Cantù (Co): la pallacanestro avrà il suo palasport, e non solo

È stato presentato alla stampa il progetto per il palazzetto che sorgerà in corso Europa, entro la stagione sportiva 2023-2024 e che permetterà alla squadra di tornare a giocare “in casa”.

Il progetto è parte di un ambizioso piano di sviluppo quinquennale che vuole mandare un messaggio di fiducia, superando il semplice concetto di programmazione quotidiana.

Innovativo e moderno, il palasport di Cantù è il cuore del piano di sviluppo quinquennale 2020-2025 presentato dalla società sportiva, frutto di due anni di lavoro con la collaborazione dell’Istituto per il Credito Sportivo, della Federazione Italiana Pallacanestro e della Lega Basket.

Durante la presentazione alla stampa, il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo ha rimarcato l’importanza di questo progetto per la crescita del club, che potrà dotarsi di una struttura “all’altezza della propria storia”. Un progetto flessibile, ad alta tecnologia, che promette di essere sostenibile e funzionale, sia dal punto di vista sociale, sia da quello ambientale e finanziario. “In questo progetto non ci stiamo limitando al consueto ruolo di ente finanziatore ma forniamo un valido supporto anche nella progettazione e realizzazione dell’opera”.
È stato il presidente di Legabasket, Umberto Gandini, a parlare di piani di sviluppo a lungo termine, capaci di “superare il concetto di programmazione quotidiana”. Il nuovo palasport sarà la conferma di come le “società possono progettare il loro futuro, grazie anche alle risorse e agli strumenti che lo Stato mette a disposizione”.

Qualche dato sul futuro palasport di Pallacanestro Cantù

La nuova casa della pallacanestro canturina costerà circa 15,5 milioni di euro e ospiterà partite di basket, volley e basket in carrozzina;  avrà una capienza massima di 5200 posti a sedere.
Il palazzetto di Pallacanestro Cantù comprenderà:

  • il campo da gioco regolamentare
  • un fast food con servizio di drive-in
  • un museo interattivo dedicato alla storia del club Pallacanestro Cantù.
  • due palestrine da 200 posti ciascuna
  • un campo da basket outdoor per la pratica del 3×3, neo disciplina olimpica.

Pallacanestro Cantù, storia della “Regina d’Europa”

La società canturina, fondata nel 1936, debutta in serie C durante la Seconda Guerra Mondiale, passando poi alla serie A nel 1953. L’era degli Allievi inizia con Aldo Allievi nel 1956 che porta Pallacanestro Cantù verso un periodo di grande sviluppo; negli anni Settanta la società arriva ai massimi livelli in Italia e in Europa. Nella primavera del 1982 Cantù diventa campione d’Europa, bissando la vittoria anche nel 1983; la “Regina d’Europa” ritorna in Eurolega nel 2011 sotto la presidente Anna Cremascoli. Nell’estate del 2014 un gruppo di 8 soci affianca nella conduzione del club la presidente: per la prima volta i tifosi diventano direttamente protagonisti della vita del club acquistando a loro volta, attraverso Tutti insieme Cantù Srl il 10% delle quote. Nel novembre 2018, dopo aver rischiato la chiusura per mancanza di fondi, il patron Dmitry Gerasimenko cede il 100% delle quote all’azionariato popolare biancoblu, Tutti insieme Cantù Srl: Pallacanestro Cantù passa quindi nelle mani dei canturini.
Come ha affermato Roberto Allievi, attuale presidente di Pallacanestro Cantù, durante la conferenza stampa di presentazione, la società ha ora dato avvio a un nuovo modello di gestione, proiettato verso un cambiamento della cultura sportiva. Elemento essenziale sarà l’apporto di Cantù Next, società formata da un gruppo di imprenditori che, insieme a Pallacanestro Cantù, si occuperà della costruzione del palasport.