Lo stato di salute del Partenariato Pubblico Privato

L’OICE ha presentato nei giorni scorsi il rapporto annuale sul monitoraggio dei bandi per servizi di progettazione; i dati vanno letti insieme con la relazione ufficiale del DIPE pubblicata nel giugno scorso, per avere un quadro dei numeri e delle prospettive per le attività di PPP.

Inaugurazione del palazzetto di Orio al Serio, realizzato in PPP (foto BG).

 

Il Partenariato Pubblico Privato (PPP) si attua in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione intenda affidare, a un operatore privato, l’attuazione di un progetto per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità e per la gestione dei relativi servizi nell’ambito di una cooperazione di lungo termine.

I dati dell’OICE

Dal 1994 l’OICE (l’Associazione di categoria, appartenente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria e architettura) conduce un monitoraggio analitico del mercato dei servizi di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica oggetto di bandi di gara emessi da Amministrazioni Pubbliche in Italia e nell’Unione Europea. Nei giorni scorsi l’OICE ha pubblicato il Rapporto annuale del suo Osservatorio relativo al 2019.

All’interno di questo rapporto, un capitolo è dedicato al PPP, mostrando un aumento – nell’ultimo anno –  dei bandi di gara, più evidente nell’ambito delle gare su proposta del promotore (comma 15 dell’art. 183 del Codice dei Contratti Pubblici), nella proporzione di 375 contro 91 bandi su iniziativa dell’Amministrazione.

Nei dodici mesi del 2019 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 14.271,7 milioni di euro, con 694 bandi: rispetto al 2018 il valore cresce del 52,2% e il numero del 10,2%.

Oice logo2

I dati del DIPE

Per avere un quadro istituzionale della situazione del PPP è opportuno rifarsi alla “Relazione sulle attività concernenti il Partenariato pubblico privato 2017-2018” predisposta dal DIPE (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 2 luglio scorso. I dati utilizzati sono forniti dall’Osservatorio Nazionale del Partenariato Pubblico Privato per i diciassette anni che vanno dal 2002 al 2018.

Dall’analisi dei dati emerge che il mercato del PPP italiano, rispetto all’intero mercato delle opere pubbliche, è passato da una percentuale inferiore all’1%, con 332 iniziative nel 2002, a una percentuale del 17% nel 2018 con quasi 4.000 iniziative.

Immagine1-DIPE
Mercato italiano del PPP 2002-2018 – Tabella tratta dalla Relazione DIPE.

Per quanto riguarda i settori, in linea con quanto avviene in campo europeo, se il comparto dei trasporti è quello che registra il maggior valore dei bandi, in termini di numero di iniziative di PPP il primo settore è l’edilizia sociale, seguito dagli impianti sportivi e quindi dal verde pubblico, che sono in coda come valore, con circa un milione di euro per bando.

Considerato il valore attuale del mercato del PPP in Italia e i grandi potenziali di crescita – conclude il Rapporto – sarebbe auspicabile che gli attori coinvolti a vari livelli orientino efficacemente l’uso di tutte le forme di PPP previste dal Codice dei contratti pubblici per la realizzazione di infrastrutture e la gestione dei relativi servizi.

FAQ 100 DR_IIIED_dic2018_vspubblicata_rr

Ricordiamo, per chi non avesse ancora dimestichezza con le procedure, che il DIPE pubblica una Guida al Partenariato Pubblico Privato, aggiornata alle più recenti modifiche normative.