Mantova inaugura il nuovo Parco Te

Un grande spazio verde di oltre 70 mila metri quadrati: è il nuovo Parco Te che sorge a Mantova davanti all’omonimo palazzo, progettato da AG&P greenscape per riqualificare una delle aree più importanti della città.

È stato inaugurato negli ultimi giorni di agosto il Parco Te di Mantova, polmone verde di oltre 70 mila metri quadrati realizzato davanti al noto Palazzo omonimo: oltre 4000 le persone presenti alla due giorni inaugurale con eventi e iniziative pensati per festeggiare la nascita di questo nuovo spazio comunitario.

Il parco è stato voluto dall’Amministrazione Palazzi, finanziato con i fondi del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali, del Ministero per i beni e le attività culturali e progettato dallo studio di architettura del paesaggio AG&P greenscape di Milano. La realizzazione è opera di Mantova Ambiente.

Al taglio del nastro era presente il sindaco Mattia Palazzi. “Un’opera che cambia la città e dà un respiro diverso, europeo“, ha affermato.

L’area intorno a Palazzo Te, antica residenza dei Gonzaga, ospitava un bosco di tigli con oltre 10 mila piante all’inizio dell’Ottocento. “Oltre ai riferimenti storici il progetto del parco ha tenuto in considerazione le esigenze della Mantova contemporanea e dei suoi abitanti, con la loro legittima richiesta di spazi aperti attrezzati, sicuri e conviviali“, ha raccontato Emanuele Bortolotti, fondatore di AG&P greenscape.

I criteri che hanno orientato il progetto del Parco Te a Mantova sono i seguenti:

  • creare un parco che celebri il luogo e le tracce sedimentate nei secoli;
  • creare un sistema di percorsi e visuali che valorizza e fonde insieme la costellazione di emergenze monumentali e funzionali e minimizzi, nascondendole con il verde le presenze esterne quali stadio, parcheggi e viali ad alta presenza veicolare;
  • creare un parco dedicato alla socializzazione ed il relax, ma anche un “Parco della salute” dove gli abitanti trovano attrezzature e spazi per muoversi e mantenersi in salute in mezzo alla natura, anche nelle ore serali;
  • creare un parco resiliente, inserito nel contesto del paesaggio circostante, ricco di piante d’alto fusto e occasione di comfort ambientale attraverso le scelte agronomiche e botaniche, al disegno degli spazi e dei materiali di costruzione.

Parco e Palazzo Te a Mantova: un patrimonio Unesco da valorizzare

Palazzo Te e l’area del parco di circa 80 mila metri quadrati sono patrimonio Unesco: la sua storia e la straordinaria stratificazione di tracce storiche e culturali, a partire dalle diverse fasi dal periodo dei Gonzaga, a quelli austriaco, napoleonico, risorgimentale, post-unitario, novecentesco fino ai giorni nostri, sono state al centro dell’attenzione del progetto.

Il disegno del Parco Te di Mantova si lega alla forma del Palazzo e alla trama degli altri giardini che lo contornano, prendendo al contempo spunto dal simbolo del cerchio che caratterizza il dipinto del Mantegna della “Camera degli sposi” e dagli affreschi di Giulio Romano a Palazzo Te.

La sfida è stata quella di creare una cerniera tra l’area monumentale e la città, conciliando la vocazione di parco urbano attrezzato, con la necessità di strutturare lo spazio in maniera coerente rispetto al valore culturale del Palazzo.

Le 16 isole verdi tematiche che contornano il grande prato centrale esaltano l’identità culturale del luogo. Per soddisfare esigenze e aspettative dei diversi fruitori del parco sono state create 16 stanze arboree circolari a uso specifico: il parco giochi, gli scacchi, le aule all’aperto, gli spazi per la ginnastica, il tutto tenuto insieme dalla riproposizione del percorso ad anello del precedente ippodromo.

Una sequenza di getti d’acqua attraversa il Parco Te di Mantova in senso trasversale, evocando la presenza dell’acqua attorno all’antica Isola del Te, ma anche procurando quell’effetto del giardino tardo-rinascimentale.

Tutto l’impianto arboreo è stato studiato per mitigare l’isola di calore e assorbire la CO2. Sono stati piantati 274 nuovi alberi e 1.400 metri di siepi oltre ad arbusti e roseti e 48.000 metri quadrati di prato che contribuiranno significativamente al miglioramento dell’ambiente urbano favorendo la biodiversità, la permeabilità del suolo (l’anello perimetrale e la maggior parte dei percorsi saranno drenanti) e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.

(Immagini Agep – Pietro Savorelli)