Sotto il ponte di Genova la Radura della Memoria con il legno delle foreste friulane

Il legno delle foreste friulane abbattute dalla tempesta dell’ottobre 2018 sarà impiegato per realizzare l’installazione temporanea in ricordo delle vittime del crollo del ponte sul Polcevera avvenuto nell’agosto dello stesso anno.

genova ponte legnolandia

Sta per essere completata a Genova la Radura della Memoria, l’installazione provvisoria collocata all’interno del progetto di Stefano Boeri per quello che sarà il parco del Polcevera, per ricordare le vittime del crollo avvenuto il 14 agosto 2018.

La Radura della Memoria

Sarebbe riduttivo definirla un intervento di arredo urbano. Sarà un luogo di raccoglimento, e costituisce solo il primo passo nella realizzazione del memoriale permanente che troverà posto sotto il nuovo viadotto autostradale.

L’installazione è un podio circolare, del diametro di 50 metri, nel quale saranno ospitati 43 alberi di specie diverse, tanti quante le vittime della tragedia.

genova boeri lavori legnolandia
I lavori in corso alla Radura della Memoria dalla pagina Facebook del Sindaco Bucci il 16 luglio scorso.

Il legno utilizzato è l’abete bianco proveniente dalle foreste del Friuli Venezia Giulia, devastate dalla tempesta di fine ottobre dello stesso anno, che solo in quella regione causò l’abbattimento di alberi per un volume di 723.000 metri cubi. A simbolo così si aggiunge simbolo, nel segno della speranza e della rinascita. L’intervento inoltre avviene all’insegna della sostenibilità: il legname selezionato gode infatti del marchio Filiera Solidale PEFC, che promuove la gestione rispettosa e l’acquisto equo del legno proveniente dalle foreste schiantate.

L’opera viene realizzata da Legnolandia, l’azienda friulana che è specializzata nella lavorazione sostenibile del legno.

Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso

La creazione della Radura della Memoria rappresenta il primo passo verso la realizzazione del Parco del Polcevera e del Cerchio Rosso, il progetto di riqualificazione urbanistica vincitore del concorso indetto dal Comune di Genova e disegnato da Stefano Boeri Architetti, in collaborazione con Metrogramma di Andrea Boschetti, Inside Outside di Petra Blaisse, con Mobility in Chain, Transsolar Energietechnik, Studio Laura Gatti, Secondo Antonio Accotto, e la consulenza specialistica di H&A Associati e Temporiuso.

In un capannone sotto il crollato “pilone 9”, in oltre 7000 metri quadri, tra i blocchi di calcestruzzo, sarà realizzato un percorso che con pannelli e video racconterà la storia dell’opera e del disastro, mentre uno spazio soprelevato è destinato al raccoglimento riservato ai familiari delle vittime. Una installazione permanente, “Genova nel Bosco”, sarà realizzata dall’artista Luca Vitone e sostituirà la temporanea Radura della Memoria.

In aree discoste ci sarà una serra della biodiversità e una ludoteca.

Le due sponde del Polcevera, tra 23 ettari di aree verdi (progettate da Petra Blaisse a prova di esondazione) e infrastrutture per la mobilità lenta, saranno collegate dal Cerchio Rosso, una passerella percorribile in acciaio che connette concettualmente e fisicamente tutti gli spazi.

genova ponte boeri progetto
Masterplan del progetto Parco del Polcevera e Cerchio Rosso (clicca per ingrandire).

Le tavole del progetto e le immagini rendering sono pubblicate sul sito del Comune di Genova  e nel sito di Stefano Boeri Architetti.