Il parco giochi inaugurato il 24 ottobre segna un passo verso la riappropriazione di un’area verde di valore storico che nel tempo era diventata un luogo mal frequentato.
Col parco giochi tornano le famiglie ai Boschetti Reali di Monza
(Tutte le foto sono BG/Sport&Impianti).
In sordina come richiesto dalla situazione sanitaria, ma con la presenza comunque del sindaco Dario Allevi e dei rappresentanti delle realtà che lo hanno reso possibile, è stato inaugurato sabato 24 ottobre il parco giochi all’interno dei Boschetti Reali di Monza.
I Boschetti Reali nella storia
Tra la città di Monza e la Villa Reale il disegno urbanistico rivela un preciso legame, leggibile anche oggi, costituito dal triangolo dei cosiddetti Boschetti Reali.
All’estremità nord dell’asse viario che attraversa il centro storico di Monza, l’attuale piazza Citterio diventa il cardine di un tridente con asse centrale puntato sull’ingresso sud della Villa Reale e due viali che si aprono a V, corrispondenti a viale Regina Margherita e via Francesco Petrarca.
Il triangolo era attraversato da una serie di percorsi secondari – in parte ancora leggibili – con slarghi agli incroci.
Durante l’ultima guerra tutto il triangolo fu ridotto a un prato, mentre negli anni 50 furono messi a dimora, in file ordinate nel settore ovest e più a macchia nel settore est, platani e tigli che tuttora costituiscono il “corpo” dei Boschetti.
Il settore ovest, fitto e ombroso, è dominato dal monumento a Giuseppe Garibaldi, mentre a est si aprono alcune radure più soleggiate, dove oggi è stato realizzato il parco giochi.
Nel corso degli anni i Boschetti erano diventati luogo di spaccio, e molte iniziative sono state tentate per restituire l’area ai cittadini, con feste ed eventi diversi, anche in concomitanza con il Gran Premio di settembre, ma per renderli attrattivi e allontanare le cattive frequentazioni era necessario uno sforzo in più.
La nascita del parco giochi
Nel 2013 nasce l’associazione culturale Andiamo ai Boschetti, animata in primis dal consigliere comunale Anna Martinetti, proprio con lo scopo di restituire l’area alle famiglie.
L’associazione si è prodigata nel raccogliere i fondi necessari da privati e aziende, somme che si sono sommate al contributo delle Fondazioni Cariplo e Comunità di Monza e Brianza che hanno promosso il bando “Emblematici provinciali” vinto dal progetto “Germogli di Comunità” del Comune di Monza: con quest’ultimo contributo sono stati riqualificati anche altri giardini fra cui quello di via Manara.
La somma utilizzata per i Boschetti ammonta a 130.000 euro. Il cantiere ha potuto essere avviato il 27 luglio, e si è concluso in ottobre.
Il progetto del parco giochi
Il progetto del parco è stato realizzato dall’architetto Carlotta Filippini con l’aiuto tecnico della grafic designer Kim De Rouck e la collaborazione organizzativa di Anna Martinetti e Paolo Mattiazzi, tutti membri dell’associazione Andiamo ai Boschetti.
Al centro della radura è collocata la piramide di corde per l’arrampicata; al contorno, il castello principale, con due scivoli e un percorso avventura, una “casetta” per i più piccoli, una teleferica, un’altalena a sedili multipli, e diversi piccoli attrezzi a molla.
Le abbondanti piogge del giorno precedente al taglio del nastro hanno creato qualche area fangosa laddove il prato non è stato ancora consolidato dopo il cantiere, il che si riflette nelle immagini dei giochi dopo il primo uso da parte dei piccoli frequentatori.
Come pavimentazione antitrauma è stato scelto un seminato di granuli di gomma per il castello e le altalene, mentre la piramide è collocata su uno strato di ghiaia fine.
La ristorazione
Come ha dichiarato il sindaco Allevi, l’intenzione del Comune è di dotare il parco di un punto di ristoro; il progetto del Comune di Monza prevede l’installazione di 13 dehors distribuiti in centro città lungo tutto il percorso che va dalla stazione ferroviaria ai Boschetti: progetto al momento bloccato da un ricorso. Si pensa però di anticipare i tempi con un piccolo chiosco mobile da gestire in collaborazione con le realtà del territorio.
Per ora, il parco è aperto ai piccoli dai 3 ai 12 anni, senza feste e assembramenti: appena la situazione sanitaria lo consentirà, sarà organizzato un momento di festa per tutti.
Immagini dell’inaugurazione alla pagina Facebook dell’Associazione.