Un centro sportivo a Montemonaco (Ap)

Per il nuovo centro sportivo di Montemonaco che sorgerà in area ex-mattatoio sono stati assegnati circa 2 milioni e mezzo di euro nell’ambito del PNRR. Parte del finanziamento sarà riservato all’ammodernamento del rifugio Sibilla, punto di rilevanza turistica in zona.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 347
centro sportivo Montemonaco
Centro sportivo a Montemonaco (Ap). Rendering della facciata principale sul campo polivalente.

Per il nuovo centro sportivo di Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno, che sorgerà in area ex-mattatoio sono stati assegnati circa 2 milioni e mezzo di euro nell’ambito del PNRR. Parte del finanziamento sarà riservato all’ammodernamento del rifugio Sibilla, punto di rilevanza turistica in zona.

Lo studio Gaia Progetti di Mogliano Veneto si è occupato dello studio di fattibilità tecnico-economica su incarico del comune di Montemonaco. Il prossimo step sarà la gara di appalto integrato.

Il progetto dello studio Gaia prevede l’individuazione di materiali e sistemi costruttivi eco-sostenibili, soluzioni impiantistiche di risparmio energetico ed idrico ed elevati standard di comfort termico, acustico e visivo.

L’obiettivo è rendere il centro sportivo un punto di riferimento per diverse tipologie di fruitori: famiglie turisti, anziani, disabili. 

Con l’inserimento di un nuovo campo polivalente per pallavolo, tennis e basket e ambienti destinati a palestra con sala attrezzi e piscina riabilitativa a uso sportivo, l’area sarà ulteriormente valorizzata e con essa tutto il centro di Montemonaco, al quale vi si arriva in pochi minuti a piedi.

Centro sportivo e rifugio saranno connesse alla rete di sentieri e percorsi del parco dei Monti Sibillini e lo stesso centro sportivo si inserirà come offerta di benessere psico-fisico e punto di riferimento per la mobilità dolce.

Riportiamo la descrizione del progetto dalla relazione generale redatta dall’architetto Dario Cazzaro, dello Studio Associato Gaia Progetti.

Come nasce il progetto del centro sportivo di Montemonaco

Premessa

Il primo intervento previsto nel progetto di fattibilità consiste nella demolizione di un edificio esistente ma non corrispondente alla finalità dell’opera, e la successiva realizzazione di un Centro Sportivo Polifunzionale, dotato di molteplici servizi incentrati sulle attività sportive. Tra questi il campo polifunzionale, che va ad aggiungersi ad un campo da calcio esistente che sarà sottoposto ad una completa riqualificazione, e attività indoor a corpo libero o con attrezzature.

Il secondo intervento si concentra sulla riconversione ed innovazione del Rifugio Sibilla; notevole punto di interesse turistico della zona, il quale diventerà vero e proprio presidio culturale in quota.

I progetti prevedono:

• adeguato livello di sicurezza in riferimento al normale utilizzo dell’edificio ed alle attività di manutenzione; 

• garanzia della fruibilità e della flessibilità degli edifici e delle aree di pertinenza esterna; 

• individuazione di materiali e sistemi costruttivi eco-sostenibili; 

• individuazione di soluzioni impiantistiche con elevate prestazioni di risparmio energetico ed idrico; 

• individuazione di materiali, sistemi costruttivi e soluzioni impiantistiche che limitino e facilitino le attività di manutenzione e che garantiscano elevati standard di comfort termico, acustico e visivo.

Lo stato di fatto

Sull’area di pertinenza dell’Ex Mattatoio è ad oggi presente un campo da calcio attualmente utilizzato. A nord del campo sportivo il terreno è conformato con una pendenza accentuata ed un altopiano raggiungibile attraverso una strada sterrata.

A sud del campo sportivo è presente un fabbricato così articolato: affacciato lungo la S.P. 83 la porzione più datata, che ospitava il Mattatoio Comunale; ad oggi i locali interni a questa porzione sono usati come ricoveri per gli attrezzi, i mezzi di trasporto di proprietà del comune e come magazzini.

In adiacenza a questo edificio, verso nord, è stata successivamente costruita una porzione ad uso spogliatoi a servizio del campo da calcio.

