Evento sportivo internazionale, la situazione italiana: scenari e normative

Pubblichiamo un nuovo intervento a cura di Francesco Davalli, presidente di A.N.DE.S. (Associazione Nazionale dei Delegati alla Sicurezza), sul tema dei problemi di safety e security in occasione degli eventi sportivi di maggiore affluenza.

Tifosi italiani a Kyev, Ucraina, durante la finale di UEFA EURO 2012 tra Italia e Spagna (foto Dmytro Larin).

L’organizzatore internazionale definisce principi e regole che permettano di realizzare eventi in diverse nazioni, e talvolta diversi continenti, realizzando un prodotto con caratteristiche molto simili. Questo è un prerequisito per poter vendere il prodotto televisivo in diversi contesti internazionali, per assicurarsi contratti di sponsorizzazione di portata mondiale ma anche per permettere agli spettatori dal vivo di fruire in modo similare dell’evento a prescindere dalla nazione nella quale si disputa. La recente introduzione dei temi della sostenibilità ha imposto ulteriori criteri, come la riduzione degli impatti ambientali, la parità di genere (intesa come diritti-doveri), sia tra i lavoratori che tra gli spettatori, e molti altri temi ancora. Solitamente l’organizzatore internazionale si avvale di un omologo nazionale per atterrare tutti i principi nelle condizioni e modalità che norme e costumi locali permettono (esempio Fifa o Uefa – FIGC).

Nell’articolo riporto le esperienze di un evento calcistico organizzato da Uefa in Italia, avvalendosi di FIGC come co-organizzatore e di diverse professionalità locali per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Negli ultimi anni tutti gli eventi rilevanti sono stati disputati entro stadi che ospitano partite di calcio dei campionati professionisti. Ciononostante sono molteplici le esigenze che impongono di realizzare modifiche, miglioramenti e ampliamenti di determinate aree. Nell’articolo si analizzano alcuni tra i temi più rilevanti.

Regolamento d’uso dell’impianto

Può sembrare un elemento di importanza secondaria, ma definire in modo chiaro e con sufficiente anticipo allo spettatore di un’altra nazione quali siano le regole per poter entrare allo stadio è aspetto di primaria importanza. Tra i temi di maggior rilievo ci sono: quali oggetti sono consentiti e quali sono vietati, quali comportamenti sono permessi e quali vietati. In alcune nazioni è usuale andare allo stadio con fumogeni, mentre in altre è vietato detenerli anche sulla pubblica via. I tifosi di calcio spesso accompagnano i cori con megafoni e tamburi e in molti casi è necessaria un’autorizzazione speciale preventiva, anche se in alcune nazioni questi oggetti sono proibiti. Striscioni, stendardi e bandiere sono solitamente concesse previa autorizzazione, ma spesso è necessario che siano accompagnate da certificato di ignifugicità del materiale e dal controllo del contenuto delle scritte. Più in dettaglio è fondamentale avere informazioni dettagliate dei conflitti politici presenti nelle nazioni di provenienza per evitare di autorizzare striscioni con messaggi ingiuriosi verso etnie, regioni, territorialità ecc. Altro aspetto di fondamentale rilevanza è relativo a quali oggetti possono essere portati nello stadio dall’utilizzatore. Motivi di ordine pubblico eliminano gli oggetti pericolosi, pertanto la selfie stick è spesso proibita. Tema di grande rilievo sono i power bank, che sono visti come oggetti facilmente lanciabili ma diventano indispensabili per lo spettatore visto che contengono biglietti per la mobilità (metropolitane, treni, aerei), app per restare aggiornati sull’evento e ricevere informazioni sui percorsi per raggiungere il settore, ma anche i biglietti per lo stadio. Il bilanciamento tra esigenze di pubblica sicurezza e necessità degli spettatori è sempre complesso, e questo ne è un esempio.

Ruoli e competenze di ogni autorità

Un primo elemento fondamentale è chiarire quali siano le autorità locali e quali siano le diverse competenze. La Prefettura ha un ruolo centrale perché tramite il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (prevalentemente Security ma anche Safety) analizza i temi inerenti la sicurezza pubblica dell’evento declinata su spettatori, lavoratori, atleti ed ospiti dell’evento. Gli aspetti di security sono poi analizzati ed implementati di concerto con la Questura per realizzare un dispositivo privato e pubblico coerente con l’evento, integrato ed efficace.

