperte anche alla comunità extra- scolastica, per scuole secondarie di secondo grado (da 24 a 60 classi) (divisibili in tre settori); ma utilizzabile da non più di due squadre contemporaneamente.
Inoltre, poiché la palestra potrebbe essere disponibile all’uso della comunità extra- scolastica è stato previsto che la sua relazione con l’organismo scolastico fosse tale da consentire un accesso praticamente indipendente, anche in previsione di uso in orario non scolastico, e con la possibilità di escludere l’accesso agli spazi più propriamente didattici; sempre a tale scopo i vari impianti relativi a questa parte dell’edificio potranno funzionare indipendentemente dal resto della scuola.
Gli spazi suddetti presentano la disponibilità alla installazione sulle pareti di attrezzi quali il palco di salita, il quadro svedese, ecc.; le sorgenti d’illuminazione e aerazione naturale sono state distribuite in modo da consentire tale installazione senza alterare gli indici di illuminazione previsti.
La nuova palestra è stata progettata anche tenendo conto dei requisiti prescritti dalle Norme CONI per l’Impiantistica Sportiva, approvate con deliberazione del Consiglio Nazionale del CONI n. 1379 del 25 giugno 2008 e sarà realizzata ed attrezzata in modo da consentirne l’utilizzazione da parte dei diversi utenti, tenendo conto delle relative esigenze, in condizioni di adeguato benessere, igiene e sicurezza.

Qualità e chiarezza degli elaborati progettuali

Tutti gli elaborati sono stati impostati preliminarmente con studio propedeutico ideato dal capo commessa  in diverse soluzioni formali evidenziate con delle MATRICI, finalizzando la ricerca dei componenti per essere il progetto successivamente ingegnerizzato con autocad e Revit-Bim (con un lavoro integrato del team di progettazione specializzato  architettura-ingegneria strutturale – impiantistica ed efficientamento energetico – finiture e rivestimenti – attrezzature atleti e confort pubblico – accessibilità e sicurezza) con valutazione dei rischi “risk assement sportivi”. Il progetto è stato validato e risulta conforme con numero e qualità degli elaborati per il successivo appalto previsto in due fasi con “offerta economicamente vantaggiosa”.

Uso di materiali da costruzione innovativi, con riduzione dei tempi di costruzione dell’edificio

Il progetto della struttura polifunzionale di Pistooia è stato elaborato finalizzando la ricerca della massima ottimizzazione dei costi e della conseguente manutenzione programmata, e sarà dotato di sistema di monitoraggio impiantistico di autocontrollo con allegate schede di manutenzione periodica e programmata.
La scelta progettuale prevalente è ricaduta sulla gestione cantieristica attraverso l’impiego di componenti prefabbricati e prestazionali con relative certificazioni e fascicoli manutentivi nel rispetto dei parametri ambientali CAM e dei protocolli di efficientamento energetico ambientale come richiesto dal bando e dalla prassi progettuale.


Tutti i materiali prestazionali sportivi sono stati scelti conformemente nel rispetto dei regolamenti federali per disciplina sportiva e con l’obiettivo della polivalenza e flessibilità oltre che della durabilità garantita dai prodotti aziendali impiegati in particolare del “made in Italy”.
La soluzione progettuale conseguente la pluriennale esperienza in numerose opere similari per impianti sportivi-scolastici di dimensioni analoghe, è stata confermata con l’utilizzo di sub sistemi, forniti ed “assemblati prevalentemente a secco” che determinerà una sensibile riduzione dei tempi realizzativi e della sicurezza cantieri.

Performance energetica dell’involucro edilizio – Innovazione ed efficienza energetica degli impianti progettati

Il progetto è stato predimensionato secondo i vigenti dispositivi normativi sportivi-scolastici, in particolare: Norme Edilizia Scolastica – DMI 18/03/96 e smi; Norme CONI Allegati A B C; Regolamenti di omologazione FS in conformità ai requisiti microambientali richiesti per le varie discipline sportive indoor (in termini di termoventilazione, requisiti ambientali con recuperatori e climatizzazione, illuminazione sportiva e di servizio con led, riscaldamento radiante del parterre).
Questi gli interventi di efficientamento: utilizzo di materiali caldi naturali come il legno lamellare ed i tamponamenti e controsoffitti lignei; riduzione di specchiature vetrate utilizzando le baraccature di testata ad alta efficienza; accumuli e premiscelazione acqua sanitaria con alimentazione sostenuta da fonti rinnovabili con pannelli solari per il subsistema idrosanitario della quota prescritta del 50%; sistema primario di produzione del calore con regimi termici a condensa; UTA con recuperatori, ecc.
Pertanto l’ideazione derivante dalla pratica dell’esperienza innovativa (di non riscaldare i grandi volumi ma le sole superfici senza dispersioni termiche) ha confermato un “modus operandi” di progettare l‘architettura sportiva in cui si recuperano tutti i cosiddetti “cascami energetici aria-acqua” pari quasi al 90/100% a favore di un pratico efficientamento gestionale che si avvicina nella sua evoluzione agli edifici NZEB.