Il Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo ha assegnato alla città pugliese lo svolgimento dei XX Giochi, fissandone la data a giugno 2026.
A Taranto i Giochi del Mediterraneo nel 2026
(foto Claudio Cassone /Shutterstock)
L’assemblea annuale del CIJM (Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo), riunitasi a fine agosto in Grecia a Patrasso, ha assegnato la XX edizione dei Giochi alla città di Taranto; ha altresì spostato la data – che sarebbe dovuta cadere nel 2025 – all’anno successivo.
I Giochi del Mediterraneo sono una manifestazione sportiva multidisciplinare cui partecipano le nazioni che si affacciano sul mare Mediterraneo (ad esclusione di Israele e Palestina), più alcune nazioni dell’area mediterranea non direttamente bagnate dal mare.
L’ultima edizione si è svolta a Tarragona (Spagna) nel 2018, la prossima sarà a Orano (Algeria) nel 2021. L’Italia ha ospitato in passato la IV edizione (Napoli 1963), la XIII (Bari 1997) e la XVI (Pescara 2009).
Come riporta il comunicato del CONI, erano presenti a Patrasso la Vice Presidente Alessandra Sensini, il Membro onorario del CIO, Mario Pescante, Elio Sannicandro, Membro del Consiglio Nazionale del CONI e coordinatore del dossier della candidatura, i Presidenti federali Michele Barbone (Danza Sportiva) e Angelo Cito (Taekwondo). La delegazione italiana era formata, inoltre, dal Governatore della Puglia, Michele Emiliano, dal Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci e dall’Onorevole Rosalba De Giorgi.
Il dossier
La candidatura tarantina prevede lo svolgimento di 32 discipline che coinvolgeranno 28 impianti sportivi esistenti per le gare e 11 per gli allenamenti, diffusi in 13 località della provincia e delle province limitrofe, oltre alla realizzazione di un nuovo centro natatorio, un nuovo centro nautico, e tre impianti di quartiere alla periferia della città.
Nei 15 giorni dei giochi si calcola la presenza di circa 4.000 atleti, da ospitare nelle strutture ricettive di Castellaneta Marina come Villaggio Olimpico.
La decisione di proporre la candidatura pugliese prende origine dalla Legge Regionale n. 2 del 2018 (“Indirizzi per lo sviluppo, la sostenibilità ambientale e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto”), finalizzata ad affrontare i problemi della città di Taranto in seguito alla crisi del polo siderurgico ed alla necessità di recupero socioeconomico, oltre che ambientale, del suo territorio.
Trovate qui il dossier di candidatura, che riporta la data del 2025 in quanto inizialmente la periodicità dell’evento era cadenzata ogni 4 anni.
