Sirmione (Brescia): Nuova palestra polifunzionale

Attraverso un intervento di partenariato pubblico-privato è stato potenziato il centro sportivo comunale con la realizzazione di una palestra che si inserisce con attenzione nel paesaggio a margine del lago di Garda.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 342
sirmione palazzetto dello sport

La nuova palestra polifunzionale di Sirmione comprende un grande campo da gioco con pavimento sportivo in parquet da 36,30 m di lunghezza e 21,805 m di larghezza, fiancheggiata da una tribuna con 391 posti a sedere, dei quali 5 riservati ai disabili. Per atleti e arbitri sono presenti 6 spogliatoi con docce e servizi e un locale infermeria. Sotto la tribuna sono ricavati i magazzini per il deposito delle attrezzature.
Al piano terra, in prossimità dell’ingresso, sono collocati un ufficio-segreteria, la zona bar, i servizi igienici per il pubblico e un locale di 144 mq adibito a palestra con pavimento in parquet.
Al piano superiore, oltre a un locale ufficio, sono presenti altre due ampie stanze destinate ad attività sportive di vario genere per piccoli gruppi.
All’esterno l’impianto è completato da una piattaforma polifunzionale, di circa 1000 mq, con pavimentazione in cemento e rivestimento superficiale in resina antiscivolo, che potrà essere utilizzata per numerose attività sportive all’aria aperta effettuabili durante tutto l’arco dell’anno.

L’edificio è seminterrato, con il vantaggio del dimezzamento dell’altezza e la mitigazione dei locali; le vetrate sono state poste nei lati nord e sud permettendo una permeabilità visiva della stessa e la visione dei vigneti retrostanti, considerati nel posizionamento dei sostegni della struttura; sono presenti sporgenze a riparo delle finestrate, affinché la struttura venga protetta dalle radiazioni solari nei mesi più caldi, mentre soleggiata e riscaldata in inverno. Un impianto solare termico e uno fotovoltaico garantiscono invece il risparmio energetico.

Gli obiettivi posti dall’Amministrazione Comunale

Le esigenze poste in evidenza dal Comune per la realizzazione del nuovo impianto sportivo partivano dal potenziamento del centro sportivo esistente, garantendo il rispettoso inserimento nella caratterizzazione del territorio, caratterizzato da colture a vigneto con installazioni a spalliera. In particolare, era richiesta la ricerca di una regolare geometria definita dagli impianti a vigneto, derivandone l’idea di un’architettura semplice e pulita nella quale si evidenziano gli elementi strutturali verticali posti allo stesso interasse dei filari dei vitigni e richiamandone l’immagine.
Altro requisito era la maggior trasparenza possibile. Per questo, si è cercata una soluzione che, a meno della parte necessariamente cieca adibita a servizi, garantisse la possibilità, di “vedere attraverso” secondo la direttrice nord-sud. In tal modo, dalla via Mazzarona è possibile traguardare oltre il fabbricato per una sua ampia porzione evitando l’effetto “quinta” di una barriera visiva estesa.

Anche per questo, tutte le attività ed i servizi sono confermati a quote più basse del terreno e della sede stradale. Per limitare ulteriormente l’impatto del fabbricato, si è previsto di interrare sia il campo da gioco, che le tribune e gli spogliatoi. Con questa scelta, il fabbricato “emerge” dal piano campagna per la sola parte vetrata al di sotto di 6.00 metri di quota.
La struttura doveva poi configurarsi come polo di aggregazione e di attrazione a livello regionale in considerazione della visibilità e della tradizione di una località come Sirmione; l’impianto, realmente polifunzionale, ha l’intento di consentire l’integrazione una multidisciplinarietà fra attività sportiva, ricreativa, sociale, culturale.
La progettazione esecutiva ha adottato inoltre una serie di accorgimenti tecnici al fine di potere considerare la struttura come utilizzabile secondo il piano di protezione civile come centro COC. L’adeguamento sismico ha portato a classificare la struttura in classe 4.

Lo studio cromatico e materico

Nella progettazione esecutiva è stato dato ampio spazio allo studio cromatico del manufatto, ed in modo particolare ai fronti esterni. Sono stati selezionati cromatismi di facciata, legati anche alle scelte materiche fatte, che possono essere di continuità e di stretto legame con la naturalità del sito e, nonostante la presenza importante del lago e dell’acqua nel territorio di Sirmione, legati principalmente alla terra, all’ambiente agricolo ed all’elemento della pianta della vite.
Pertanto sono stati proposti come aspetto comune, colori a tinte tenui ed in secondo luogo di richiamo a tali concetti e quindi cromatismi di declinazioni di verdi, di terre marroni e di azzurri.

Il partenariato pubblico-privato

La struttura è stata progettata e realizzata dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito dallo Studio D+BM Architetti Associati con sede in Cisano Bergamasco (BG) e dalla ditta Artedil S.r.l. con sede a Villa d’Adda (BG), con soggetto finanziatore Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.a. con sede in Trento, con un costo complessivo di euro 3.247.087,18 di cui euro 2.939.898,10 oltre Iva 10% per lavori ed euro 307.189,08 oltre Iva 22% per somme a disposizione, quali spese tecniche, allacciamenti e pubblicazioni, che il Comune rimborserà nell’arco di 20 anni con rate semestrali anticipate.