Il Rapporto “ Lo sport riparte in sicurezza ”, redatto per il CONI dal Politecnico di Torino

Il CONI ha consegnato nei giorni scorsi al Ministro Spadafora il rapporto commissionato al Politecnico di Torino sulla base delle analisi di rischio per ciascuno sport predisposte dalle singole Federazioni.

Roma, Foro italico (foto BG per sport&impianti)

Il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, ha già ricevuto dal CONI il Rapporto “ Lo sport riparte in sicurezza ”, commissionato, insieme con il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) al Politecnico di Torino. Il documento (che nel link riportiamo senza gli allegati) è frutto di una prima raccolta di dati fornita dalle singole Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva attraverso le risposte a questionario basato su un modello di analisi di rischio.

Ne è risultato un quadro generale del livello di rischio e delle misure necessarie per la ripartenza in relazione a ciascuna delle 387 discipline sportive riconosciute, con le raccomandazioni della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), organo riconosciuto e accreditato presso il Ministero della Salute, anche sulla base del “Protocollo per la ripresa degli allenamenti nelle discipline sportive professionistiche“, aggiornato al 27 aprile.

Vi si trovano comunque, nella parte generale, le indicazioni valide per tutti in merito ai comportamenti da tenere, alle procedure di sanificazione degli ambienti, alle attività di sorveglianza sanitaria e di vigilanza.

rapporto lo sport riparte in sicurezza i parte

Le classi di rischio

Ogni singolo sport è rappresentato attraverso tabelle che definiscono quattro livelli di rischio: 0 inesistente, 1 scarso, 2 medio, 3 alto, 4 elevato, declinati in relazione alle condizioni di allenamento, di gara, e di presenza del pubblico.

Tutti gli sport di squadra hanno una classe di rischio medio-alta, che aumenta ulteriormente laddove il gioco si svolge in ambiente chiuso; viene raccomandata l’effettuazione del tampone 48 ore prima dell’eventuale partita.

Gli sport individuali hanno invece fattore di rischio minore, fino a zero per la fase di allenamento (che è infatti già stata autorizzata a partire dal 4 maggio), in particolare per sport come il nuoto, l’atletica leggera, il ciclismo, la ginnastica artistica. Dove è previsto l’uso di attrezzi viene indicata la necessità di disinfettare ogni strumento prima e dopo l’allenamento, usando nel tennis palline personalizzate.

Ricordiamo che, pur nella sua corposità, il documento è da considerare una proposta di lavoro: spetta ora al Ministero la valutazione del rapporto e la successiva presentazione al CTS, il Comitato tecnico scientifico del governo.