Con Andrea Abodi torna il Ministero dello Sport

Il 22 ottobre al Quirinale hanno giurato i Ministri del Governo Meloni, con il quale torna, dopo la parentesi del sottosegretario Valentina Vezzali, un Ministero dedicato espressamente allo Sport, affidato all’attuale Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo.

Il torrino del Quirinale tra i palazzi romani (foto BG/Tsport).

Negli anni si sono alternati Governi che hanno inserito lo sport tra le competenze ministeriali (spesso insieme alle politiche giovanili) con altri che hanno affidato la materia a sottosegretari alla Presidenza del Consiglio.

Con il giuramento del 22 ottobre ha preso vita il primo Governo guidato in Italia da una donna, Giorgia Meloni, che ha scelto di dare uno specifico rilievo al mondo dello sport, istituendo un Ministero dello Sport e delle Politiche giovanili, scegliendo per l’incarico Andrea Abodi, una personalità con una sicura esperienza nel campo. Nella carriera di Abodi si ricorda fra l’altro la presenza nel Consiglio di Amministrazione di Coni Servizi Spa (2002-2008), è stato presidente della Lega Serie B e consigliere federale della FIGC (2010-2017), e dal 2017 è presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo.

Sport&Impianti ha ospitato Andrea Abodi nel webinar del 27 settembre 2021 sulla Gestione degli impianti sportivi.

I commenti sulla nomina di Andrea Abodi a ministro dello Sport

Riportiamo, dalle agenzie di stampa, i primi commenti provenienti dal mondo dello sport italiano.

Giovanni Malagò (presidente CONI): Ringrazio la neo Premier Giorgia Meloni per aver confermato, con coerenza e lungimiranza, la sua grande considerazione nei confronti dello sport prevedendo la costituzione di un Ministero dedicato nell’ambito del nuovo Esecutivo. Una scelta a lungo invocata che ci rende orgogliosi, suggellata dalla nomina di Andrea Abodi in qualità di ministro. Al nostro mondo serviva una figura di innegabili capacità, spessore ed esperienza, in grado di decodificare le esigenze del movimento con la sensibilità di chi conosce le dinamiche che lo regolano. Parlare la stessa lingua è una premessa fondamentale per affrontare le emergenze che affliggono il sistema, facendone un punto di forza nelle politiche di sviluppo del Paese.

Vito Cozzoli (presidente Sport e Salute): Esprimo grandissima soddisfazione per la nomina di Andrea Abodi come Ministro dello Sport e delle Politiche giovanili. È un’ottima notizia che lo sport possa sedere in Consiglio dei ministri con le competenze e le esperienze di un uomo cresciuto in questo mondo. Sono certo che Sport e Salute rafforzerà con il nuovo ministro il suo ruolo di braccio operativo del Governo per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita. Con particolare attenzione alla crescita dei giovani attraverso la cultura sportiva. A Andrea Abodi vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro, per continuare una proficua collaborazione.

Gabriele Gravina (presidente FIGC): La nomina di Andrea Abodi, al quale auguro buon lavoro, è una straordinaria notizia per lo sport italiano e per il calcio in particolare. È un dirigente di spessore che sa coniugare visione e pragmatismo, quello che ci vuole per sostenere le migliaia di società sportive attualmente in difficoltà. Ringrazio la Presidente Meloni per aver dato dignità al nostro mondo con l’indicazione di un vero e proprio ministero e per aver scelto un serio professionista che conosce i reali problemi che affliggono lo sport italiano. Con Abodi abbiamo condiviso idee e progettualità, non ultime quelle che stavamo mettendo in pratica sull’impiantistica sportiva, che rappresenta la vera grande sfida da vincere per rilanciare il sistema Italia, anche grazie all’assegnazione dell’Europeo 2032.

Lorenzo Casini (presidente Lega Calcio Serie A): Congratulazioni ad Andrea Abodi. La sua vasta esperienza nelle leghe professionistiche e nell’Istituto per il Credito Sportivo, per citarne solo alcune, ne fanno profilo ideale e sono sicura garanzia di competenze e professionalità per favorire le riforme del calcio, con l’urgenza delle infrastrutture, delle risorse e della cultura, e per sostenere tutto lo sport italiano. Un ringraziamento al Governo e al Presidente della Repubblica per aver ripristinato un Ministro dello sport.

Damiano Lembo (Coordinatore nazionale degli Enti di Promozione Sportiva): La nomina di Andrea Abodi rappresenta una buona notizia per il nostro mondo, perché riporta un ministero allo sport italiano. Inoltre conosce gli enti di promozione sportiva, ha ascoltato le nostre richieste durante e dopo la pandemia, dimostrando sensibilità e rispetto per le migliaia di Ssd e Asd presenti nel nostro Paese. Lo ha fatto con vicinanza umana e con aiuti tangibili, soprattutto nell’ultima esperienza come presidente dell’Istituto per il Credito sportivo. Certi di ritrovare questa stessa collaborazione anche ora nella nuova veste di ministro, rivolgiamo ad Abodi i più sinceri auguri di buon lavoro con l’obiettivo di risollevare il mondo sportivo, quello degli Eps in particolare, calpestato negli ultimi anni dalla pandemia prima e dalla crisi energetica poi.

Umberto Gandini (presidente Lega Basket Serie A): Anzitutto complimenti al neo Ministro per la sua nomina ad un incarico dove porterà la sua grande professionalità ed esperienza di manager sportivo e profondo conoscitore del nostro mondo. Siamo usciti da due anni particolarmente difficili causa la pandemia ripartendo con slancio ed entusiasmo e sono sicuro che la capacità ed esperienza di Abodi favoriranno il completo rilancio dello sport italiano.

I precedenti Ministri e Sottosegretari allo Sport

Un ministero per lo sport è stato istituito, a partire dal 2006, durante altri cinque governi, mentre per quattro volte è stato nominato un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Il ministro di più lunga durata è stata Giovanna Melandri, rimasta in carica quasi due anni; il sottosegretario più longevo è stato Rocco Crimi con il governo Berlusconi IV, per quasi tre anni. Ricordiamo poi il caso dell’olimpionica Josefa Idem (nella foto), nominata ministro alle Pari opportunità, sport, e politiche giovanili nel 2013 con Letta, che fu costretta alle dimissioni dopo meno di due mesi a causa di una presunta irregolarità edilizia riscontrata nella sua palestra: le relative deleghe furono conferite a Graziano Delrio, ministro per gli affari regionali.

Come dimostra la serie storica, difficilmente i ministri italiani riescono a mantenere l’incarico per un tempo sufficiente a consolidare scelte e politiche prima di passare la mano ad altri: l’augurio è che il mondo dello sport, in questa fase storica molto delicata ma piena di aspettative, possa beneficiare dell’esperienza di Andrea Abodi e del suo nuovo ministero.

Crediti fotografici: Andrea Abodi e Giovanni Malagò, foto BG/Tsport; Gabriele Gravina, foto Quirinale.it; Josefa Idem, foto Senato.it)