Tarbes (Francia): il capannone industriale diventa centro sportivo multifunzionale

A Tarbes, in Francia, nel quartiere dell’Arsenale, un grande capannone industriale è stato trasformato in un colorato centro sportivo polifunzionale da 1100 metri quadrati per atletica, sport di squadra e arrampicata.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 355

Il progetto è il risultato di un concorso di idee per la trasformazione di un vecchio edificio dell’industria militare in un grande centro sportivo di riferimento per la città di Tarbes, e anche per la regione e il Paese.

Ci troviamo a Tarbes, non lontano da Lourdes, nei Pirenei francesi (Occitania).

Il progetto, denominato l’Usine des Sports, ha preso forma nel cuore del quartiere dell’Arsenale, dove l’edificio 313 è nato a nuova vita diventando una sala sportiva di 11.000 mq.

Ortofoto del quartiere dell’Arsenale, con l’edificio 313 in evidenza.
Al centro, l’edificio prima dei lavori e a destra dopo la ristrutturazione.

Creato nel 1871 durante la guerra con la Prussia, il quartiere dell’Arsenale di Tarbes era destinato alla fabbricazione di cannoni e munizioni. Oltre un secolo più tardi, ospitava ancora le officine di produzione delle torrette dei carri armati Leclerc.

Le industrie GIAT (Groupement Industriel des Armements Terrestres) entravano, a partire dal 1987, in crisi  economica e finanziaria, fino alla chiusura all’inizio del secolo.

Situato nel cuore di 30 ettari e 100.000 mq di costruzioni, l’edificio 313 era diventato così un immenso spazio abbandonato. Nel quadro della rigenerazione del quartiere dell’Arsenale, la città di Tarbes lo ha acquisito nel 2007 dalle industrie GIAT, e nel 2019 ne ha trasferito la proprietà, per 1 euro simbolico, alla Communauté d’Agglomé-ration Tarbes-Lourdes-Pyrenées (TLP), una forma pubblica di cooperazione intercomunale prevista dalla legge francese a partire dagli anni ‘90; la TLP, creata nel 2017, copre 86 Comuni.

Il progetto del centro sportivo di Tarbes

L’edificio, orientato in direzione nord-sud, misura 125 m di lunghezza per 85 m di larghezza, e il volume si presenta con una parte centrale alta 20 m e due laterali alte 13 m.  Dotato di una geometria chiara e ripetitiva con un tetto a shed, l’edificio richiama – come raccontano i progettisti di Idom – la nobiltà di una cattedrale, nonostante presentasse, prima dei lavori, un aspetto esterno molto povero, frutto del passare del tempo, dell’incuria e dell’assenza di un rivestimento di facciata.                            

In alto, due sezioni trasversali. In basso, sezione longitudinale attraverso la sala di arrampicata

Il valore espressivo dei volumi è confermato all’interno dai caratteri della struttura industriale, valorizzata dalla spettacolare luce zenitale che penetra attraverso la copertura, vetrata per il cinquanta per cento della sua superficie.

In alto, una parete interna caratterizzata dagli shed e dalle vetrate sull’esterno e uno scorcio del livello mezzanino; in basso, la sala arrampicata, con la parete boulder a sinistra e il lead a destra.

Il progetto del centro sportivo di Tarbes ha inteso mantenere il valore della preesistenza, conservando appieno la percezione del suo carattere originario, pur con l’introduzione di un mondo nuovo, leggero e colorato, legato al carattere ludico che l’edificio deve esprimere. 

La pavimentazione, finora grigia, ha assunto i colori che definiscono le nuove aree sportive: atletica, sport di squadra, e arrampicata. Le esigenze funzionali del nuovo programma sportivo (che prevede hall, spogliatoi, sale della federazione, uffici) sono state risolte con un blocco di colore giallo intenso sviluppato su due livelli. 

L’opera è percepita come priva di peso, fluttuante nello spazio della cattedrale industriale grazie al fatto che è incastonata nei grandi pilastri dell’edificio e pende dai carri ponte preesistenti, dando loro nuova vita. La struttura gialla, con le passerelle che si affacciano  sui diversi campi, diventa anche la gradinata superiore per gli spettatori ed è l’elemento che definisce i confini tra le diverse aree sportive.   

Per quanto riguarda l’esterno, il progetto ha previsto una nuova facciata costituita da un basamento in mattoni, in armonia con l’architettura del quartiere, e da un rivestimento bianco che si estende fino al bordo della copertura.  Quest’ultima è stata risolta con una lamiera finemente ondulata bianca, comunemente utilizzata nel mondo industriale, in cui sono state inserite nuove aperture strategiche per esprimere la finalità pubblica del nuovo edificio e indicare un rapporto più permeabile con l’ambiente circostante.

Gli spazi sportivi del centro sportivo di Tarbes

Due grandi pareti di arrampicata sono le protagoniste dello spazio centrale del progetto; vi si praticano tutte e tre le specialità: lead, speed e boulder. 

La parete lead (difficoltà) prevede 55 vie, con difficoltà dalla 5A alla 8C+. Estesa per 51 metri lineari, raggiunge 18 metri di altezza.

Sulla stessa parete è ricavata, per 6 metri di larghezza, la speed (velocità), con due vie tracciate e un’altezza di 14 metri.

Sul lato opposto è collocata la parete boulder: lunga 42 metri, con 4,5 metri di altezza, è articolata in 11 settori a profili differenti, con 62 blocchi da U1 a U20.

Accedendo al livello superiore, riservato agli utenti dell’arrampicata, si trova un mini boulder disegnato per i più piccoli, un magic wall con forme e colori  per stimolare la fantasia dei bambini, nonché un Pan Gullich (un attrezzo finalizzato al potenziamento della forza delle dita; composto da un pannello di supporto al quale sono fissati parallelamente al suolo listelli equidistanti fra loro). Sono inoltre presenti salette dedicate al riposo degli atleti.

Circa la metà della superficie dell’edificio è destinata all’atletica. Vi è tracciata una pista a 4 corsie con curve rilevate, della lunghezza standard di 200 metri, e un rettilineo centrale a 7 corsie. Sono inoltre praticabili le altre discipline dell’atletica indoor: salto con l’asta, salto in lungo e triplo, lancio del peso.

Gli spazi per gli sport di squadra sono costituiti da due campi multisport, con i tracciamenti per pallamano, basket, volley, e badminton.

Pianta del livello terra e stralcio del livello mezzanino.

Inaugurata il 29 aprile 2022, l’Usine des Sports è gestita con due modalità differenti.

La comunità Tarbes Lourdes Pyrenées gestisce i poli dell’atletica e degli sport di squadra, che sono destinati alle associazioni sportive locali e alle scolaresche dell’agglomerazione. 

Gli spazi per l’arrampicata (l’Usine Escalade) sono invece frutto di un lavoro di lungo percorso tra la comunità TLP, le associazioni sportive di Tarbes, e la lega Occitania della FFME (la federazione sportiva francese che promuove e sviluppa sei sport: arrampicata, alpinismo, torrentismo, escursionismo, racchette da neve, sci e alpinismo). 

Le due aree sono quindi fruibili separatamente, pur rimanendo unitaria la percezione complessiva dello spazio industriale.