Le giornate di sole primaverile riempiono i parchi gioco che oggi possono essere frequentati a patto di rispettare le regole dettate da DPCM e ordinanze locali. Ricordiamole.
I parchi gioco al tempo del virus
Milano, parco Biblioteca degli Alberi: adulti con la mascherina, bambini sorvegliati sul cestone nell’Area Altalene (foto BG/sport&impianti).
A colpo d’occhio, un giro nei parchi cittadini fatto in giornate di sole mostra ormai un affollamento non lontano da quello dei tempi ante-covid.
La responsabilità di un corretto uso degli spazi sta da un lato nei gestori, che devono garantire l’igienizzazione delle attrezzature e sorvegliare l’affluenza; dall’altro negli utenti, che devono garantire il distanziamento sociale con le modalità ormai note.
Ricordiamo quali sono le prescrizioni per l’uso delle aree gioco per bambini, riprendendole dalla ordinanza n. 555 della Regione Lombardia. Le indicazioni si applicano alle zone attrezzate con giochi per bambini, presenti all’interno di aree pubbliche e private, comprese quelle all’interno di strutture ricettive e commerciali.
Spetta a chi gestisce le aree
Predisporre per genitori, bambini, accompagnatori ed eventuale personale una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare. Prevedere segnaletica, con pittogrammi e affini, idonea ai minori, comprensibile anche ad utenti stranieri, in particolar modo per aree a vocazione turistica.
Invitare il personale e i genitori all’auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, ed informarli circa i comportamenti da adottare in caso di comparsa di sintomi sospetti per COVID-19.
Riorganizzare gli spazi e la dislocazione delle apparecchiature, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. In caso di presenza di minori che necessitano di accompagnamento consentire l’accesso a un solo accompagnatore per bambino. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
Mettere a disposizione idonei dispenser di soluzione idroalcolica per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita. Questa misura non è obbligatoria per le aree gioco presenti nei parchi pubblici.
Garantire una approfondita pulizia giornaliera delle aree e delle attrezzature; qualora non sia possibile una adeguata pulizia delle attrezzature, non ne potrà essere consentito l’utilizzo.
Spetta a genitori e ragazzi
Per bambini e ragazzi devono essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.
La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da genitori, accompagnatori ed eventuale personale, e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Privilegiare mascherine colorate e/o con stampe (quest’ultimo suggerimento, ci sia permesso dirlo, non sembra avere rilevanza sanitaria).
La Biblioteca degli Alberi
La Biblioteca degli Alberi – cui si riferiscono le foto di questo articolo – è un parco pubblico di proprietà del Comune di Milano ed è stato progettato dallo studio Inside|Outside Petra Blaisse; la gestione è affidata alla Fondazione Riccardo Catella. Su TSPORT 334 in distribuzione dalla fine di agosto, all’interno di uno speciale dedicato ai parchi gioco, troverete un servizio sulla Biblioteca degli Alberi e le sue attrezzature per il gioco e lo sport all’aria aperta.