Trento: un progetto esemplare.

Fra i più recenti skatepark italiani, quello di Trento è significativo sia per la sua storia che per la completezza degli elementi collocati nell’area, di 1.735 mq, tanto che è possibile ricavarne un vero abaco delle attrezzature.

Il progetto nasce dall’idea di rigenerazione dell’area lanciata da Fat.One Bmx Crew & friends sulla piattaforma FuturaTrento, che si è concretizzata nell’ambito di un percorso costruito grazie al regolamento che disciplina la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura dei beni comuni urbani. I ragazzi hanno messo le loro competenze nell’ambito delle discipline skate e bmx a servizio della co-progettazione della ristrutturazione della struttura, proponendosi anche per la gestione della stessa.
Il progetto è stato realizzato dall’architetto Lara Zoccatelli con la collaborazione del noto esperto Marco Morigi e con il supporto del Servizio parchi e giardini del Comune di Trento.
L’impianto, illuminato fino alle 24, è ad accesso libero.

Inquadramento

L’intervento è stato effettuato in una zona periferica della città, non lontano dal MUSE (il recente Museo delle Scienze progettato da Renzo Piano), dove sono presenti diversi impianti sportivi; vi era già presente una doppi piastra di cemento, per metà occupata da alcune attrezzature da skate in legno su telai di acciaio, in condizioni precarie, e per metà predisposta per l’hockey a rotelle ma in disuso.
Dall’analisi dell’area sono emersi gli elementi che hanno guidato la fase progettuale:
– l’area del parco funge da importante punto di ritrovo e aggregazione per i giovani e meno giovani che praticano le discipline sportive su rotelle;
– vista la sua posizione defilata rispetto alle zone residenziali, il parco si presta ad accogliere eventi sportivi, corsi, manifestazioni e piccoli concerti come suggerito dagli utilizzatori;
– Integrare la piastra inutilizzata nella nuova proposta di progetto per ampliare le proposte sportive ed accontentare tutti gli utilizzatori (bikers e skaters);
– le nuove attrezzature devono risultare durevoli e di facile manutenzione.

Il progetto

Da un’analisi dei più recenti interventi di realizzazione di parchi per lo skate è emersa in modo chiaro la preferenza per la realizzazione in opera di attrezzature sportive in calcestruzzo in sostituzione delle rampe di serie disponibili sul mercato ipotizzate in un primo momento.
I vantaggi di tale scelta sono molteplici: economici (a parità di budget si possono realizzare più proposte sportive), sportivi (da alcuni anni ormai le manifestazioni sportive nazionali della federazione italiana di skateboard e di BMX si svolgono unicamente su impianti realizzati in cls), di maggior durevolezza (il cls ha vita pressochè eterna con minima manutenzione) nonché la libertà espressiva delle proposte suggerite in un progetto su misura che permette la realizzazione di aree sportive tecnicamente diversificate e quindi uniche.
Dagli incontri con gli utenti sono emerse richieste diversificate: gli skaters prediligono situazioni “street oriented” come gradoni, basse rampe e muretti mentre i ragazzi su BMX necessitano di strutture “ flow” più adatte a salti ed evoluzioni; si è quindi voluto dedicare ciascuna piastra ad ogni proposta e di aggiungere un elemento connettivo tra le due al fine di fondere le due aree in un unico grande skatepark.
Tale elemento di raccordo è costituito da una corsia di circa 8 m in cls pattinabile con dei bordi per le evoluzioni, il resto dello spazio tra le due piastre è costituito da due lievi pendii con manto erboso che uniscono le quote delle schiene opposte delle due piastre e costituiscono al contempo un luogo adatto e sicuro per gli spettatori ed una zona riposo.
La presenza di questi elementi di verde costituiscono inoltre un’economica alternativa alla protezione delle terrazze di salto rispetto alle più costose ringhiere metalliche.
Nel terrapieno della rampa d’angolo più alta posta a sud-ovest è stato ricavato un piccolo vano a servizio della struttura sportiva con funzione di deposito degli attrezzi necessari per la piccola manutenzione di
skate e BMX.

I materiali

Le superfici di corsa delle nuove attrezzature sono realizzate con calcestruzzo C35/45 armato con rete elettrosaldata o ferro tondino FeB44K, di spessore complessivo di 17 – 20 cm. con finitura a elicottero nelle parti piane e lisciatura a mano nelle parti curve ed inclinate; la superficie è finita con un additivo protettivo impermeabilizzante costituito da silicato di sodio (vetro liquido) sulle superfici curve o inclinate e con spolvero al quarzo su quelle orizzontali.
Le parti metalliche (rail calandrati e parapetti) sono realizzate in acciaio S275 zincato a caldo al fine di essere resistenti alle intemperie come previsto dalla norma UNI 14974.
I pendii a verde sono stati realizzati, previa rimozione del manto bituminoso esistente, con rilevati in terreno vegetale ricoperto da manto erboso, contornati ove opportuno con un cordolo in calcestruzzo