Livigno (So): nuova piscina olimpica all’Aquagranda

Inaugurata la nuova piscina olimpica ad Aquagranda di Livigno, impianto che già comprende piscina, vasca didattica, zona ludico ricreativa con scivoli, palestra e termario.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 352

La piscina olimpica di Aquagranda a Livigno è stata inaugurata lo scorso giugno in presenza, tra gli altri, del sindaco di Livigno Remo Galli, del membro CIO Federica Pellegrini, del Segretario Generale del Coni Carlo Mornati e del presidente dell’APT di Livigno.

Presenti per l’occasione anche l’assessore allo sport di Livigno, Marina Claoti, il sottosegretario con delega Sport e Giovani Regione Lombardia, Lara Magoni, e in collegamento Antonio Rossi, City integration coordinator – Lombardia di Milano Cortina 2026 e olimpionico del kayak.

La piscina olimpica di Livigno ci permette di pianificare le Olimpiadi future, anche estive, con una certa leggerezza, perché questo è l’unico centro in Europa con caratteristiche simili”.

Questa struttura è una dimostrazione di forza della sinergia che può esserci tra le istituzioni quando si vuole. Ringrazio tutti, anche la presenza di Milano Cortina 2026 qui è significativa perché ci stiamo avvicinando velocemente all’appuntamento: tutto ciò che sta facendo la Fondazione insieme a Livigno sarà fondamentale per la buona riuscita dei Giochi“, ha commentato Carlo Mornati, segretario del Coni.

I centri di preparazione olimpica vivono in simbiosi con l’Istituto di Scienza e Medicina dello Sport, che segue tante federazioni. L’idea è quella di riuscire ad avere un presidio fisso qui a Livigno“.

Questo progetto è nato da lontano, anni fa abbiamo cominciato a sognare di poter fare qualcosa per gli atleti di alto livello. È davvero bello potersi allenare a Livigno: le strutture sono fantastiche e l’accoglienza lo è altrettanto. Complimenti all’amministrazione comunale che ha creduto in questo progetto e anche al CONI“, ha dichiarato Antonio Rossi.

Una struttura sportiva che impreziosisce ulteriormente un centro unico in Italia, che consente la preparazione atletica in quota, sull’altopiano più alto d’Europa, degli atleti di interesse della Preparazione Olimpica e di Alto Livello.

Sulla piscina olimpica di Aquagranda a Livigno si è espressa anche Federica Pellegrini: “Sono veramente emozionata. Questo inverno ci siamo visti per inaugurare il Centro senza che la vasca fosse pronta, oggi invece possiamo inaugurare la prima piscina da 50 metri in altura“.

È davvero un privilegio, un onore essere qui per vedere un fiore all’occhiello italiano dopo aver girato le piscine in altura in tutto il mondo. Sarà davvero importante per gli atleti“.

Tutti gli atleti sanno cosa serve per migliorare: un grande allenamento e un buon ambiente, che può stimolare i cambiamenti a livello fisiologico ed ematico“, ha spiegato il preparatore atletico del CONI e della Figc, Claudio Donatelli. “La montagna aiuta una produzione maggiore di globuli rossi, significa avere più ossigeno nei nostri muscoli. Ma la cosa più importante che ho scoperto a Livigno, un ambiente così vivo e caloroso, è l’elemento psicologico: fare volume in montagna aiuta a sviluppare la resilienza, la capacità di superare le difficoltà“.

(Sabina Orrico)

Le premesse progettuali per la nuova piscina di Aquagranda a Livigno

L’intervento riguarda una porzione del centro sportivo cittadino denominato “Aquagranda”, posto in un ampio isolato collocato al margine settentrionale della zona residenziale cittadina, limitata a nord dal lago di Livigno e dai suoi affluenti.

L’edificio è costituito da un corpo di fabbrica piuttosto ampio ed articolato in cui hanno sede la piscina da 25 x 12,50 m, una vasca didattica da 10×6 m, una zona ludico ricreativa acquatica dotata di scivoli, una palestra attrezzata per il fitness ed un termario.

L’impianto nel corpo della sezione sportiva era già dotato oltre che degli spazi di attività citati anche di spogliatoi per atleti con servizi e docce, locale infermeria-primo soccorso, depositi e locali tecnici; inoltre è presente un parcheggio coperto di 56 posti auto per atleti al piano interrato, una palestra attrezzata per le attività a secco di muscolazione al piano primo e una tribunetta di affaccio sulla sala della vasca da 25 m e vasca didattica con relativi servizi.

All’esterno del centro è stato realizzato nel 2019 l’anello di atletica e i relativi servizi interrati.

Analisi delle alternative

In fase di avvio del nuovo progetto, con l’allargamento della vasca originariamente prevista nel bando di gara da 50 m a 3 corsie, e poi portata a 50 m 6 corsie nel preliminare sono state analizzate numerose alternative, sia in termini di posizionamento del corpo di fabbrica che di tecnica costruttiva.

