Covid-19: la sanificazione nei centri sportivi

La riapertura delle attività – quando sarà consentita – presuppone la preventiva “sanificazione” degli ambienti. Vediamo cosa significa per gli impianti sportivi.

La sanificazione nei centri sportivi a seguito dell’emergenza sanitaria in corso non è stata oggetto – al momento – di specifiche disposizioni ufficiali; occorre pertanto fare riferimento alle prescrizioni dettate in generale dall’Istituto Superiore di Sanità per gli ambienti indoor e outdoor.

I Rapporti dell’ISS

L’ISS sta pubblicando, dall’inizio dell’epidemia, una serie di rapporti dettagliati sui vari temi di interesse sanitario.

Per quanto ci interessa facciamo riferimento qui al Rapporto ISS COVID-19, n. 5/ 2020 Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2” del 23 marzo 2020” e al Rapporto ISS COVID-19, n. 7/2020 “Raccomandazioni per la disinfezione di ambienti esterni e superfici stradali per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2” del 29 marzo, redatti rispettivamente dal Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell’aria indoor e dai Gruppi di lavoro ISS Biocidi COVID-19 e Ambiente e Rifiuti COVID-19.

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Definizione e istruzioni

Come recitano i rapporti sopra richiamati, per pulizie quotidiane/sanificazione si intende: il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere salubre un determinato ambiente mediante le attività di pulizia, di detergenza e/o la successiva disinfezione (il riferimento è alla norma UNI 10585: 1993). Pulizia/sanificazione e disinfezione possono essere svolte separatamente o essere condotte con un unico processo utilizzando prodotti che hanno duplice azione; è importante rimuovere lo sporco o i residui di sporco che possono contribuire a rendere inefficace l’intero processo.

La sanificazione dell’ambiente o dell’area deve essere eseguita secondo le disposizioni della Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, che prevede preliminarmente la pulizia con acqua e sapone (o detergenti comuni a pH neutro) e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1%; per superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio si prescrive l’uso di alcool etilico al 70%.

In merito alla pulizia con detergenti e alla disinfezione stradale e delle pavimentazioni urbane su larga scala (quindi tutte le superfici outdoor), mentre si conferma l’opportunità di procedere al lavaggio delle strade con acqua o alla pulizia ordinaria con acqua e detergenti convenzionali, l’uso di disinfettanti come quelli a base di ipoclorito di sodio risulta, invece, una misura per la quale non è accertata l’utilità in quanto non esiste alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del virus in oggetto.

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La sanificazione in piscina

Alcuni spazi sportivi sono già ordinariamente soggetti alla necessità di sanificazione.

Il trattamento dell’acqua in piscina, ad esempio, è una procedura quotidianamente attuata e che prescinde dall’emergenza sanitaria in corso. Come è noto, per l’acqua delle vasche natatorie la sanificazione si effettua prevalentemente con il cloro; alla riapertura dell’attività andrà fatta una disinfezione intensiva, con una concentrazione almeno doppia del normale (10 o 15 g/mc) utilizzando ad esempio un dicloro al 60% o un tricloro al 90%. La balneazione sarà consentita solo dopo che il valore del cloro si sarà riportato a concentrazioni ordinarie.

In alternativa, si può effettuare la disinfezione con ossigeno attivo (più adatto però alle piscine domestiche) o con il bromo.

La sanificazione dell’erba sintetica

Le disposizioni relative alle superfici in erba artificiale sono state introdotte dalla FIGC-LND nell’edizione 2018 del “Regolamento Standard” per la realizzazione e il mantenimento dei campi da calcio in erba sintetica, e prescindono anche in questo caso, dalla corrente emergenza.

La norma recita che “in considerazione delle recenti ricerche e relative verifiche con lo svolgimento di analisi microbiologiche effettuate sui manti in erba artificiale per valutarne il grado di contaminazione microbica, si rende necessario che il proprietario o il gestore del campo effettui trattamenti di sanificazione del terreno di gioco comprensivo del campo per destinazione, possibilmente estendendo il trattamento alle aree limitrofe”.

La Figc, con l’approvazione del nuovo regolamento sui campi in erba artificiale, è la prima istituzione sportiva in Europa che ha reso obbligatorio la sanificazione dei campi con prodotti igienizzanti. I prodotti da utilizzare devono essere conformi a quanto indicato nei punti A.5.6, A.5.6.1, A.5.6.2 del Decreto 22 gennaio 2014, e devono essere attestati dalla Cisea (Commissione impianti sportivi erba artificiale) della LND.

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Aiuti economici: il credito d’imposta

Come abbiamo messo in evidenza in un precedente articolo, il cosiddetto Decreto “Cura Italia” del 17 marzo scorso ha previsto, all’art. 64, il riconoscimento di un credito d’imposta a compensazione del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, sostenute e documentate nell’anno 2020, fino a un massimo di 20.000 euro per beneficiario.

Il successivo Decreto Liquidità, datato 8 aprile, all’art. 30, aggiunge alle spese per la sanificazione quelle relative all’acquisto di dispositivi di protezione individuale nei luoghi di lavoro; una Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 13 aprile specifica ulteriormente che il credito d’imposta è utilizzabile anche per “l’acquisto e l’installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi). Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti.”

Per l’accesso alle procedure di riconoscimento del credito d’imposta bisogna comunque attendere l’emanazione di un decreto attuativo da parte del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

(Crediti fotografici: Shutterstock 3, Chimiver 1)