Abbiategrasso (Mi), nuovo centro natatorio

La piscina comunale di Abbiategrasso (Mi), già in disuso, è stata sostituita con un nuovo impianto comprendente vasche interne ed esterne e uno spray park, realizzato attraverso un progetto di partenariato pubblico-privato.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 348
Piscina Abbiategrasso (Mi)

Inaugurato lo scorso settembre, il centro natatorio di Abbiategrasso, in provincia di Milano, è stato ricostruito in luogo della precedente piscina “Anna Frank” da tempo in disuso.

L’opera è stata realizzata attraverso un progetto di partenariato pubblico-privato con il raggruppamento vincitore dell’appalto, costituito da Iccrea Bancaimpresa Spa (soggetto finanziatore), Italimpresa (soggetto realizzatore e mandataria), Myrtha Pools (soggetto realizzatore), Pederzani Impianti (soggetto realizzatore), P&G Srl (soggetto gestore, che interviene con il marchio Aquamore).

Il progetto è del raggruppamento temporaneo di progettisti guidato dallo Studio Teco+ con l’ing. Carlo Rotellini, l’arch. Luigi Benatti e la collaborazione di altri professionisti. La Direzione Lavori è stata condotta dallo Studio dell’architetto Paolo Pettene.

Il partenariato nasce con la proposta di locazione finanziaria dell’opera pubblica, ai sensi del combinato disposto degli artt. 187 e 183 comma 16 del d.lgs. N. 50/2016, ed ha ad oggetto la progettazione esecutiva (con acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta), la realizzazione, il finanziamento nonché la perfetta manutenzione (ordinaria e straordinaria) e la gestione dell’impianto natatorio per un periodo di 20 anni.

La descrizione che segue è stata ricavata dalla Relazione Generale di Teco+.

Il centro natatorio di Abbiategrasso (Mi): lo stato preesistente

La vecchia struttura ormai fatiscente a causa del mancato adeguamento normativo e di una scarsa stabilità strutturale è stata demolita.

Erano infatti evidenti alcuni gravi ammanchi normativi, tra i quali la difficile fruizione dell’impianto da parte degli utenti con disabilità, a causa di un dislivello colmato esclusivamente da una scalinata assolutamente inaccessibile ad una persona con ridotte capacità motorie.

La zona esterna presentava sicuramente un’accattivante opportunità per l’edificio. Sebbene essa sia confinate con la scuola Aldo Moro e con un edificio residenziale, sicuramente può garantire un ambiente protetto e separato dal traffico cittadino.

La sola vasca esterna è stata risparmiata dalla demolizione e adeguatamente ristrutturata.

Ortofoto del centro natatorio di Abbiategrasso (Mi)
Ortofoto del centro natatorio preesistente di Abbiategrasso (Mi)

Nuovo centro natatorio di Abbiategrasso (Mi): le scelte progettuali

Il progetto del nuovo centro natatorio di Abbiategrasso (Mi) sfrutta e ottimizza lo scavo e le demolizioni dall’edificio precedente. Tale scelta è stata perseguita al fine di non modificare l’assetto morfologico dell’area e di ottimizzare le risorse economiche disponibili. La pianta e le sezioni evidenziano come il nuovo edificio si inserisca nel perimetro della vecchia piscina.

Conseguentemente si è cercato di massimizzare l’organizzazione e la distribuzione degli spazi interni attraverso una meticolosa progettazione.

Come in pianta, anche dal punto di vista volumetrico/altimetrico si è cercato di non superare la precedente quota sia per non scostarsi eccessivamente dallo ormai consolidato skyline della zona sia in rispetto degli ambienti circostanti, evitando di sottrarre luce o coni visivi che avrebbero potuto danneggiare la quotidianità e lo stile di vita della zona residenziale limitrofa.

I principali obiettivi e le finalità a cui i progettisti si sono attenuti nel progetto del centro natatorio di Abbiategrasso, si possono riassumere nei seguenti parametri:

–          flessibilità e funzionalità per ottenere uno spazio idoneo ad esigenze e modi di utilizzo diversi creando spazi d’acqua con diverse caratteristiche;

–          contenimento dei costi di gestione, attraverso il dimensionamento ottimale dei volumi, l’adeguato isolamento termico, l’accurata definizione delle componenti impiantistiche, la scelta di materiali durevoli, la facilità di manutenzione dei diversi componenti dell’organismo edilizio;

–          sicurezza sia per il normale funzionamento per allenamenti, sia in caso di grande presenza di pubblico nel rispetto delle normative vigenti;

–          soluzioni architettoniche per dare un prodotto equilibrato nelle scelte formali, correttamente inserito nel territorio e di facile lettura.