Collocazioni possibili: parallela alla vasca attuale; ortogonale alla vasca, a ridosso del nuovo blocco servizi per l’atletica; addossata all’edificio esistente; disgiunta dall’edificio e collegata mediante tunnel vetrato.

Tipologie edilizie possibili: edificio a copertura piana, oppure a una falda o due falde inclinate.

Una delle ipotesi era anche quella di ampliare la vasca esistente prolungando l’edificio attuale fin dentro la collinetta, lasciando eventualmente lo spazio di ampliamento ad una nuova vasca piccola.

Ogni soluzione presentava naturalmente dei vantaggi e dei limiti che si sono dovuti confrontare con:

  • l’effettiva disponibilità di fondi a disposizione;
  • i tempi di costruzione e l’eventuale fuori servizio dell’impianto attuale;
  • i limiti geometrici imposti dalle distanze di legge dai confini catastali e dal ciglio del torrente;
  • la diposizione degli impianti tecnologici esistenti e il loro efficace collegamento con quelli a servizio della nuova vasca;
  • l’assetto del centro sportivo e le sue trasformazioni in corso;
  • l’offerta sportiva desiderata dalla Committenza, gli accordi stretti con la Regione, il CONI e non ultimi i possibili fruitori professionali;
  • le scelte in tema di impatto ambientale del nuovo edificio, nel solco della politica di integrazione da poco varata dall’amministrazione comunale.

La soluzione definitiva, che ha mediato su tutti questi aspetti, è di fatto l’ipotesi 1, integrata con la soluzione del pontile mobile mutuata dalla proposta 3.

La soluzione 2 (nuova vasca di testa a quella esistente) è stata cassata per l’impossibilità di rispettare i vincoli urbanistici ed idrogeologici locali.

La soluzione 3 (ampliamento a 50 m della vasca esistente, con pontile mobile) è stata bocciata perché avrebbe comportato il fermo impianto per un periodo non assorbibile da altre strutture cittadine e, pur a fronte di una consistente limitazione dei costi, non avrebbe soddisfatto le richieste di spazi acqua raccolte dal Gestore.

L’ipotesi 4 (vasca parallela a quella esistente) è invece risultata non attuabile in quanto la distanza tra i 2 fabbricati una volta effettuati i rilievi strumentali e verificata la situazione degli argini del torrente Federia, sarebbe stata troppo esigua.

L’ipotesi 1 è risultata anche, sulla scorta delle simulazioni preliminari, quella con il migliore apporto di luce naturale. 

La soluzione prescelta per la nuova piscina olimpica Aquagranda di Livigno

La scelta progettuale è ricaduta sulla creazione del nuovo spazio per la vasca di 50 m con pontile mobile insieme con l’ampliamento dell’edificio esistente, che ospita la vasca da 25 m; sul lato lungo di questo è stato realizzato un nuovo corpo che ospita la vasca da 50 (campo gara) + 1,50 (larghezza pontile mobile) + 0,05 (gioco), pari quindi a 51,55 x 16 m.

I due volumi restano separati dall’esistente vetrata per permettere di utilizzare in modo indipendente i due ambienti, soprattutto in ragione del riscaldamento ed illuminazione degli stessi.

Il corpo in ampliamente è costituito sostanzialmente da una sala coperta con la vasca da 50 m a 6 corsie da 2,5 m, immediatamente adiacente alla sala vasche esistente.

Esso è realizzato ed attrezzato in modo da consentire l’utilizzazione da parte principalmente di atleti nuotatori di alto livello, ma naturalmente anche da utenti bagnanti nel quotidiano, tenendo conto delle relative esigenze, in condizioni di adeguato benessere, igiene e sicurezza.

Nuove aree funzionali

L’impianto sportivo è pertanto organizzato nelle seguenti aree funzionali:

– spazio per l’attività sportiva con vasca e relative fasce di bordo vasca al piano terra;

– fascia per l’attività a secco per il riscaldamento pre-natatorio, adiacente al piano vasca;

– centrale tecnica al piano interrato suddivisa in spazi per l’impianto di trattamento dell’acqua di vasca e relativa vasca di compenso, l’impianto di disinfezione chimica dell’acqua di vasca, l’ impianto di termoventilazione al piano interrato, il quadro elettrico del corpo in ampliamento.

L’impianto è completamente fruibile sia da frequentatori disabili, sia bagnanti che spettatori.

Oltre al parcheggio esterno già esistente per 170 posti auto, all’interno del corpo di fabbrica della sezione sportiva al piano interrato è presente un parcheggio coperto, fruibile dagli utenti, di 56 posti auto.

Caratteristiche della nuova sala vasca

I nuovi spazi per le attività sportive, vasca e relativa banchina, sono realizzati in conformità alle norme della FINA.

La nuova sala vasca non è dotata di tribune, perché destinata unicamente agli allenamenti di nuoto in preparazione delle manifestazioni internazionali.

