“ Costruendo ” nell’emergenza: il punto

Azzerati i “lavori in corso” e le “inaugurazioni”, si attende l’arrivo degli effettivi aiuti economici in vista della ripartenza. Ma intanto l’annunciato “Decreto Aprile” da 55 miliardi è già slittato a maggio…

Milano, cantiere al Centro Saini (arch. Giuseppe De Martino)

Costruendo, la nostra newsletter mensile che tasta il polso alle attività edilizie nel campo dell’impiantistica sportiva dalla programmazione fino all’inaugurazione degli impianti, segnala impietosamente il blocco quasi totale, tant’è che nel riepilogo delle segnalazioni troviamo solo alcune iniziative per l’avvio di prossimi lavori.

La ripartenza nella “Fase 2”

Il DPCM del 26 aprile scorso ha ampliato l’elenco delle attività che dal 4 maggio possono riprendere, pur con tutte le cautele e il rispetto dei criteri di sicurezza sanitaria.

Sono pertanto stati liberalizzati i codici ATECO 41 (costruzione degli edifici), 42 (ingegneria civile), 43 (lavori di costruzione specializzati). Ritroviamo poi il codice 81.30, quello definito “cura e manutenzione del paesaggio”, e che contempla espressamente – fra gli altri – la “realizzazione, cura e manutenzione di aree verdi per edifici, campi sportivi (calcio, golf, ecc.), campi da gioco, ed altri parchi per uso ricreativo”; queste ultime attività erano state già consentite a partire dal 14 aprile, ma “ad eccezione della realizzazione”, limitazione che non compare più nel decreto in vigore da oggi.

Contiamo quindi che il prossimo Costruendo possa segnalare qualche concreto indizio di ripartenza.

Provvidenze e promesse

Oltre alla tabella delle segnalazioni, nella newsletter odierna ricordiamo le iniziative prese nel corso dell’ultimo mese a favore dei lavoratori e delle imprese: ma più spesso si tratta di promesse, e non molti dei benefici attesi si sono già concretizzati.

Gli interventi già varati consistono soprattutto in dilazioni di pagamento o in possibilità di indebitarsi: tutta liquidità che dovrà prima o poi essere restituita; mentre tardano a concretizzarsi le erogazioni a fondo perduto.

Inoltre, il promesso “Decreto Aprile”, del valore di 55 miliardi, non è stato ancora varato, e siamo alla prima settimana di maggio. L’atteso provvedimento dovrebbe prevedere un ampliamento dei sussidi e degli ammortizzatori sociali già deliberati, ma anche un più concreto sostegno alle imprese: si discute sia per le incertezze sul reperimento delle risorse necessarie, sia per le differenti priorità all’interno della maggioranza parlamentare.