Stadio del Nuoto di Taranto, il progetto di Mdu architetti

Mdu architetti si sono aggiudicati il concorso di progettazione dello stadio del nuoto di Taranto, indetto dal Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026.

È stato aggiudicato il concorso di progettazione internazionale in due fasi dello stadio del nuoto di Taranto, indetto nel mese di gennaio dal Comitato Organizzatore di Taranto 2026.

Nel mese di marzo, alla prima fase, erano state selezionate 5 proposte, ammesse alla seconda parte della fase progettuale: il vincitore è lo studio Mdu Architetti di Prato in RTP con ESA Engineering e geol. Andrea Fiaschi, che ha presentato un progetto dalla forte identità iconica.

Un esercizio di stile che soddisfa sia le esigenze architettoniche, sia quelle paesaggistiche“, ha dichiarato in merito il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. “Ci offre la visione di un waterfront rinnovato e, al contempo, integrato nell’esistente“.

È un altro pezzo di strada che compiamo con grande impegno per restituire alla nostra città il suo ruolo di centro nevralgico del Mediterraneo: i Giochi hanno soprattutto questo scopo, ancor prima di essere un appuntamento con lo sport di livello internazionale“.

Negli stessi giorni in cui veniva annunciata la conclusione del concorso, l’Agenzia del Demanio ha formalmente consegnato – seppure in via provvisoria – al Comune di Taranto la settecentesca Torre D’Ayala (foto a destra), monumento in condizioni degradate che si trova al margine dell’area destinata al centro natatorio. “Si tratta dell’immobile che costituirà di fatto la porta d’accesso del nuovo impianto sportivo“, ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica Francesca Viggiano.

La sua riqualificazione è parte integrante del progetto del nuovo stadio del nuoto. In questo modo consentiremo ai tecnici di potervi accedere per i rilievi necessari ai gradi di progettazione successivi, in accordo con la Soprintendenza, dopo dei quali procederemo all’acquisizione definitiva“.

Il nuovo stadio del nuoto di Taranto, per i Giochi del Mediterraneo 2026, sarà un segno architettonico visibile dal mare, con due vasche da 50 metri, una coperta e l’altra scoperta, dotate di servizi di supporto per gli atleti.

Un servizio completo sul progetto vincitore del concorso sarà pubblicato nello Speciale acqua di TSPORT 352, in uscita alla fine di agosto.

immagini by ®MDU Architetti