L’area ingresso e l’atrio

Il nuovo edificio si inserisce nell’area definita entro le fasce di rispetto richieste dal regolamento edilizio comunale. I punti fissi del lotto sono la piscina esterna, le centrali e volumi tecnici presenti nell’area, il dislivello del lotto rispetto all’intorno.

Una scelta progettuale incisiva è stata quella di inserire uno spazio collettivo di ingresso antistante l’edificio. Qui, al contrario della vecchia pianta, è stata inserita una rampa che permette una libera fruizione dell’impianto da parte di una utenza disabile. Il complesso scalinata-rampa crea un ambiente vivace, capace di accogliere gli utenti facendogli vivere l’impianto prima ancora di varcare la soglia. Tale sentimento è anche accompagnato da uno scorcio visivo della vasca interna, intravedibile grazie alla continuità visiva che si è cercato di realizzare tramite l’utilizzo di larghe pareti vetrate interne. 

Una volta varcato l’ingresso, quello che era solo intravisto dalla zona esterna ora viene percepito nella sua interezza. Il lungo canale visivo oltrepassa le prime vasche coperte e si estende fino ad arrivare alla verdeggiante zona esterna che include la piscina scoperta dalla forma particolare.

L’atrio dell’edifico, oltre ad ospitare le classiche zone quali reception, uffici, servizi e spogliatoi ad uso esclusivo del personale, offre sia una zona relax arredata con divanetti nei quali è possibile sostare in tranquillità, sia una zona tavolini, ricavata in parte lungo l’ampia vetrata che permette la visione sulle vasche, e sotto al pergolato in legno che richiama l’ambiente più tradizionale della cascina lombarda. Il pergolato si affaccia direttamente su tutte e tre le vasche coperte tramite quattro ampie vetrate situate sul prospetto sud dell’edificio.

Per rendere gli ambienti un continuum ed evitare la poca fruizione di alcuni spazi, si è deciso di rendere accessibile la zona dei tavolini interni anche dalla zona bar-solarium, la quale, attraverso un veloce percorso pedonale è collegata alla spiaggia esterna. Oltre al bar-solarium esterno è presente un bar interno, antistante alla zona tavolini.

Le vasche interne

Se in precedenza la vasca interna aveva una orientazione nord-sud, con il nuovo progetto del centro natatorio di Abbiategrasso si è deciso di dare una nuova disposizione est-ovest. Tale decisone è stata presa per due motivi. Il primo poggia le sue fondamenta a valle di uno studio sulle frequenze di utenza del nuoto libero, il quale riscontra una maggiore affluenza durante le prime ore mattutine e le tarde ore serali dopo l’orario di lavoro. Per tale motivo si è deciso di garantire una luce non diretta durante quelle determinate fasce orarie in cui il sole è particolarmente basso e potrebbe incidere sulle vetrate in modo fastidioso.

Grazie alla scelta progettuale l’intera sala vasche è un ambiente molto luminoso in quanto le ampie aperture vetrate sono rivolte sia ad ovest (verso il solarium e piscina esterna) sia ad est (verso l’atrio e l’ingresso principale). Questo permette alla luce solare di penetrare all’interno della sala vasche durante il giorno senza provocare l’abbagliamento dei natatori.

In secondo luogo, la disposizione delle corsie, in asse con l‘orientamento visivo, permette una maggiore percezione di continuità tra atrio e vasca esterna.

La vasca principale misura 12,5 x 25 metri, con profondità di 1,50/1,30.

Sui lati da 25 m è presente la canaletta con sfioro alla finlandese, sebbene la canaletta vera e propria sia stata progettata con forma trapezoidale e bordo inclinato. Parallelamente alla canaletta di sfioro è collocata la canaletta di raccolta acqua di lavaggio.

La piscina presenta 6 corsie, ognuna delle quali divisa da separatori di corsia. Per prevenire qualsiasi incidente ai danni dell’utenza, gli ancoraggi per i separatori di corsia, o qualsiasi altro elemento di fissaggio, sono incassati nelle pareti della vasca. 

