Forme geometriche, linee colorate, spezzate e curve animano il nuovo playground del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Colore e geometrie al playground del Centro Pecci di Prato
In prossimità dell’ingresso del Centro Pecci di Prato è stato completato il nuovo playground permanente per bambini e ragazzi: L’Anima(le) del museo, un’opera corale di rigenerazione guidata da ECÃ’L con Luca Boscardin.
Il playground si posiziona tra i due corpi del Centro per l’arte contemporanea, tra l’architettura originale di Italo Gamberini – aggregazione scomposta di moduli parallelepipedi a base quadrata – e quella di Maurice Noi che ha ampliato il centro – che riprende il tema della circolarità dei percorsi con un corpo curvilineo che tende ad abbracciare l’edificio originario.
Il progetto intreccia un tappeto geometrico colorato, che assume le fattezze di un animale fantastico, con elementi tridimensionali che ne suggeriscono le diverse parti del corpo come antenne, artigli, coda e bocca. Tuttavia, l’astrazione del disegno consente ai bambini di sviluppare la propria creatività liberamente.
Nessuno degli elementi tridimensionali né il disegno a terra hanno infatti le caratteristiche di giochi specifici e per questo consentono ai bambini di sviluppare la loro creatività , incentivando l’interazione e il gioco libero: sono sculture abitabili, un modo per avvicinare i giovani fruitori al museo e all’arte.
Gli oggetti ludici che compongono il disegno dell’installazione richiamano l’idea di un parco con sculture.
Dal concorso di idee al progetto
Risultato di un concorso di idee del 2022 (aggiudicato nel gennaio 2023), l’Anima(le) del playground del museo Pecci di Prato è un progetto dello studio di architettura ECÃ’L elaborato con il designer Luca Boscardin e con gli esperti di Sociolab. Le caratteristiche dell’animale sono il risultato di una serie di laboratori condotti intorno al tema del gioco interculturale in collaborazione con le classi di scuole primarie e secondarie della città nella primavera-estate del 2023. Una nuova dimensione collaborativa ha cercato la sintesi tra le proposte dei giovani partecipanti e la traduzione delle stesse in soluzioni architettoniche.
Da un laboratorio di co-design, cui gli architetti hanno dato vita fin dalle fasi preliminari, dedicato al disegno di animali fantastici, sono state definite infine le creature immaginarie in grado di interpretare i bisogni di spazio dei ragazzi tra i 3 e i 17 anni che hanno partecipato ai laboratori.
Il progetto è stato promosso dal Comune di Prato e sviluppato nell’ambito del progetto Ciel’in città .
Progetto ECÃ’L con Luca Boscardin
Immagini Claudia Gori