Riprendiamo un intervento dell’architetto Tommaso Empler, pubblicato tre anni fa, aggiornandolo alla luce delle più recenti scelte urbanistiche.
Universal Design negli impianti sportivi
L’Universal Design è una metodologia progettuale che ha per obiettivo fondamentale la progettazione e la realizzazione di edifici, prodotti e ambienti che siano di per sé accessibili a ogni categoria di persone, al di là dell’eventuale presenza di una condizione di disabilità. Ne parliamo in relazione all’ambito sportivo.
Riserva Naturale Tomboli di Cecina. Sentiero “natura per tutti”
Negli ultimi anni la cultura dell’universal design nelle riserve e nei parchi nazionali si sta sempre più divulgando. Gli enti gestori approntano percorsi e sentieri accessibili, in alcuni casi solo ai disabili motori, in altri anche ai disabili visivi.
È questo l’effetto di un’ampia manualistica nel settore, dove spesso sono le istituzioni regionali a farsi promotrici di linee guida e criteri progettuali.
In questo panorama si inserisce un recente intervento dei Carabinieri Forestali nella Riserva Naturale Tomboli di Cecina, con il sentiero “natura per tutti”, inaugurato nell’aprile 2017, sul quale verrà posta l’attenzione.
Universal Design: la rampa nei luoghi di culto storici
Tra i processi più complessi da collegare ai principi dell’Universal Design vi sono i luoghi di culto con valenza storica.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il Decreto del 28 marzo 2008, «Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale» definisce come i principi dell’Universal Design devono essere applicati ai beni tutelati. Tra le altre, elabora anche le indicazioni per la rampa, che spesso è l’elemento architettonico e morfologico più ricorrente per superare i dislivelli esistenti tra il piano del sagrato ed il piano interno della chiesa. Più raramente sono previste rampe anche per accedere alla zona dell’altare o del deambulatorio, quando questo è presente nella chiesa. Nella maggior parte dei casi le rampe non presentano soluzioni integrate e compatibili con il contesto in cui sono inserite.
Universal Design: percorsi Ciclo-pedonali e smart lighting desgin
Il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) è un piano urbanistico di settore. Rispetto ai presupposti che ne hanno determinato l’emanazione nel 1986 (Legge 41/86) ed una integrazione nel 1992 (Legge 104/92), oggi possono essere previste una serie di funzioni aggiuntive, che garantiscono un miglioramento della qualità della vita nella fruizione degli spazi pubblici.
In questo senso, oltre all’accessibilità, si possono prevedere: – percorsi ciclo-pedonali; – aspetti legati alle smart city ed all’uso delle nuove tecnologie, quali lo “smart street lighting”.
Universal Design e aree naturalistiche
Sono molte in Italia le aree che presentano un grande interesse naturalistico, e sono organizzate per essere visitate secondo un percorso lineare (come i sentieri), o in maniera puntuale (come le oasi naturalistiche). Il crescente numero di persone che desiderano effettuare escursioni e visite rende necessario intervenire con opere di ingegneria naturalistica per migliorarne la fruibilità, prevedendo soluzioni legate ai principi dell’universal design.
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