Il Rifugio Sibilla, complementare all’intervento in esame, è situato a circa 1540 m s.l.m. ed è composto da una struttura in muratura portante di mattoni pieni e solai in latero-cemento, con piano seminterrato rivestito da un paramento in pietra faccia a vista.

La rispondenza ai principi della sub misura a3.3 del PNRR

I termini della misura cui si richiama il finanziamento sono:

Macromisura A – città e paesi sicuri, sostenibili e connessi;

Sottocategoria A.3 – Rigenerazione urbana e territoriale;

Sottomisura 3 – Realizzazione, implementazione e consolidamento di Percorsi e cammini culturali, tematici e storici.

Il progetto è stato elaborato al fine di rispettare i principi contenuti nella suddetta misura. 

Gli interventi previsti, il nuovo Centro Sportivo polifunzionale di Montemonaco e la riqualificazione del Rifugio Sibilla concretizzano l’obiettivo di migliorare la qualità delle relazioni sociali e della ricreazione negli spazi aperti pubblici, dal punto di vista del comfort ambientale, e contribuiscono al miglioramento del sistema di relazioni tra le parti del territorio.

Entrambi gli interventi mirano a ridurre gli effetti del cambiamento climatico, attraverso un’attenta e puntuale riqualificazione integrata degli spazi aperti.

Il progetto nell’area del nuovo Centro Sportivo di Montemonaco prevede la demolizione dell’ex Mattatoio e la realizzazione, sullo stesso sedime, di una nuova area destinata a parcheggio, con pavimentazione drenante, attuando quindi, la riconversione dell’attuale suolo impermeabile a terreno semipermeabile. Per le nuove aree pavimentate esterne, si prediligono pavimentazioni drenanti a basso impatto ambientale, quali pavimentazioni in prefabbricati riempiti di substrato e inerbiti; per la nuova strada carrabile, calcestruzzo drenante assieme a vasche interrate dimensionate per soddisfare l’invarianza idraulica. 

Per il Rifugio Sibilla, non sono previsti ampliamenti rispetto al volume attuale, pertanto viene garantito il principio del “consumo di suolo pari a zero”. Sono previsti inoltre impianti ad alta efficienza, con solare termico e fotovoltaico, corpi illuminanti LED a basso consumo, che garantiscono il raggiungimento del requisito “nZEB”. 

Per entrambi gli interventi sono stati previsti accorgimenti atti a preservare la biodiversità. In particolare, al fine di evitare la collisione con i volatili, tutte le superfici vetrate del nuovo Centro Sportivo saranno arretrate rispetto al filo delle facciate e dotate di vetri a basso grado di riflessione esterna (max 15%), con specifiche marcature su tutta la superficie.

Si prevede la ripiantumazione di alberi ed essenze vegetali autoctone per garantire il rimboschimento, favorire la biodiversità, aumentare l’assorbimento di CO2, e migliorare al contempo, la resilienza delle aree boschive.

In fase di cantiere, si dovranno rispettare i cicli naturali della biodiversità, come ad es., evitare il taglio della vegetazione arborea ed arbustiva (esclusivamente di quelle parti di ostacolo alle lavorazioni di cantiere) durante il periodo riproduttivo degli uccelli, tra i mesi di  aprile e luglio.

I materiali utilizzati per i nuovi interventi dovranno essere conformi ai Criteri Ambientali Minimi (D.M. 11/10/201 – “Decreto CAM”), garantire la disassemblabilità a fine vita, (essere sottoponibili a demolizione selettiva, riciclabili e riutilizzabili). Il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali impiegati dovrà essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati; i materiali non dovranno contenere sostanze pericolose (identificate al punto 2.4.1.3 del D.M. 11/10/2017). 

Considerato che la riqualificazione dell’area dell’ex Mattatoio prevede la demolizione del fabbricato esistente, e che il conferimento in discarica potrebbe avere un notevole impatto sull’ambiente, si dovrà assicurare l’invio a recupero, della più alta percentuale possibile dei rifiuti non pericolosi. Inoltre, si dovrà prevedere di destinarne una parte per il substrato di fondazione del nuovo campo polivalente e della nuova strada carrabile.

