Palestra di arrampicata a San Zeno Naviglio (Brescia)

La palestra per l’arrampicata sportiva, che dispone di 1200 mq di superfici arrampicabili, è stata ricavata all’interno di un capannone industriale, realizzando delle strutture interne autoportanti comprensive degli ambienti di servizio.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 316

L’obiettivo dei soci fondatori, già proprietari di una palestra di arrampicata, è quello di diffondere l’Arrampicata Sportiva tra i giovani facendola diventare uno sport come tanti altri, dando la possibilità di praticarlo sia a livello promozionale sia a livello agonistico, con allenamenti e gare programmate.
L’occasione di raggiungere questo obiettivo si è concretizzata nel gennaio 2016 quando è stato reperito un immobile adatto, un capannone industriale alto circa 11 metri, con uno spazio interno largo una dozzina di metri e lungo quasi 90 metri: lo spazio perfetto da trasformare in un centro di arrampicata all’avanguardia.
I lavori e la progettazione sono stati intensi e finalizzati ad avere l’opera compiuta a metà settembre 2016, cioè in tempi strettissimi. Per ottenere questi risultati sono state utilizzate tecniche di costruzione con strutture intelaiate in acciaio, con uso prevalentemente di tecniche “a secco”, riducendo al massimo gli interventi di demolizione delle preesistenze e ottimizzando il processo di costruzione degli elementi previsti dal progetto.
Dal punto di vista architettonico l’obiettivo è stato quello di riprodurre le sensazioni di inerpicarsi sulla roccia vera in uno spazio più controllato e svincolato dalle condizioni meteorologiche, utilizzando la conformazione iniziale dell’edificio per creare una spazialità che cambia continuamente sia attraversando gli spazi a piedi che salendo le pareti arrampicandosi.
All’interno del capannone esistente è stato realizzato un corpo di fabbrica destinato alle attività di servizio (spogliatoi, servizi igienici, infermeria, vano tecnico, piccolo spazio commerciale, ecc), il quale ha una struttura portante propria ed indipendente da quella del capannone pre-esistente.
Le attività di arrampicata si svolgono sulle pareti artificiali, che hanno una superficie di 1.200 mq arrampicabili, le quali sono state pre-fabbricate ed assemblate all’interno del fabbricato.
Sono state previste tre diverse zone di arrampicata:
– una Sala Corda, che si sviluppa sulla parete posta lungo il lato sud del capannone, avente altezza di 11 metri con diverse conformazioni e gradi di difficoltà;
– una Parete Speed, caratterizzata da una parete avente larghezza di 6 m ed altezza di 11, posta sul lato nord del fabbricato, con percorso cronometrato;
– una Sala Boulder, con una parete che si trova sulla copertura del corpo servizi, raggiungibile con due scale contrapposte, la quale ha un’altezza di circa 4,5 m e sviluppo orizzontale di circa 45 m.
In adiacenza alle pareti, sono stati previsti idonei spazi di sicurezza, onde consentire lo svolgimento delle attività senza interferenze tra gli utenti.


L’accesso all’immobile avviene dal corpo servizi; attraverso una bussola d’ingresso si accede alla reception, la quale si trova in un ambiente destinato anche alla commercializzazione dei prodotti di arrampicata e provvisto di un punto ristoro.
Da questo locale, dotato di servizio igienico per gli utenti e di uno spogliatoio/servizio per il personale, si accede direttamente alle attività di arrampicata all’interno della palestra vera e propria. A fianco del locale d’ingresso è inoltre prevista una saletta corsi.
La struttura è stata progettata in modo da essere accessibile anche agli atleti diversamente abili. Essi hanno accessibilità totale alla Sala Corda ed alla Parete Speed, che sono le specialità di arrampicata esercitabili anche dai disabili.
Inoltre gli atleti possono fruire pienamente degli spogliatoi, distinti per sesso, ed in ciascuno spogliatoio è stato predisposto lo spazio di accostamento laterale alle panche, nonché l’accesso al servizio igienico con doccia.

Dal punto di vista edilizio, gli interventi realizzati sono quelli relativi alla costruzione del blocco servizi. Esso è stato realizzato con struttura portante in acciaio, con l’eccezione delle fondazioni in calcestruzzo, le quali sono state posate sul preesistente piano di calpestio. La scelta della struttura intelaiata in acciaio è stata effettuata sia per minimizzare l’impatto ambientale a fine vita dell’edificio (può infatti essere smontata e riutilizzata/riciclata interamente) che per poter condensare i lavori del cantiere in soli 5 mesi. La struttura in carpenteria è stata poi rivestita con intonaci intumescenti al fine di conferirle le prestazioni di resistenza al fuoco richieste dalla normativa.
Sia il blocco servizi che il deposito hanno partizioni in cartongesso, in parte anche con caratteristiche di resistenza al fuoco, secondo le norme di prevenzione incendi.
Ottimo è anche lo standard energetico. L’uso di elevati strati isolanti e di impianti efficienti ha contribuito all’ottenimento della classificazione energetica finale in classe A2.
Tra le tecnologie più innovative di gestione energetica dell’edificio vi sono l’impianto di riscaldamento a pompa di calore aria-acqua ad alto rendimento, con impianto radiante a pavimento, e l’impianto di ventilazione meccanica centralizzata con recupero del calore.
Grazie anche a questi accorgimenti, la quota di energia rinnovabile è superiore ai limiti definiti dai più recenti e ambiziosi provvedimenti normativi.