Nuova Palestra per l’arrampicata sportiva a Buccinasco

A Buccinasco (Mi) è nata Solid Climbing Club, palestra unica nel suo genere in Lombardia, con pareti outdoor e indoor, dove praticare tutte le discipline dell’arrampicata sportiva.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 352

Nata da un’iniziativa di giovani appassionati, la palestra di arrampicata a Buccinasco si inserisce con un’immagine ben definita nel paesaggio anonimo dell’hinterland metropolitano, facendo tesoro delle più recenti esperienze europee, portando anche all’esterno dell’edificio le pareti di arrampicata.

La storia di questo progetto ci era stata raccontata dall’architetto Alberto Roscini nel seminario di Sport&Impianti del 18 luglio 2022: una sfida per 5 giovani e un “diversamente giovane”, un parcheggio di un’area industriale che diventa luogo di aggregazione e di sport.

Un progetto che nasce nel 2019, scontrandosi inizialmente con le titubanze di un Comune che, avendo alle spalle una lunga esperienza di commissariamento, era dubbioso sull’intraprendere una strada comunque inusuale per la Pubblica Amministrazione.

Anche il sistema bancario si è dimostrato restìo a credere in una cordata di (troppo) giovani e per investire in uno sport ancora poco conosciuto.

Per di più, l’avvio dei lavori è stato ritardato dall’irruzione della pandemia e poi dal fallimento della prima impresa aggiudicataria.

Nonostante tutto, il cantiere nel novembre 2011 partiva, e il nuovo centro sportivo apriva le porte al pubblico nel maggio di quest’anno.

Le ragioni del progetto della palestra di arrampicata a Buccinasco

La palestra sorge in un’area in cui il tessuto urbano è il risultato di una lottizzazione industriale, visibile tra l’altro da importanti arterie di traffico intercomunale, da cui nasce l’idea di insediare un centro sportivo di interesse sovracomunale/regionale, dedicato all’arrampicata sportiva.

Si tratta di un impianto sportivo che si vuole posizionare ai massimi livelli a scala nazionale, non solo per la superfice arrampicabile a disposizione degli utenti, ma soprattutto per la modernità delle soluzioni adottate e dei profili di arrampicata, per la distribuzione degli spazi e per la  grande vivibilità degli ambienti.

La struttura offre un terreno di gioco estremamente vario e adatto a tutti i livelli di capacità arrampicatoria, dove è possibile praticare tutte le discipline dell’arrampicata sportiva: la lead (arrampicata di difficoltà con corda), la speed (arrampicata di velocità con corda) e il bouldering (arrampicata senza corda), sia in ambiente indoor che outdoor.

Rendering di progetto (6ab Architects).

L’obiettivo dei promotori dell’iniziativa, tutti imprenditori ed appassionati del settore, è quello di diffondere la disciplina dell’arrampicata sportiva tra i giovani del territorio, offrendo loro la possibilità di praticare questo sport sia a livello promozionale che a livello agonistico, in un ambiente sicuro e confortevole, con personale competente e preparato e con pannelli e materiali all’avanguardia.

La possibilità di realizzare una struttura sportiva ex novo apre ovviamente degli scenari diversi rispetto ai limiti di un intervento di recupero, con la possibilità di realizzare una palestra per l’arrampicata in Lombardia unica nel suo genere, costruita e gestita su modello di quelle realizzate in Trentino Alto Adige (Brunico, Bressanone, Bolzano, etc.), in Austria (Innsbruck) o nel sud della Germania (Monaco, Ausburg, etc.).

Allo stesso tempo l’idea di collocare una palestra per l’arrampicata sportiva proprio a Buccinasco potrebbe aiutare a riequilibrare la distribuzione territoriale degli impianti recuperando un’utenza attualmente priva di strutture di riferimento ed allargando nel contempo la base dei praticanti con azioni mirate di promozione di questa disciplina.

Parallelamente la possibilità di ubicare la palestra in un’area a chiara vocazione monofunzionale potrebbe generare di per sé una contaminazione di interessi e di usi che certamente aiuterebbe ad arricchire il contesto sociale stesso del territorio di Buccinasco, sposando allo stesso tempo previsioni urbanistiche e necessità sociali.

È infatti indiscutibile che dotare un quartiere e più in generale un territorio di strutture di questo genere significa contribuire alla crescita della collettività.

La struttura sportiva svolgerà infatti un ruolo importante nella formazione, nello sviluppo e nell’educazione dei giovani. Sarà infatti interesse dei gestori della nuova struttura promuovere convenzioni con le scuole e le associazioni di Buccinasco e dei comuni limitrofi, proprio per diffondere e promuovere questa nuova disciplina e per far diventare il nuovo centro sportivo un vero e proprio polo di aggregazione e ritrovo per i giovani del territorio.

A questo proposito nel progetto si è cercato di dare grande spazio e attenzione non solo ai luoghi strettamente sportivi (sale per l’arrampicata, la didattica e l’allenamento), ma anche agli spazi di relazione e di convivialità: punto ristoro, aree relax (interne ed esterne).

