Lo sport entrerà per la prima volta nella Costituzione

Passo avanti decisivo l’approvazione, in Commissione Affari Costituzionali, del DDL che introduce il riconoscimento del valore educativo e sociale dell’attività sportiva.

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge costituzionale che prevede l’inserimento del valore dello Sport tra quelli riconosciuti dalla Costituzione.

La materia è stata inserita nel “Titolo II – Rapporti etico-sociali”, e precisamente nell’art. 33 che è dedicato alla libertà d’insegnamento.

Con l’aggiunta del nuovo comma (evidenziato qui in rosso), l’intero articolo sarà così formulato:

ART. 33.

L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.

In precedenza la parola “sport” non compariva nella Costituzione, se non all’art. 117 che elenca le materie oggetto di legislazione concorrente tra Stato e Regioni.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Coni Malagò così come dal sottosegretario allo sport Valentina Vezzali.