Parla il progettista dell’impianto natatorio di Andalo (Trento), recentemente ristrutturato e trasformato in un centro sportivo e ricreativo per tutta la famiglia.
Intervista all’ingegnere Edoardo Iob
Abbiamo intervistato Edoardo Iob, socio fondatore e amministratore delegato della società Ingegneri Consulenti (IC) di Trento e responsabile del progetto di ristrutturazione della piscina comunale di Andalo, trasformata in un centro sportivo e ricreativo a misura di famiglia, grazie alla realizzazione di uno spray park interno e di una vasca relax esterna. I lavori sono durati poco più di 6 mesi, e il nuovo impianto per il nuoto ha aperto i battenti a dicembre 2019, raccogliendo da subito grandi consensi.
Com’è andata la progettazione di quest’opera?
Vi era all’inizio la priorità di rifare la copertura, migliorando la tenuta all’acqua del centro sportivo, che è stato costruito e ampliato in diverse fasi nel corso dei decenni. Serviva un involucro efficace anche dal punto di vista del risparmio energetico. Come materiale si è scelto di mantenere il legno lamellare, prodotto in questo caso dalla Moretti Interholz di Erbusco (BS), che ha anche il pregio di essere molto affidabile in fatto di resistenza al fuoco e leggero. Andava migliorata la prestazione acustica: il trattamento fonoassorbente delle pareti e del soffitto, realizzato grazie a pannelli in lana di legno prodotti da Celenit, ha regalato risultati apprezzabili e anche con la piscina affollata la sensazione attuale è di un buon comfort acustico. La grande facciata continua verso sud, in vetro ed alluminio, che garantisce prestazioni energetiche e di sicurezza di livello assoluto (si sono adottati tripli vetri, selettivi e basso emissivi temprati e stratificati su struttura con profili in alluminio Poliedra Sky 50 Metra con taglio termico customizzato per massimizzare le prestazioni) consente di godere del panorama esterno con vista diretta sulle Dolomiti di Brenta. Con queste soluzioni abbiamo ottenuto risultati soddisfacenti, sotto ogni profilo: buona tenuta all’umidità e all’acqua, prestazioni energetiche e acustiche di qualità.
Cosa è cambiato con la nuova realizzazione?
Si partiva da un impianto natatorio puro: oggi abbiamo invece una piscina complessa, che viene utilizzata per il nuoto, il relax e il divertimento. Abbiamo creato lo spray park interno, studiato per bambini e ragazzi e quindi impostato sul target “famiglie” e una vasca relax riscaldata esterna, sfruttabile in estate e in inverno.
Nella nuova piscina abbiamo realizzato anche un ballatoio “sospeso” che non sottrae spazi vitali alla piscina, perché si trova al primo piano del fabbricato esistente, dove si posiziona il centro benessere. Gli utenti del centro benessere hanno un accesso separato da quello degli utenti della piscina, che hanno un ingresso laterale. La struttura sospesa ha permesso di creare un’aggiuntiva zona relax con vista sulle vasche e sullo spray park, per la quale non si è reso necessario aumentare la superficie complessiva del fabbricato.
Com’è la sua professione oggi? Quali sono le prospettive e le criticità?
Le aspettative in termini di prestazioni e sicurezza, le obbligazioni normative ed amministrative richiedono da parte dei progettisti attività e prestazioni sempre maggiori. Pensiamo solo al tema della sicurezza sismica dei fabbricati e delle infrastrutture o alla progettazione in modalità BIM. Ritengo che la modellazione BIM sia un’attività integrativa della progettazione, che richiede un investimento importante in termini di strumentazione, ma soprattutto di competenza e conoscenza. Disegnare un’opera in 3D non è realizzare il modello BIM dell’opera! C’è ancora molta confusione su questo fronte. Ciò che rimane sempre vero ed invariante è che l’elemento dirimente in una progettazione di qualità sono la competenza e l’applicazione di chi redige il progetto. Quindi ritengo prioritari e decisivi, prima del BIM, che è e rimane uno strumento, la competenza e la diligenza di tutti gli operatori coinvolti nel processo della progettazione. Detto questo, sono un sostenitore della modellazione BIM che a mio avviso è strategica, in particolare per rendere più efficiente il processo di gestione e manutenzione delle costruzioni. Perciò, certamente sì al BIM ma solo se supportato da una buona progettazione, frutto di esperienza, competenza ed applicazione.
Su TSPORT 335, in distribuzione alla fine di ottobre, il progetto completo del centro acquatico di Andalo.