Formazione continua

La pubblica amministrazione ha bisogno di essere aggiornata e formata, come i liberi professionisti, per tener testa alle esigenze e alle scadenze richieste oggi dal mondo degli appalti.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 349

L’ingente mole di opere pubbliche attivate dal PNRR ha messo in evidenza le difficoltà che la nostra Pubblica Amministrazione si trova a dover affrontare per rispettare i tempi previsti dalle norme (e dalle consuetudini) europee.

In parte è un problema di burocrazia (e il nuovo Codice Appalti, di cui parliamo in questo numero di TSPORT, tenta alcune strade per porvi rimedio), ma non si può dimenticare che non tutti gli enti locali hanno a disposizione una struttura in grado di affrontare direttamente le sfide della Progettazione con la P maiuscola.

Senza arrivare alla posizione di chi, in difesa della libera professione, boccia del tutto la riconferma dell’”incentivo” (pari al 2% dell’importo a base di gara) alla progettazione interna all’Ente, è vero che la Pubblica Amministrazione ha bisogno di essere formata e aggiornata per l’intera gestione dell’iter di un progetto – dalla progettazione all’appalto alla realizzazione dell’opera.

Ricordiamo che l’obbligo di formazione continua attraverso l’acquisizione di crediti formativi – prevista dal DPR n.137 del 7 luglio 2012 per tutti gli ordini professionali – non esenta coloro che svolgono ruoli tecnici presso l’amministrazione pubblica, sia come progettisti ma anche se non firmano atti professionali (istruttori di procedure edilizie, RUP, etc.). Per di più, dal gennaio 2022 è attivo a livello nazionale il Piano strategico di formazione “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”, rivolto a tutti i 3,2 milioni di dipendenti pubblici, per i quali la partecipazione a tipologie pertinenti di corsi può essere validata anche ai fini dei crediti formativi professionali.

Chiaramente, laddove l’opera pubblica richieda servizi tecnici altamente specialistici e qualificati con un elevato livello di interdisciplinarietà, l’apporto di studi professionali o società ben strutturati sarà indispensabile per la qualità del risultato. Ricordiamo – sia ai liberi professionisti che ai dipendenti pubblici – che continua anche nel 2023 l’intenso programma formativo di Tsport e Sport&Impianti sul tema della progettazione e gestione degli impianti sportivi, con i classici webinar a distanza e seminari in presenza, per i quali vengono attribuiti crediti formativi agli architetti.

(Ph. Shutterstock).