Il nuovo centro sportivo polifunzionale di Montemonaco (Ap)

il progetto prevede la completa demolizione dei fabbricati esistenti, per dare luogo ad un rinnovato polo sportivo ad alta efficienza energetica (nZEB).

L’intervento nel suo complesso è così delineato:

1. Costruzione del nuovo centro sportivo volto ad ospitare: 

•          un punto informazioni, con personale preposto all’accoglienza nella struttura, che possa prendere le prenotazioni per i vari servizi e gestire tutte le necessità degli utenti; 

•          un angolo bar a servizio degli utenti del Centro; 

•          una palestra per ginnastica di circa 90 mq, a servizio del complesso sportivo;

•          una palestra per la sala attrezzi, dotata di piscina riabilitativa ad uso sportivo, con spogliatoi riservati e distinti per sesso;

•          spogliatoi a servizio dei campi sportivi, distinti per squadre e spogliatoio riservato ad arbitro;

•          un locale rimessaggio per depositare il materiale per la manutenzione dei campi e la pulizia dei locali;

•          possibilità di ricarica delle bici elettriche con colonnine appositamente posizionate; 

•          aree verdi di pertinenza. 

2. Realizzazione di un campetto polivalente (pallavolo, basket e tennis) dotato di apposita pavimentazione in resina ecocompatibile, segnature da campo, recinzioni, fasce di rispetto e adeguati punti di illuminazione; 

3. Modernizzazione del campo da calcio esistente, che prevede sostituzione delle panchine e nuovi punti di illuminazione;

4. Realizzazione di una gradonata naturalistica sul pendio a nord del campo da calcio;

5. Nuovi percorsi e collegamenti in grado di garantire la massima accessibilità alla totalità dei fruitori con particolare attenzione ai diversamente abili; 

6. Massima connessione con la viabilità locale e ampia possibilità di parcheggio; 

7. Contenimento dei costi di realizzazione e di gestione puntando all’utilizzo di materiali e manodopera del posto e utilizzando fonti energetiche rinnovabili, nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (DM 11 Ottobre 2017).

La prima scelta progettuale è stata quella di cambiare sedime del nuovo centro sportivo rispetto agli edifici esistenti in considerazione del fatto che essi non rispettavano i criteri di progetto applicati; essi attualmente sorgono a ridosso della strada provinciale, 

Considerato il meraviglioso contesto paesaggistico, si è optato di posizionare la nuova edificazione in una posizione strategica, ad inquadrare il complesso montuoso dei Monti Sibillini. 

La conformazione del terreno a nord del campo da calcio esistente si presenta come un altopiano, adeguato ad accogliere una struttura volta ad adattarsi all’andamento del terreno senza interferire veemente.

L’accentuato declivio, ha dettato alcune scelte compositive ed insieme strutturali del nuovo fabbricato, il quale è “incastonato” all’interno del pendio sul lato est e si articola verso ovest in 3 rami aggettanti, inquadrando ognuno una cima diversa della catena montuosa prospicente.

Al nuovo Centro Sportivo di Montemonaco si accede dal livello superiore (quota +0.80 m) rivolto verso sud, al quale arriva un percorso sia pedonale che eventualmente carrabile.

L’ingresso principale è protetto da una pensilina, costituita dal proseguimento della copertura stessa, che consente un primo approccio con l’edificio stesso al riparo. Il foyer d’ingresso è in posizione baricentrica, allo snodo di ramificazione dei tre aggetti. Il primo ambiente entrando sulla sinistra è il punto informazioni, mentre di fronte si apre l’angolo bar, dotato anche di un’ampia terrazza esterna ancor più intima e raccolta.

Subito sulla destra i sistemi di risalita ed i locali di servizio, oltrepassando la scala si raggiunge la palestra per ginnastica, che con l’ ampia vetrata apribile potrà interfacciarsi direttamente con l’ambiente esterno.

Il livello intermedio ospita l’ambiente dedicato a sala attrezzi con piscina riabilitativa ad uso sportivo, che consiste in circa 110 mq, occupando due delle ramificazioni. A questo piano sono presenti gli spogliatoi, distinguendo quelli a servizio della sala attrezzi da quelli riservati ai campi sportivi, sempre suddivisi per sesso e/o squadra a seconda delle necessità; è previsto inoltre lo spogliatoio per l’arbitro. 

