Lo sport entra in Costituzione

È stato introdotto ufficialmente nella Costituzione Italiana lo sport per il suo valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico

Dal 20 settembre lo sport è costituzionalmente garantito: con la seconda e ultima deliberazione da parte della Camera dei Deputati, è terminato l’iter legislativo per approvare il disegno di legge 715-B che inserisce lo sport in Costituzione.

Approvazione all’unanimità per la modifica all’articolo 33 della Costituzione, con il comma seguente, che tutela lo sport e il suo valore educativo e sociale:

La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.

Appena prima della Settimana Europea dello Sport (23-30 settembre 2023) “siamo di fronte a un passaggio storico per il sistema sportivo nazionale e per l’Italia“, ha commentato il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.

Lo sport in Costituzione rappresenta la prima tappa di un percorso che va verso il riconoscimento dello sport come contributo per migliorare la qualità della vita delle persone e della comunità. Ne avevamo già parlato nel 2022, qui.

La vera sfida ora sarà, come ha dichiarato Silvia Salis, vice presidente Coni, “dare un seguito a questo passaggio imprescindibile con investimenti che attuino in concreto la centralità della pratica sportiva nel nostro paese, paese nel quale, per moltissimi purtroppo, lo sport resta un lusso“.

Le attività da rendere operative ora, a ogni livello e nel rispetto dei ruoli, dovranno andare al di là dello sport come competizione e vittoria, per guardare alla pratica sportiva come metro di valutazione dell’efficienza del sistema sportivo e per allargare la base dei praticanti e del beneficio dell’attività motoria per garantirne a tutti la possibilità.

Nella Costituzione del 1948 non si fa nessun riferimento allo sport. L’idea di inserire lo sport nella carta costituzionale risale al 2009, con la XVI legislatura, quando con una proposta di legge si pose il tema all’attenzione delle Camere. Nelle legislature seguenti sono state presentate altre proposte di legge fino ad arrivare all’attuale approvazione.