La Prefettura ha anche il compito di convocare la Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali Pubblico Spettacolo (prevalentemente Safety ma anche Security) che deve verificare che progetti e realizzazioni delle modifiche siano coerenti con le norme di legge. Questo aspetto è di particolare criticità per l’organizzatore internazionale, come dettagliamo nel seguito.

Il sindaco interviene per molti aspetti che vanno dalla gestione delle porzioni di città deputate ad ospitare zone ed attività per i tifosi, alla gestione di parcheggi, traffico nell’area di interesse e mobilità pubblica locale. 

L’organizzatore di eventi internazionali richiede diverse implementazioni come meeting point, aree fan festival, implementazione mobilità pubblica per raggiungere lo stadio. Solitamente l’organizzatore contribuisce a parte dei costi.

Una considerazione sul ruolo delle forze dell’ordine: in stati come l’Italia le forze di polizia sono normalmente interlocutore cui lo spettatore si può avvicinare anche per rivolgergli domande, mentre in altre nazioni non ci si può avvicinare alle forze di polizia senza rischiare: in alcuni casi sono autorizzate a sparare proiettili in gomma per allontanare gruppi di persone che non mantengono le distanze di sicurezza.

CPV e normative internazionali

L’organizzatore internazionale ha spesso esigenze televisive che gli impongono un maggior numero di telecamere, alcune delle quali posizionate nelle tribune più nobili, studi televisivi di commento con vista sul campo, maggiori aree hospitality. Per realizzare questi interventi l’organizzatore internazionale spesso si avvale di player internazionali specializzati, che progettano e realizzano seguendo le direttive e le norme volontarie internazionali.

In Italia però il panorama normativo è molto complesso. Innanzitutto è necessario ricordare che per presentare una pratica di prevenzione incendi è necessario avvalersi di un “professionista antincendio”, cioè di professionista iscritto in albo professionale ed iscritto negli appositi elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. Il fornitore straniero, per quanto competente e specializzato, deve avvalersi di professionista italiano per completare la pratica. Ricordiamo che a livello europeo gli albi e gli ordini sono avversati; pertanto, è piuttosto difficile per un fornitore straniero capire queste logiche.

Le Norme Tecniche di Costruzione hanno apportato una grande semplificazione per tutto ciò che è legato al mondo delle costruzioni, garantendo una concreta possibilità di utilizzare materiali in tutte le nazioni europee. Ciononostante spesso la CPV necessita di un progetto strutturale che deve essere firmato da un professionista appartenente a un ordine. Esattamente come per l’antincendio ci sono le stesse esigenze: nominare un professionista italiano almeno per impianti elettrici, impianti aeraulici, ecc.

Se poi le esigenze richiedono la realizzazione di una tensostruttura la situazione si complica ulteriormente. Come detto, tutto ciò che rientra tra i temi strutturali è sufficiente che rispetti le NTC; il tendone però non è elemento strutturale, pertanto non è ricompreso nelle NTC e deve necessariamente avere la classificazione di reazione al fuoco definita dal Ministero degli Interni. In diversi casi fornitori internazionali hanno dovuto noleggiare i teli di competitor italiani per ottenere le autorizzazioni. Anche perché la certificazioni antincendio dei materiali richiede un po’ di tempo e soprattutto è procedura poco conosciuta.

Accordi con autorità nazionali e autorità locali: background screening, gestione scorte

Gli eventi internazionali rappresentano un’importantissima vetrina per atleti ma anche per soggetti che vogliano divulgare messaggi approfittando della copertura mediatica dell’evento. Per questo è forte l’esigenza di controllare puntualmente tutti i soggetti coinvolti nell’evento, verificando che l’assenza di precedenti penali rilevanti in materia. Ovviamente è necessario eliminare ogni disambiguità, pertanto si concordano i dati anagrafici minimi di ogni addetto necessari per far fare i controlli. Solitamente vengono sottoposti a controllo tutte le maestranze coinvolte nell’evento dalla fase di realizzazione, cantieri che precedono l’evento, fino ai servizi necessari durante l’evento.

Biglietto nominativo e controlli di sicurezza per entrare allo stadio

Il calcio italiano si è dotato di biglietto nominativo, prefiltraggio-filtraggio e sistema centralizzato di controllo accessi. In molte nazioni non c’è un sistema così complesso, pertanto è necessario che l’organizzatore diffonda a tutti gli spettatori puntuali informazioni su come avviene l’ingresso. Nonostante una diffusione capillare di informazioni, spesso si riscontrano difficoltà come l’esibizione del documento di identità originale al prefiltraggio. Spesso gli stranieri ricevono informazioni di lasciare i documenti originali in albergo per ridurre il rischio di furto.