Intercable Arena a Brunico (Bz), uno stadio del ghiaccio multisport

La moderna struttura di Intercable Arena a Brunico, in provincia di Bolzano, è stata pensata per gli sport del ghiaccio ma, grazie alla sua multifunzionalità, potrà ospitare anche concerti ed eventi.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 352

Intercable Arena a Brunico è stata progettata come una moderna struttura multifunzionale con focus sullo sport del ghiaccio: hockey, pattinaggio artistico, curling, ma anche broomball, sledge hockey o short track.

Questa struttura è in primo luogo un impianto sportivo ma, grazie alla sua convertibilità, è anche luogo ideale per concerti, conferenze, fiere o eventi aziendali.

Il concorso internazionale bandito nel 2014 vide la partecipazione di 72 gruppi di progettazione: il vincitore, lo Studio Calderan Zanovello di Bolzano, ha potuto vedere l’inizio dei lavori nell’estate del 2019. 

Completato entro la fine del 2021, l’impianto è stato inaugurato ufficialmente il 29 ottobre dello scorso anno.

Lo stadio del ghiaccio comprende due campi, oltre a una sala curling con due piste di dimensioni olimpiche. L’edificio accoglie anche una sala fitness, una sala ginnastica, uno studio di massaggio e di fisioterapia, un‘ampia area media e stampa, una sala premium da 250 mq; oltre, naturalmente, agli spogliatoi, ai punti di ristoro e al fan shop.

La descrizione che segue è affidata ai progettisti.

Intercable Arena a Brunico: il contesto

L’ampio fondovalle pianeggiante tra Brunico e San Lorenzo è un territorio urbanizzato in cui porzioni di campagna coltivata si alternano a rilevati ferroviari e stradali, a caserme abbandonate, impianti sportivi, parcheggi, complessi scolastici ed impianti produttivi.

In questo contesto eterogeneo dominano le linee orizzontali; anche le cime delle montagne qui si allontanano oltre gli altipiani di Riscone e Falzes. Il nuovo stadio del ghiaccio Intercable Arena non si sottrae a questa dominante, si distende per oltre 200 metri dalla strada statale fino al margine del bosco rimanendo basso, all’altezza degli edifici circostanti.

Il volume è scisso in due elementi sovrapposti: in basso una sorta di rilievo topografico, in alto un tetto che lo ricopre.  Dalla strada il terreno si solleva progressivamente a formare un basamento di tre metri che emerge dalla terra come fosse stato spinto in alto da un movimento tellurico.

Questa piattaforma è un corpo solido, scavato al suo interno dalle due cavee dei campi da ghiaccio, posti 3 metri al di sotto del piano di campagna. Il tetto è invece un oggetto plastico, un volume lenticolare, una specie di ala che si posa leggera sul sottostante paesaggio artificiale.

Vista dall’alto di Intercable Arena; in alto da sinistra, sezioni trasversale e longitudinale

La semplicità del gesto formale – una piattaforma su cui plana un aeromobile – consente diverse associazioni di immagini. In certe albe invernali questo corpo volante sparirà tra i vapori atmosferici, assumendo la forma di banco di nebbia; oppure guardandolo da vicino, entrandoci, si avrà l’impressione di avanzare sotto un gigantesco dirigibile.

Il rivestimento in semplice guaina liquida rende la pelle del tetto come un telo sottile teso contro una struttura metallica invisibile. Il tetto è uno Zeppelin, pronto a partire, non fosse per i pilastri a ”V” che come corde lo ancorano ancora al terreno fermandolo a mezz’aria. 

Intercable Arena a Brunico: un luogo aperto

Lo stadio è lo spazio compreso, il vuoto frapposto tra questi elementi. Uno spazio chiuso verso l’alto e verso il basso, ma aperto ai lati. La fuga vetrata tra base e tetto permette di attraversare visivamente lo stadio che in questo modo diventa parte di uno spazio pubblico continuo che comprende l’intera area, il piazzale di accesso con il campo esterno, le balconate ai lati dell’edificio ed il sentiero che attraverso il bosco sale alla via Waldheim.

L’impianto non ha recinti, contraddice il luogo comune che vuole strutture del genere come padiglioni isolati in mezzo ad un deserto di parcheggi. Sono spesso infatti fortezze ermeticamente chiuse che nascondono gelosamente il luogo dello spettacolo sportivo e per questo sono condannate ad una vitalità rapsodica.

Il nuovo stadio del ghiaccio Intercable Arena di Brunico vuole essere invece un luogo in cui sportivi di discipline diverse si incontrano e si trattengono, ma anche un luogo ai margini della città da raggiungere passeggiando per guardare gli allenamenti o anche solo il paesaggio che da questo podio spazia dalla città vecchia al Sonnenburg ai margini della conca brunicense.

Lo spazio interno di Intercable Arena è aperto e percorribile in tutte le direzioni, è una galleria ad anello attorno alla cavea delle tribune spettatori, che avvolge su tutti i lati la pista da ghiaccio sei metri più in basso.

Dal foyer si raggiunge il proprio posto in maniera semplice e naturale. La forma del tetto accompagna l’avvicinamento allo spettacolo.

Partendo dal bordo esterno si abbassa leggermente creando una sorta di risucchio che ci attrae verso l’interno; al di sopra della prima fila di posti a sedere delle tribune questo movimento discendente della copertura cessa improvvisamente, lo spazio inizia a dilatarsi verso l’alto.

La massa del tetto è scavata al suo interno e modellata a formare una volta sospesa che raddoppia in alto lo scavo del cratere.

La struttura e i colori di Intercable Arena a Brunico

Il basamento è una massiccia costruzione in cemento armato prefabbricato. 

Due file di pilastri d’acciaio a forma di V costituiscono l’unico collegamento tra il terreno e la copertura. La copertura è una struttura reticolare spaziale in tondini metallici verniciati di giallo. 

Le strutture spaziali permettono di realizzare al meglio forme tridimensionali complesse come quella della copertura. La pelle del tetto è allo stesso tempo l’impermeabilizzazione dell’impianto. Sui pannelli di legno che coprono la struttura metallica portante è stesa a spruzzo, quindi senza giunti, una membrana di poliurea pigmentata di colore giallo. All’interno del tetto viene mantenuto un volume monocromatico; rivestimenti, moquette, mobili riprendono il colore della squadra.