Torretta: il Centro sportivo del Palermo Football CLub

Palermo City Football Academy è il nome del centro sportivo in cui il club si è trasferito dal 7 aprile 2024, in una località a una ventina di km dal capoluogo; ospita gli allenamenti della prima squadra maschile di calcio e alcune attività del settore giovanile maschile. La descrizione dell’impianto è stata redatta dai progettisti.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 361

Il sito

Il centro sportivo della Società calcistica Palermo Football Club sorge nel Comune di Torretta, alle falde del monte Canalicchi, a 313 metri sul livello del mare, soltanto a 18 km a Nord della Città Metropolitana di Palermo.

La scelta di un luogo salubre, immerso nel verde, ragionevolmente distante dal caos della città, che garantisca valore assoluto alla qualità degli ambienti, ha indotto la Società̀ Palermo FC ad allontanarsi dal Comune di Palermo e guardare altrove, seppure nei dintorni.

È accertato dalla letteratura scientifica internazionale infatti che la pratica di attività̀ sportiva in ambienti naturali, immersi nel verde, potenzia il benessere fisico e psicologico dell’atleta, con ricadute positive anche sul rendimento e sulle prestazioni: la qualità̀ dell’aria garantisce certamente una maggiore ossigenazione ai polmoni e la luce naturale ha un effetto positivo non soltanto sulla psiche bensì̀ anche sul corpo umano favorendo l’assorbimento della vitamina D e quindi l’assimilazione del calcio.

L’attività̀ sportiva in ambienti naturali sviluppa, fra l’altro, la forza e la potenza nei distretti inferiori, stimolando la propriocezione e migliorando il tono della muscolatura stabilizzatrice di tutto il corpo. Tale muscolatura è chiamata, costantemente, a compensare le alterazioni dell’equilibrio e le sollecitazioni proprie dell’attività̀ fisica.

Inoltre se tali attività̀, possono, seppure parzialmente svolgersi su superfici naturalmente morbide (correndo per esempio su sentieri in terra battuta, su erba o su sabbia) si preserva sensibilmente la salute delle articolazioni.

Il contatto con l’ambiente naturale infine non soltanto contribuisce a ridurre gli stati d’ansia cui gli atleti sono particolarmente esposti durante le competizioni sportive, ma potenzia inoltre la capacità di autocontrollo nel governare pensieri ed emozioni che altrimenti potrebbero inibire la performance atletica.

Su un lotto di 5 ettari destinati a uliveto, con una piccola casa colonica già destinata ad ospitare i lavoratori agricoli, l’intervento si compone di circa 1.600 mq di superfici coperte con i nuovi volumi dedicati agli atleti e ai servizi di campo, e di circa 230 mq del corpo di fabbrica rurale esistente da destinarsi alla Club House con i 50 mq del piccolo ampliamento dello stesso per la realizzazione della cucina e dei servizi igienici, al fine di soddisfare le immediate esigenze del Club.

La consapevolezza delle esigenze mutevoli e in espansione della nuova società insieme all’attenta analisi del sito, al fine di garantire il potenziamento del centro appena realizzato, hanno indotto ad immaginare il nuovo edificio per gli atleti a cerniera fra il primo ed il secondo lotto di terreno recentemente acquisito così da raddoppiare la superficie fondiaria a disposizione del Club sino ai 10 ettari attualmente disponibili.

Primaria è stata la convinzione che il contesto ambientale contribuisce al raggiungimento di quelle condizioni di adeguato benessere indispensabili perché́ la pratica sportiva garantisca non soltanto il miglioramento della condizione fisica ma innanzitutto di quella psichica dell’atleta. Senza di essa, infatti, è certa l’irraggiungibilità̀ del risultato, qualunque sia il benessere fisico e la preparazione atletica raggiunta dall’atleta, come meglio spiegato sopra.

Per tali ragioni archetipo primigenio di progetto è stato stabilire il contatto più stretto possibile con la natura circostante affinché́ bellezza, suoni, e qualità̀ dell’aria fossero costantemente a supporto degli atleti e di chi li prepara a garanzia dunque del benessere psicofisico e a stimolo delle prestazioni ambite.