Sulla testata a ovest, sul lato che affaccia sul giardino, sono posizionati i blocchi di partenza con supporti e maniglioni in acciaio inox.

L’uscita dalla vasca avviene come consuetudine tramite 4 scalini incassati nella superficie del bordo della piscina e aventi maniglioni di ancoraggio in acciaio inox.

Affianco alla vasca natatoria è presente una vasca di medie dimensioni (10 x 6 m) profonda 1,05 m.

La vasca, considerata di addestramento, ospita una zona idromassaggio raggiungibile tramite una comoda scala a gradini che facilita l’entrata in piscina.

Una terza vasca più piccola, di dimensioni 5x 5,60 m, avente profondità 0,75 m, è la vasca ricreativa per i bambini grazie alla sua conformazione e dimensione.

Tutte le tre vasche sono interamente circondate da canalette raccogli acqua. Le tubazioni delle canalette sono staffate al soffitto del piano sottostate.

Al margine delle vasche è stato lasciato un ampio spazio arredabile utilizzabile come stoccaggio dei materiali natatori. In particolare, affianco alla piscina media (addestramento), è presente un ampio deposito nel quale è possibile raccogliere il materiale utilizzabile durante l’attività natatoria.

All’interno della sala vasche è stato previsto uno spazio dedicato alle tribune (sviluppato tramite un doppio livello di seduta) per facilitare la visione dell’attività natatoria da parte degli osservatori. Esso è separato dalla sala acqua tramite un parapetto.

Gli ampi percorsi che separano le vasche permettono l’alloggiamento degli strumenti necessari all’attività natatoria quali hydrobike, ecc. L’entrata in piscina è controllata da un passaggio obbligatorio formato da vaschetta lavapiedi, tornello e uscita di sicurezza.

Servizi igienici e spogliatoi

Al fine di controllare la fruizione degli spogliatoi sono stati installati dei punti di controllo (tramite tornelli) in prossimità dell’ingresso di questi. Gli spogliatoi sono raggiungibili mediante un ampio e luminoso corridoio attrezzato con scarpiere.

Sono presenti sei spogliatoi divisi per genere e user. Due sono ad esclusivo utilizzo del personale (uno per istruttori femminili e uno per istruttori maschili) mentre gli altri quattro sono suddivisi in spogliatoio maschile, femminile, bambini e bambine.

Tutti gli ambienti sono sovradimensionati in previsione dell’utilizzo anche della vasca esterna durante il periodo estivo e dotati di servizi igienici adeguati anche ad una utenza disabile.

Il piano interrato

I locali interrati sono fruibili solo dal personale autorizzato dal momento che vi sono posizionate apparecchiature potenzialmente pericolose quali la centrale termica, l’UTA della vasca, gli impianti di filtraggio, le vasche di compenso, la vasca per la raccolta dell’acqua piovana e le zone di stoccaggio degli agenti chimici.

Inoltre, gli scarichi delle acque nere e piovane provenienti dal piano terra sono staffati al soffitto del piano interrato e distribuiti i primi verso lo scarico posto verso via della Conca mentre le seconde confluiscono all’interna della vasca per la racconta dell’acqua piovana come richiesto da regolamento idrico del Comune di Abbiategrasso.

La vasca esterna del nuovo centro natatorio di Abbiategrasso

Il progetto non ha previsto la demolizione della vasca esterna: anzi se ne è mantenuta la fisionomia precedente, pur con la completa sostituzione del rivestimento, l’adeguamento degli impianti esistenti, un consolidamento attraverso l’installazione di nuove dotazioni e l’inserimento di uno “spray park” che sostituisce la forma a “chiocciola” della piscina precedente. La forma della piscina esistente è stata regolarizzata tramite la demolizione dell’esedra.

Nella vasca sono installati accessori speciali come docce cervicali e lettini per un’esperienza emozionale.

La quota dell’acqua e la relativa spiaggia sono stati alzati di 13 centimetri rispetto alla quota esistente: rispetto al livello zero, il nuovo filo dell’acqua è alla quota di + 25 cm anziché 12.

La vasca esterna verrà recintata rispetto all’area verde tramite un sistema di pali di legno e corde in previsione di un’eventuale siepe che crescerà attorno quest’ultima.

Nel rispetto delle norme igieniche sono stati inseriti due passaggi obbligati tra vasca esterna e vasca interna: quello principale situato nella parte est, direttamente collegato con il locale spogliatoio, e uno collocato nella parte opposta. Entrambi prevedono un’entrata con lavapiedi e doccia, un tornello per la sola uscita e una sbarra per l’uscita di sicurezza.

