Lo shock-pad sul nuovo campo rugby di Lanuvio

Il centro sportivo polivalente esistente nella frazione Campoleone di Lanuvio (Roma) è stato ristrutturato e messo a norma con un nuovo manto in erba sintetica posato su uno shock pad ad elevate prestazioni.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 346

La ristrutturazione e messa a norma dell’impianto sportivo “Lucio Orlacchio” in località Campoleone del Comune di Lanuvio, a sud di Roma, è stata necessaria per ovviare alle carenze riscontrabili dopo oltre 30 anni di utilizzo da parte delle società sportive, prima di calcio e oggi di rugby.

L’intervento di ampliamento e adeguamento del campo di gioco per il rugby è stato progettato per soddisfare l’attività sportiva del rugby a carattere regionale e nazionale.

Oltre a rivedere la geometria del campo, è stato realizzato un nuovo sistema di drenaggio orizzontale prima di procedere alla posa del sistema in erba artificiale attestato dalla FIR e certificato in laboratorio secondo i principali criteri di qualità europei e delle World Rugby Regulations.

Prima della posa del manto da gioco in erba sintetica, sul sottofondo è stato posato uno Shock-pad REFOSPORT 20 C S, prodotto da Apetek, per una superficie complessiva di 8.140 mq.

Si tratta di un materassino in agglomerato di polietilene espanso rigenerato, con alte proprietà elastiche, meccaniche ed idrauliche. Il sistema è ultraleggero, veloce e di facile posa e permette di soddisfare i requisiti delle associazioni sportive professionistiche, come FIFA, FIH, GAA, WORLD RUGBY.

Le buone proprietà biomeccaniche consentono di ridurre il rischio di danni, lesioni sul terreno e traumi da gioco, ha una garanzia di 25 anni.

Inoltre, il sistema consente un eccellente drenaggio sia verticale che orizzontale grazie alla presenza di fori e scanalature realizzati meccanicamente durante il processo produttivo.

Ecocompatibile e ad alta flessibilità, inoltre, il materassino non gela in inverno.

Questo prodotto ha ottenuto nel 2021 il certificato RE-MADE in ITALY , in conformità ai CAM  (criteri ambientali minimi) e comprovando la qualità del prodotto non solo nel rispetto delle più alte performance bio-meccaniche ma anche di riduzione dell’impatto ambientale nel contesto dell’economia circolare .

(Notizia a cura di Apetek Srl)