La mappatura della vegetazione esistente ha consentito ove possibile la conservazione degli alberi in-situ interessanti non soltanto per quanto detto sopra ma anche a garanzia di quel microclima temperato e salubre, ideale per la pratica sportiva; ogni albero di ulivo espiantato (400) per far posto ai campi o al nuovo edificio è stato dunque reimpiantato all’interno del lotto lungo i confini dello stesso.

L’edificio atleti

Il corpo di fabbrica principale si distribuisce su un unico livello a quota uliveto e ciò, come spiegato, al fine di stabilire un forte legame fisico e visivo con il parco circostante e gli elementi naturali del sito.

L’impianto distributivo è stato studiato così da garantire piena autonomia di percorso e di uso agli atleti, agli addetti e ad eventuali visitatori (genitori degli atleti più giovani, giornalisti, ecc.), tutelando quiete, privacy e riservatezza, indispensabili per la concentrazione e il benessere degli atleti e ciò mediante l’individuazione di aree ben delimitate a mezzo di porte opportunamente distribuite e di corridoi opportunamente dimensionati.

Per tale ragione alla piccola sala conferenze, con i suoi 66 mq e 42 posti a sedere, è garantito l’accesso direttamente dall’esterno, l’ufficio riservato alla dirigenza è disimpegnato sulla hall di ingresso ed ogni spazio e servizio a supporto della prima squadra è concentrato nell’ala Est, filtrata rispetto al resto mediante un sistema di porte ad apertura controllata e disimpegnata sui campi con uscita autonoma dagli spogliatoi attraverso il deposito calzature.

Lo spogliatoio riservato alla prima squadra si estende per una superficie di circa 65 mq, con 30 posti atleti ciascuno con proprio armadietto, cassaforte e presa alimentazione cellulari, 15 posti doccia disposti in batteria a pavimento (ciascuna 0,9×0,9 con un’area libera di 0,9), con griglia di ispezione scarichi e senza divisori fissi.

A supporto della squadra l’infermeria, direttamente accessibile dall’esterno così da rendere rapido e agevole l’eventuale soccorso a mezzo di un’ambulanza, ed ancora gli ambienti dedicati alla fisioterapia con la sala massaggi, e i relativi spogliatoi e servizi igienici, lo spogliatoio destinato al mister e ai collaboratori adiacente alla zona di videoanalisi.

La palestra, con i suoi 196 mq si trova a cerniera fra l’ala EST e l’ala OVEST. La sua altezza così amplificata, con la copertura evidentemente inclinata, evoca la differente natura dinamica delle funzioni che vi si svolgono all’interno, con il volume visibilmente più alto e in aggetto rispetto al filo Nord del fabbricato. Essa, è accessibile non soltanto dalla zona centrale di distribuzione ma anche dall’esterno, al quale risulta fortemente connessa fungendo in tal modo da spazio di interazione e di integrazione con il paesaggio, grazie alle ampie superfici vetrate adeguatamente isolanti e resistenti ad eventuali sollecitazioni e per questo un sistema di vetri accoppiati 6/7 con camera da 20 mm.

I magazzini (del nuovo e dell’usato) hanno accesso indipendente, al fine di garantire immediato e agevole l’approvvigionamento dall’esterno.

Quindi, subito oltre gli uffici e la segreteria, questi ultimi eventualmente aperti ai genitori, si estende l’ala delle giovanili anch’essa proiettata verso i campi mediante altra uscita autonoma, con 55 mq dedicati allo spogliatoio, l’infermeria e lo spogliatoio per i tecnici.