Per raggiungere il campo polifunzionale, si deve percorrere il corridoio di uscita verso sud dagli spogliatoi e scendere al livello inferiore. Alla stessa quota dei campi, al piano interrato, è prevista la scala di accesso al campo polivalente e al campo da calcio.

La conformazione del terreno su cui dovrà sorgere il nuovo fabbricato richiede particolare attenzione durante le fasi esecutive, soprattutto nei riguardi delle porzioni interrate: dovranno essere previsti interventi con micropali per il sostegno del terreno durante le fasi di scavo e realizzazione delle pareti interrate.

La presenza di numerose pareti controterra e la conformazione stessa del terreno e del fabbricato hanno suggerito l’adozione di una struttura portante quasi esclusivamente a pareti in calcestruzzo armato che rivestono l’intero perimetro del fabbricato. Tali pareti che si estendono per tutta l’altezza del fabbricato posano su platee poste a tre quote differenti di terreno.

Al primo e secondo impalcato si prevedono solai tipo “predalles” sorretti in parte dalle pareti portanti e in parte da un telaio in cemento armato interno al livello del piano terra. Il solaio di copertura è invece realizzato interamente in legno con doppio tavolato superiore a creare un piano membranale di collegamento sul quale verrà installato il pacchetto tecnologico di copertura.

La nuova costruzione presenterà caratteristiche e finiture dei materiali tipici del luogo: tetto a falda rivestito in lamiera di rame brunito, rivestimento esterno in pietra calcarea propria dei Sibillini. Le vetrate rispetteranno le prescrizioni dell’Ente Parco dei Monti Sibillini, con proprietà di riflessione < 15% e specifiche anti-collisione a protezione dei volatili (per es. pattern applicati sulla superficie esterna). Per garantire un’adeguata coibentazione termica, si prevede la posa di un cappotto esterno dello spessore di 14 cm in EPS.

La nuova gradonata prevista a nord del campo sportivo, nel nuovo centro sportivo di Montemonaco, sarà armonizzata nel pendio esistente e realizzata attraverso dei muretti di contenimento a gabbioni (strutture scatolari realizzate in rete metallica riempite di ciottoli e pietre) in modo da assicurare la stabilità del pendio.

I pannelli che costituiscono l’impianto fotovoltaico e l’impianto solare termico, oltre a mitigare l’impatto ambientale dell’opera sfruttando le fonti rinnovabili, sono previsti in una colorazione che ben si adatta alla cromia della falda, in modo da mitigarne l’impatto visivo.

Un progetto nel progetto: la riqualificazione del Rifugio Sibilla

Il progetto prevede riqualificazione e riconversione del Rifugio Sibilla in luogo dedicato a Centro Studi della Sibilla per attività turistiche – formative come vero e proprio presidio culturale in quota, in grado di promuovere un’azione didattica a vari livelli per la conoscenza del luogo, del suo intorno, degli elementi naturali e culturali legati sia alla scienza che al mito della Sibilla al fine della valorizzazione e promozione turistica del luogo.

Il piano terra, non oggetto del finanziamento, con diretto accesso dal parcheggio, sarà dedicato all’accoglienza giornaliera degli escursionisti i quali potranno godere dei servizi tipici del rifugio di montagna.

Il piano seminterrato sarà trasformato per ospitare due aule didattiche: una prettamente dedicata allo studio in comune, biblioteca spazio espositivo e di studio degli elementi del luogo, l’altra attrezzata per la proiezione video. Un locale sarà, inoltre, dedicato a magazzino con attrezzature per le attività didattiche e di pronto soccorso.

Nel piano del sottotetto sono previste due camere ad uso comune con numero n. 14 posti letto ed i servizi igienico sanitari divisi per genere.

La riorganizzazione del sistema di distribuzione tramite piattaforma interna e scala esterna permette di gestire i due livelli in completa autonomia (scuola formazione e utenze giornaliere) e sinergia in modo da rendere flessibile l’uso dei locali.

Per consentire il raggiungimento del livello nZEB, sarà posato un rivestimento esterno a cappotto in materassino di lana di roccia dello spessore di 10 cm per le parti fuori terra attualmente rifinite con muratura faccia a vista.