Pianta del livello terra e, in alto, piante dei livelli superiori.

Volumi e spazi della palestra di arrampicata di Buccinasco

Il luogo dove si inserisce il progetto è un lembo di territorio urbanizzato con carattere produttivo che si sviluppa lungo la Tangenziale Ovest di Milano. Questa lingua di edificato produttivo contribuisce, insieme alla Tangenziale, a porre un limite tra l’edificato del comune di Buccinasco a nord, con il territorio agricolo a sud.

Il progetto nasce dall’esigenza – anche evidenziata da aspetti organizzativi che la pandemia di coronavirus ha determinato – in particolare, di sviluppare maggiormente le aree esterne di arrampicata e razionalizzare gli spazi interni, evitando aree con angoli acuti, o con eccessive elaborazioni planimetriche. Si è reso necessario l’accorpamento degli spazi a servizio dell’arrampicata (spogliatoi e servizi igienici) in modo da razionalizzarne anche i percorsi.

Il tema della forte visibilità del nuovo intervento dalla grande arteria di traffico e dal rapporto con gli edifici esistenti è stato ulteriormente messo in evidenza dall’incremento di sviluppo delle pareti esterne e per ultimo, ma non meno importante, dalla chiarezza dei percorsi interni.

La dilatazione degli spazi di arrampicata nella palestra di Buccinasco ha reso più pubblico l’edificio e la rotazione della copertura boulder esterno a 90 gradi ha creato uno spazio di agorà di convivialità e di manifestazioni all’aperto, tale da consentire anche eventuali competizioni outdoor: come già evidenziato, la situazione di pandemia ha indotto anche le Federazioni sportive a consigliare dove possibile di implementare gli spazi esterni. 

La razionalizzazione degli spazi interni ha generato una formazione di portico antistante e laterale della zona relax che consente anche la visione delle zone di arrampicata esterna dalla strada, rendendo ulteriormente visibile e apprezzabile lo spazio di agorà interno.

Il volume del vano scala collocato nella parte centrale e compartimentato rispetto alle varie funzioni ha anche un’uscita diretta sullo spazio di arrampicata esterna, che a sua volta è direttamente collegata con l’area di arrampicata indoor.

Gli spogliatoi sia per il pubblico che per arbitri sono collocati a piano terra, per ridurre al massimo i percorsi interni.

Da sinistra, la sala boulder su due piani e la sala lead.

Lo spazio del boulder ha altezza interna di 10 metri e si sviluppa su doppio livello, mentre lo spazio dell’arrampicata lead ha altezza interna di 16 metri con una torre di arrampicata centrale. Le aree della didattica e della preparazione atletica trovano posto al primo piano in un volume sopra gli spogliatoi di forma cubica che consente una razionalizzazione degli spazi interni con la possibilità di implementazione futura delle aree di arrampicata.

Forma e materiali utilizzati per la palestra di arrampicata di Buccinasco

I materiali scelti per la costruzione degli elementi sono improntati alla massima semplicità, ricordando anche che molti degli aspetti estetici sono dati anche dalla presenza delle strutture di arrampicata, che in ogni caso mantengono un aspetto di unitarietà e sobrietà rispetto anche alla tipologia di fondo cassero dei pannelli prefabbricati.

La palestra d’arrampicata ha richiesto un’approfondita riflessione legata alla forma iconica che segnalerà una nuova identità per gli utenti. È infatti necessaria una visione che deve garantire la visibilità del complesso e quindi la sua posizione sul territorio.

La ricerca di un brand identity del centro e il desiderio di rendere immediata una sua visibilità ha portato a mantenere nel progetto il tema del “monolite” scavato dalla presenza delle grandi pareti di arrampicata esterna. All’arrivo la visione dell’edificio consente di percepire immediatamente la presenza delle pareti di arrampicata che sono posizionate sul lato nord, nord-ovest e ovest visibili dalla tangenziale. Lo spazio di pertinenza esterno di agorà, insieme all’edificio stesso, determinano un ideale volume puro, gli spazi per l’arrampicata esterna rappresentano per il progetto una stanza all’aperto.

L’ingresso al centro avviene da via del Commercio, e su questa si affaccia anche lo spazio esterno dell’area ristoro. Le ampie vetrate permettono di traguardare le pareti d’arrampicata esterne e l’area boulder indoor.

Una particolare attenzione è stata posta all’isolamento dell’involucro e agl’impianti di ventilazione e di ricambio d’aria dei grandi volumi di arrampicata e degli spazi dedicati agli spogliatoi e ai servizi al fine di ottimizzare al massimo il rendimento e l’efficienza energetica dell’intero edificio. Un consistente impianto fotovoltaico posto sul tetto e non percepibile dalla strada consente di ridurre il più possibile i consumi energetici. Si è studiato anche un sistema di catturatori specifici per ridurre e abbattere la presenza di magnesite all’interno delle grandi aree di arrampicata.