Il sistema costruttivo

Il sistema costruttivo studiato è costituito da quattro corpi di fabbrica giuntati tra loro:

• la palestra con: platea di fondazione in c.c.a. e struttura in elevazione in acciaio con pilastri perimetrali in profilati a doppio T, travi HEA e profili tubolari per le colonne in mezzeria, solaio di calpestio di piano terra di tipo latero-cementizio con travetti precompressi e copertura a falda semplice, solaio di copertura in pannelli prefabbricati affiancati tipo Predalle, blocchi isolanti di alleggerimento in polistirolo di sez. 40X12 cm, e cappa da 4 cm armata con rete elettrosaldata ed armatura di rinforzo su travi reticolari in profilati circolari;

• le aree atleti strutturalmente suddivise in tre corpi di fabbrica giuntati tra loro e realizzate con strutture intelaiate in c.c.a., fondazioni a platea ad impalcato variabile da – 1,20 m a -1,65 m. Come in copertura, i solai sono del tipo latero-cementizio con travetti precompressi accoppiati. Nel corpo centrale la struttura attorno al giardino d’inverno è stata realizzata con un sistema di pilastri e travi in scatolari di acciaio e copertura in lamiera grecata collaborante, tipo HI-BOND, con un getto di completamento in c.c.a.

La muratura di tamponamento è stata studiata al fine di garantire un adeguato isolamento termico all’impianto: un sistema in blocchi di laterizio ISOPOR POROTON T700, che ha consentito rapidità di esecuzione e, massima riduzione dell’impatto ambientale mediante l’uso di materiale riciclabile, leggero in fase di trasporto, prodotto senza emissioni nocive.

All’esterno su una base cementizia, la finitura in Silossanico e Acril-silossanino a grana grossa, tirata a pettine o a cazzuola americana è stata stesa su rasante cementizio fibrorinforzato e idrofugato. Ad essa sono state sono alternate ampie superfici rivestite in gres di grande formato analogo a quello utilizzato sulla copertura della palestra.

La copertura piana del corpo principale, impermeabilizzata mediante membrana7 poliuretanica igro-innescata, monocomponente, è stata parzialmente occupata da estese superfici di pannelli fotovoltaici di ultima generazione e di pannelli solari termici che consentono la produzione di acqua calda sanitaria con un impatto nullo in termini di emissioni.

Gli infissi sono stati realizzati in alluminio preverniciato a polveri e vetro 6/7 antinfortunistica con camera da 12 mm, a garantire adeguato isolamento termo-acustico.

In tutti gli ambienti è garantito un sistema di adeguato ricambio d’aria orario mediante un sistema misto di aperture dirette e ventilazione ed aspirazione forzata nel rispetto della Tabella C della norma CONI; la Temperatura all’interno è mantenuta fra i 20 e i 22 gradi mediante un impianto di climatizzazione a fan-coil.

L’uso di materiali ad alta efficienza per le superfici opache e trasparenti come i tamponamenti in poroton, il materiale coibentante in copertura e l’isolamento dalla quota terreno mediante opportuna intercapedine, assieme al sistema di illuminazione a led, ai pannelli solari e fv , contestualmente ai piccoli accorgimenti intrapresi come lo spazio bioclimatico del giardino d’inverno sul lato Nord, e il portico sul lato Ovest, non soltanto garantiscono l’integrazione dell’edificio nel contesto, ma anche l’ottimizzazione dei costi di gestione e il minimo impatto ambientale, grazie alla migliore ventilazione della fabbrica nei mesi più̀ caldi e l’isolamento in quelli più freddi, limitando per quanto possibile i consumi di energia elettrica e la produzione di calore.

La pavimentazione interna è costituita da macro-elementi di gres antiscivolo; nei servizi igienici, nelle docce e nelle infermerie i rivestimenti sono in ceramica smaltata lavabile sino ad un’altezza di ml 2,2 ovvero in pittura lavabile idrorepellente, in palestra come previsto dalla norma la pavimentazione è in materiale poliuretanico combinato, caratterizzato da un tappeto in gomma ad alto spessore rivestito con resine poliuretaniche ad elevata resistenza tipo pavisint SL 75 GYM.

Del tutto indipendente, con accesso autonomo dal parco, l’alloggio per il custode è costituito da soggiorno-cucina, camera da letto padronale, camera ospiti e servizio igienico.

