Contrasto all’epidemia: gli sport di contatto ancora nel mirino

La Lombardia ha bloccato, con l’ordinanza di venerdì 16, tutti gli sport “di contatto” anche per le ASD e SSD; un nuovo DPCM, a pochi giorni del precedente, introduce nuove restrizioni anche a livello nazionale.

(Foto BG/Sport&Impianti)

Avevamo appena osservato, leggendo l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio, come l’attività sportiva – e gli sport di contatto in particolare – fosse nel mirino dei provvedimenti per frenare la “seconda ondata” di contagi.

La Regione Lombardia ha fatto un passo avanti con una nuova ordinanza (la n.620), valida fino al 6 novembre, che, fra diversi provvedimenti restrittivi rivolti al contenimento degli assembramenti, sospende “tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, svolti a livello regionale o locale ‒ sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche”.

Le posizioni e gli appelli

Nel corso del week-end il Governo ha preparato ulteriori misure a livello nazionale, e quelle che riguardano l’attività sportivo sono risultate fino all’ultimo tra le più incerte.

Nella serata di domenica è stato firmato il nuovo DPCM, efficace fino al 13 novembre prossimo.

Fermo restando l’ammissibilità degli eventi riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal CONI e dal CIP, e degli allenamenti, sia per atleti professionisti che non professionisti, a porte chiuse e nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni, il DPCM dispone:

L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo informa individuale e non sono consentite gare e competizioni, sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.

Non avendo alcun riscontro certo e oggettivo di quali siano le situazioni che danno luogo al propagarsi del contagio e all’insorgere di focolai, si punta (si direbbe un po’ a caso) su quelle che possono essere le circostanze di incauto assembramento (leggi gli aperitivi serali e/o gli affollamenti sui mezzi pubblici), dando per scontato che sui luoghi di lavoro e all’interno della scuola i protocolli di sicurezza siano sostanzialmente rispettati.

Dalle società sportive – e anche dalla voce dello stesso Malagò – si sono levati appelli perché venisse riconosciuto che anche a livello dilettantistico palestre, piscine, impianti sportivi in genere rispettano tutti i protocolli, e hanno anzi affrontato nei mesi sorsi ingenti spese per adeguarsi alle regole di prevenzione: si ritiene perciò inutilmente punitivo prendersela con l’attività sportiva in quanto considerata spesso tra le attività “non essenziali”.

Il twirling non è compreso nelle 130 discipline di contatto, in quanto è uno sprt “individuale”: è quindi esente dal divieto (Busto Arsizio, 2017 European Twirling Championship, foto BG/Tsport).
Il twirling non è compreso nelle 130 discipline di contatto, in quanto è uno sport “individuale”: è quindi esente dal divieto (Busto Arsizio, 2017 European Twirling Championship, foto BG/Tsport).

Gli sport di contatto

L’ordinanza di Regione Lombardia, nel disporre il divieto allo svolgimento delle attività sportive dilettantistiche, fa espresso riferimento all’elenco degli “sport di contatto” pubblicato con un Decreto del Ministero dello Sport lo scorso 13 ottobre.

Ne pubblichiamo la lista completa in questa pagina, specificando che gli sport evidenziati in giallo nella tabella possono essere svolti “esclusivamente in forma individuale”.

La lista comprende 130 discipline, analiticamente elencate in tutte le varianti, forse ad evitare che una definizione generica, ad esempio, del Kung Fu, consenta di praticare illegittimamente il Penkak Silat (che è elencato al numero 128 come disciplina del “Wushu Kung Fu Moderno”).

La lettura della tabella, consente di venire a conoscenza di sport poco noti (e forse poco praticati? Ce lo facciano sapere gli affiliati) come la Monta da Lavoro Maremmana (n. 125), il Sepaktakaw (n. 106), la Pantalera (n. 90). E le oltre 50 forme di Danza, raggruppate in 11 discipline sotto la voce “Danze Sportive”.

Non solo calcetto e basket dunque, come di solito si sente dire.