L’altezza libera sulla vasca nel punto più basso è di 3,50 m. ed il più alto di 3,81, in conformità col regolamento della Federazione Italiana Nuoto che richiede un minimo di 3,50 m sopra il pelo dell’acqua.

La sala vasca presenta ampie superfici vetrate tali da garantirne una buona illuminazione naturale; l’impianto di illuminazione artificiale della nuova sala è progettato per garantire un livello di illuminamento medio di 300 lux.

L’impianto di termoventilazione garantisce le condizioni microclimatiche ottimali per tutti i locali, attraverso sia un corretto sistema di diffusione dell’aria che attraverso una regolazione servo-assistita della temperatura e dell’umidità relativa. Il nuovo impianto è dimensionato e modulato in modo da garantire una temperatura dell’aria in sale vasche di 28° C e un’umidità relativa che non superi il valore del 70%.

L’accesso al piano vasca nuova avviene attraversando il piano vasche esistente che a sua volta avviene tramite passaggio obbligato non eludibile, dotato di vasca lavapiedi con liquido disinfettante.

Il rientro dal piano vasche verso i servizi avviene tramite accesso con tornello unidirezionale.

I locali spogliatoi e servizi sono preesistenti e idonei. L’impianto non è destinato ad ospitare manifestazioni ufficiali e pertanto non sono presenti spogliatoi appositi per giudici di gara. Tutti gli spogliatoi previsti costituiscono elemento di separazione tra i percorsi a “piedi calzati” e i percorsi a “piedi nudi”.

La nuova vasca olimpica all’Aquagranda di Livigno

La nuova vasca da 50 m è provvista del certificato di omologazione della Federazione Italiana Nuoto, anche se non destinata a manifestazioni agonistiche, ma solo agli allenamenti, perché di atleti di alto livello.

La nuova vasca è attrezzata con un pontile mobile (larghezza = 1,50 m) che permette di avere una vasca di 50 m di lunghezza o di 25 m.

La vasca ha una larghezza di 16 m, in modo da avere 6 corsie da 2,50 m e 2 fasce di rispetto di 0,50 m.

La profondità al netto della minima pendenza verso le prese di fondo è costante a 1,50 m.

Perimetralmente alla vasca è esistente la canaletta di raccolta delle acque di tracimazione, distinta ed indipendente dai sistemi di smaltimento delle acque di lavaggio del vano vasca.

La nuova vasca è dotata di tutte le attrezzature specifiche da piscina necessarie per lo svolgimento degli allenamenti in preparazione delle manifestazioni di alto livello:

  • pontile mobile per adattare la vasca a 50 m o a 25 m per le gare indoor;
  • pontile di testata fisso da 80 cm di larghezza, sulla testata di partenza, dotato di 6 blocchi di partenza, conformi alle Norme FINA;
  • 4 scalette removibili di accesso alla vasca;
  • 7 corsie galleggianti, conformi alle Norme FINA;
  • 2 sistemi indicatori per falsa partenza;
  • 2 sistemi indicatori per virata a dorso.

Gli impianti di riscaldamento dell’acqua delle vasche permettono di ottenere una temperatura dell’acqua di 27-28° C.

Le dimensioni maggiorate della vasca prescelta hanno implicato un’Integrazione dell’impianto di trattamento acque, ubicato al piano interrato sottostante, in modo da prevedere ricircoli e rinnovi conformi alla normativa adesso vigente.

Aquagranda oggi è anche Centro  di Preparazione Olimpica

ll CPO – Centro di Preparazione Olimpica – di Livigno si trova nel Centro Sportivo Aquagranda che, con i suoi 10mila metri quadrati, rappresenta uno dei più grandi impianti sportivi e di benessere d’Europa. Livigno si è aggiunto, dallo scorso anno, ai CPO dell’Acqua Acetosa (Roma), Formia e Tirrenia.

Utilizzato da anni per i raduni e gli stage di diverse Nazionali azzurre, il centro sportivo è diventato nell’ultimo anno ancor più un punto di riferimento per il CONI e le sue Federazioni Sportive Nazionali, grazie all’intesa siglata nel 2002 tra il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e l’Azienda di Promozione e Sviluppo Turistico di Livigno che consente di organizzare raduni e allenamenti presso le strutture sportive e ricettive del Comune valtellinese a tariffe convenzionate.

Aquagranda di Livigno, posto a 1816 metri d’altezza, può ospitare diverse discipline, tra cui, l’atletica leggera, il calcio, gli sport invernali, il triathlon e, ovviamente, il nuoto che, con la realizzazione della piscina olimpica, potrà preparare al meglio anche le sfide in vasca lunga.

La piscina olimpica, realizzata nei nuovi spazi intitolati “Federica Pellegrini Swimming Area”, si somma a quella da 25 metri già a disposizione.

TSPORT ha pubblicato la pista di atletica leggera all’Aquagranda nel numero 329 del 2019.