La club house

Nel pieno soddisfacimento di quanto richiesto dalle norme a tutela dei fabbricati storici, l’intervento di recupero del piccolo fabbricato rurale esistente ne ha previsto la riqualificazione attraverso l’attribuzione di una nuova funzione compatibile con l’identità̀ della fabbrica stessa: mensa, living e piccola zona relax: quelle nuove funzioni aggregative che esaltano le capacità attrattive della piccola architettura rurale in oggetto come vuole la norma di riferimento: esso infatti sarà destinato alla clubhouse della Società̀ sportiva.

Rinnegando ogni forma di degrado e di abbandono, il progetto ha previsto la conservazione del volume di piano terra nella sua integrità̀, al fine di trasmetterne inalterato l’ambiente segnato dagli archi a tutto sesto a sostegno del solaio ligneo superiore.

Per tale ragione, ed in ottemperanza a quanto consentito, si è scelto di adeguare la fabbrica alle nuove esigenze igienico-sanitarie e al DM 236 e successive modifiche ed integrazioni, mediante la realizzazione di un corpo servizi completamente distaccato dall’edificio esistente, che ne ricalchi la sagoma ma con finiture, materiali e cromie evidentemente differenti al fine di contestualizzarne la nuova realizzazione ai tempi moderni: esso è stato realizzato su una piastra di fondazione in c.c.a. e struttura in acciaio con pilastri e travi a doppia T tipo HEA140 e HEA100. Per la copertura a doppia falda e per i tamponamenti perimetrali sono stati impiegati arcarecci in profilati ad omega e pannelli prefabbricati in lamiera pressopiegata, coibentata e verniciata a polveri adeguatamente dimensionati per garantire la giusta coibentazione termica.

A garanzia di ogni possibile occasione di convivialità, utile anch’essa per creare quello spirito di gruppo indispensabile per la buona riuscita di ogni impresa, il porticato, dapprima adeguato strutturalmente alla normativa vigente, è stato reso più confortevole mediante vetrate scorrevoli con telaio in alluminio.

Gli impianti sono stati realizzati fuori traccia al fine di preservare i conci di calcarenite lasciati a facciavista ed i pavimenti di piano terra in manto continuo di microcemento con il camino esistente rivestito mediante lastre in acciaio corten.

Le travi del solaio superiore, sono state tinteggiate e lasciate a vista, a tal fine dunque l’intervento di consolidamento dei solai è stato eseguito dal piano superiore, dismettendo il pavimento esistente ed irrigidendo le strutture lignee mediante la posa di una cappa collaborante attraverso un fitto sistema di connettori metallici.

Anche qui, al piano primo, è stata mantenuta intatta la successione di ambienti già esistenti, adesso disimpegnati mediante lo spostamento del vano porta di sbarco della scala

Gli infissi lignei all’interno (porte) ed all’esterno (persiane e vetrate con scuretti) sono stati mantenuti previo adeguato intervento di manutenzione.

I campi

Il centro sportivo è dotato di 2 campi di allenamento in erba naturale della stessa dimensione di gioco del Renzo Barbera (105×68 m), ed 1 campo portieri, sempre in erba naturale, di 32×32 m.

Secondo la migliore pratica sportiva i campi, complanari ed allineati, sono stati orientati secondo l’asse N-S con tolleranza di circa 15 gradi verso Ovest. Essi si estendono per una superficie pari a 112×73 e ciò al fine di consentire adeguato margine di sicurezza nello svolgimento degli allenamenti, con ciascun campo infatti dotato di una fascia di rispetto di 2,5 ml lungo l’asse maggiore N-S e 3,5 ml lungo il minore, alle spalle delle porte.

I campi sono stati realizzati su idoneo sistema di drenaggio misto con pozzetti sifonati. La circolarità̀ nel riutilizzo dell’acqua è elemento centrale nell’approvvigionamento per il sistema di irrigazione che si avvale pertanto anche di un idoneo sistema di filtraggio e di raccolta delle acque piovane ricondotte in riserva (circa 300 mc) sotto l’alloggio del custode.