A Brescia si gioca a disc golf

È stato inaugurato il campo da disc golf nel parco Ori Martin di Brescia, il secondo della Lombardia: scopriamo una disciplina “eco friendly”, inclusiva e accessibile a tutti.

Le “buche” del campo da disc golf di Brescia

A Brescia, nel parco Ori Martin di via Montenevoso si sono conclusi i lavori di realizzazione dell’impianto sportivo dedicato al disc golf. È uno sport “ibrido”, tra golf e frisbee, nato negli Stati Uniti d’America alla metà degli anni ’70 del secolo scorso.

Si tratta del primo campo dedicato a questo sport realizzato in provincia di Brescia che si aggiunge, in regione, a quello milanese collocato al Parco Lambro e realizzato già nel 2019 (qui a sinistra un’immagine del campo).

Il costo sostenuto dall’Amministrazione comunale per l’acquisto e per la posa dell’equipaggiamento ammonta a circa 18mila euro, comprensivi degli oneri fiscali.

L’impianto è costituito da un percorso dotato di nove cesti sollevati da terra (le “buche”) e di nove piazzole di lancio (più altre quattro per i principianti).

Immerso nel verde, il nuovo campo da disc golf offre una buona occasione per praticare sport e trascorrere del tempo in compagnia stando all’aria aperta..

La realizzazione di questo campo rientra nel quadro di interventi che l’Assessorato allo sport ha pianificato per sostenere gli sport minori ed emergenti.

Il disc golf, uno sport per tutti

Detto anche “frisbee golf”, nasce negli anni Settanta e condivide con il golf l’obiettivo di completare la “buca” con il minimo dei tiri. Nel 2015 la disciplina è stata riconosciuta dall’International Olympic Committee come sport ufficiale.

Esiste un’associazione internazionale – Professional Disc Golf Association (PDGA) – che ha registrato oltre 300 mila membri in 54 Paesi e si occupa di organizzare eventi competitivi per i giocatori e di redigere il ranking mondiale. In Italia nel 2017 si è costituita l’Asd Il Disc Golf per favorire la diffusione della disciplina e organizzare tornei nazionali e internazionali.

Nel mondo esistono più di 9800 campi da disc golf: la pratica di questa disciplina è inclusiva e a basso impatto ambientale, perché si integra facilmente in ogni contesto naturale in modo ecologico.

Si gioca con il frisbee al posto della mazza da golf, su un percorso di 9,12 o 18 buche – costituite da ceste metalliche. Si completa una buca lanciando il disco da una posizione di partenza (Tee pad) che può essere in erba sintetica, cemento o segnata con una linea a terra, lanciando poi una seconda volta dalla posizione di atterraggio e fino ad arrivare al bersaglio (Target), la cesta metallica sovrastata da catene che servono a smorzare il volo del disco affinché esso cada all’interno del canestro.

L’obiettivo è completare il percorso con il minor numero di tiri totali: la “buca” si conclude quando il disco finisce nel canestro o tra le catene poste al di sopra dello stesso. Leggi qui il regolamento.

Come per il golf, esistono centinaia di dischi di diverse caratteristiche per ogni esigenza, di tre tipologie: Driver, Midrange e Putter.

I Driver sono usati per le lunghe distanze, dai 60 metri in su e sono i più difficili da controllare.

I Midrange vengono utilizzati per le medie distanze, dai 30 metri in su e sono più semplici da gestire, ideati per conferire maggiore controllo della traiettoria.

I Putter servono per i tiri di precisione, fino a 60 metri: sono i più semplici da utilizzare e ideali per andare a segno nel canestro da una distanza ravvicinata.