La spiaggia presenta una pendenza del 2,5 % rivolta verso l’esterno per permettere all’acqua piovana di defluire nell’apposita canaletta.

L’ambiente circostante le vasche esterne viene completamente riarredato e reso più confortevole tramite la sostituzione della pavimentazione, la progettazione della parte verdeggiante/arborea, e l’installazione di una siepe rigogliosa che perimetra l’intera area.

La pavimentazione dei percorsi esterni (spiaggia esterna, marciapiede e sul fronte d’ingresso) è in battuto di cemento che garantisce caratteristiche anti-sdruccevoli.

Trattamento diverso sarà previsto nella parte del bar, in cui la pavimentazione verrà trattata con resine per renderla incapace di assorbire eventuali macchie e mantenere pulita la zona del bar.

In zona nordovest si ipotizza il posizionamento di un’area beach volley. Il progetto propone una distribuzione a raggiera degli sdrai attorno la parte circolare della piscina verso sud per ottimizzare gli spazi e il numero di sdrai ed ombrelloni possibili tenendo in considerazione che da normativa l’interasse tra gli ombrelloni deve essere 4×4 mt. Nella parte a nord della piscina esterna, invece il verde verrà mantenuto libero.

La copertura

La copertura dell’edificio del centro natatorio di Abbiategrasso è affidata ad una geometria a falde inclinate eccetto per la copertura nel lato più a nord dell’edificio sulla quale, in virtù della sua geometria piana, sono state adagiate strumentazioni sensibili quali la pompa di calore della piscina e l’UTA affiliata agli spogliatoi.

Lungo questa pavimentazione sono stati applicati dei condotti solari, utilizzati per trasportare in modo passivo la luce naturale all’interno degli ambienti in modo da garantire una calda luce naturale anche dal soffitto.

La copertura, essendo formata da due falde molto ampie, presenta un’inclinazione moderata e distesa.

Prospetti e sezioni

L’edificio si presenta come una successione e compenetrazione di volumi pieni; ogni prospetto è caratterizzato da una propria identità per meglio adattarsi alla funzione interna/esterna che necessita l’edificio. Tuttavia, i quattro prospetti sono in sintonia tra loro grazie alla armoniosa forma della copertura. Su tutti i fronti è installato un cappotto esterno tinteggiato.

In sezione l’edificio evidenzia la successione delle diverse falde inclinate e di come la scelta di alzare il parapetto degli spogliatoi (caratterizzati da una copertura piana) permetta l’oscuramento dell’impiantistica installata.

Il lato est di ingresso appare come quello di maggior carattere, con una bussola arretrata rispetto al fronte in vetro che lascia intravedere gli spazi interni. La superficie vetrata posizionata a est viene oscurata grazie al cornicione in aggetto della copertura.  Il resto del fronte viene definito da linee orizzontali spezzate e a diversa inclinazione, movimentando così lo skyline dell’intorno.

Il fronte ovest verso il solarium riprende le volumetrie evidenti del fronte est ma su diversi piani di profondità. Inoltre, un lungo taglio orizzontale permette una continuità visiva e una relazione tra ingresso, piscina coperta e parco estivo. Il prospetto è caratterizzato da due ampie uscite che collegano la sala vasche e il locale spogliatoi alla piscina esterna. La grande vetrata centrale è oscurata tramite lo sporto della copertura.

Il fronte nord, che maschera il corridoio di distribuzione degli spogliatoi, si caratterizza per finestre puntuali e non oscurate. La diversa altezza degli infissi dona un suggestivo movimento alla facciata interrotta da terra e cielo da un volume esterno che racchiudo la scala realizzata in calcestruzzo.

Un alto parapetto nasconde i macchinari collocati in copertura quali la macchina UTA.

Il prospetto sud è progettato per accogliere l’estensione del bar in esterno: una piattaforma ospita tavolini e sedie e permette l’ingresso al bar degli utenti del solarium. In corrispondenza della piattaforma la copertura si estende dal filo del muro esterno fino ad appoggiarsi ad una fila di pilastri creando così un ampio spazio porticato e coperto.

Questo spazio permette ai fruitori sia del solarium sia della piscina interna di consumare il pasto in uno spazio pavimentato coperto che si affaccia sulla sala vasca interna.