Guardare il Giro, guardare l’Italia

E’ in pieno svolgimento la centoduesima edizione del Giro d’Italia. Ventuno occasioni per seguire uno sport che non invecchia mai, ma anche per riconoscere, da vicino, il nostro Paese.

(Nella foto di Nicola Colombo, la tappa Valdengo-Bergamo della centesima edizione del Giro, 21 maggio 2017)

Come succede da oltre un secolo, lo sciame di atleti su due ruote con tutta la loro carovana al seguito attraversa l’Italia percorrendo in 21 tappe quasi 3.600 chilometri di strada. E come ogni anno, vediamo e riconosciamo giorno dopo giorno le strade, le campagne ed i paesi che fanno da teatro alle imprese dei girini, e che sono le nostre campagne ed i nostri paesi.

Lasciando ad altri media il compito di analizzare le caratteristiche tecniche dei percorsi e i pronostici sui favoriti di turno, ricordiamo qui i paesaggi che stiamo vedendo, e che vedremo tappa dopo tappa, in quello che è l’”impianto sportivo” più grande d’Italia: l’Italia stessa.

Qui di seguito, la denominazione di ogni tappa conduce alla relativa scheda del sito ufficiale del Giro d’Italia, da dove è tratta anche la mappa.

1a tappa: Bologna (cronometro), sabato 11. Si svolge in città, ma c’è la salita a San Luca, il santuario che segnala l’avvicinarsi al capoluogo emiliano quando viaggiamo in treno o in autostrada.

2a tappa: Bologna-Fucecchio, domenica 12. Si attraversa l’Appennino per svalicare in Toscana.

3a tappa: Vinci-Orbetello, lunedì 13. È la giornata dell’ineguagliabile paesaggio toscano.

4a tappa: Orbetello-Frascati, martedì 14. Ancora un po’ di Maremma, poi si entra tra i colli laziali, fino a sfiorare la periferia della Capitale.

5a tappa: Frascati-Terracina, mercoledì 15. È una giornata quasi tutta di pianura, attraverso le ex paludi pontine, fino a concludersi con un circuito intorno alla città di Terracina.

6a tappa: Cassino-San Giovanni Rotondo, giovedì 16. Una lunga tappa che attraversa l’Appennino meridionale dal Tirreno all’Adriatico, concludendosi nel tavoliere delle Puglie ai piedi del Gargano.

7a tappa: Vasto-L’Aquila, venerdì 17. Dopo aver costeggiato l’Adriatico, si punta nuovamente all’interno, risalendo l’Appennino fino alle zone terremotate dell’aquilano, finale di tappa scelto per fare omaggio alla città duramente colpita dieci anni fa.

8a tappa: Tortoreto Lido-Pesaro, sabato 18. Panorami quasi completamente marittimi: si corre sul litorale adriatico, con poche deviazioni verso i colli alle spalle di Fano.

9a tappa: Riccione-San Marino, domenica 19 (cronometro). Salire da Riccione a San Marino: il paesaggio è noto, con il mare alle spalle e lo sfondo del Titano.

E siamo alla seconda parte del Giro, quella che si svolgerà nei prossimi giorni, e che ci avvicina alle grandi montagne.

10ma tappa: Ravenna-Modena, martedì 21. Dopo un giorno di riposo, ecco una tappa piattissima, tra le campagne e i frutteti della Romagna e dell’Emilia.

11ma tappa: Carpi-Novi Ligure, mercoledì 22. Tecnicamente simile alla precedente, il paesaggio è ancora di pianura ma si viaggia ai piedi del preappennino, attraversando l’Oltrepo’ pavese fino al Piemonte.

12ma tappa: Cuneo-Pinerolo, giovedì 23. Torna il paesaggio movimentato con i primi contrafforti delle Alpi piemontesi, ma senza ancora addentrarsi nella montagna.

13ma tappa: Pinerolo-Ceresole Reale, venerd’ 24. Ci siamo: tenuta a distanza la città di Torino, si traccheggia sui primi contrafforti del Canavese per poi inoltrarsi nella valle dell’Orco fino ai 2000 metri del lago Serrù. Arrivo in piena montagna.

14ma tappa: Saint Vincent-Courmayeur, sabato 25. Si risale la Val d’Aosta fino ai piedi del Monte Bianco: paesaggi di montagna, perché frequenti deviazioni dall’asse della Dora portano gli atleti su tante salite e discese.

15ma tappa: Ivrea-Como, domenica 26. Ai paesaggi dolci dell’alta pianura piemontese seguono, a fine giornata, le classicissime salite del Ghisallo e della Colma di Sormano, nel triangolo lariano: con finale lungo le tormentate curve del lungolago. Paesaggisticamente superbo.

16ma tappa: Lovere-Ponte di Legno, martedì 28. Dopo il secondo turno di riposo, ecco una tappa di vera montagna. Con asse di riferimento la Val Camonica, si devia prima sulla Presolana, ma nella seconda parte ci aspettano le altre grandi classiche salite del Mortirolo e del Passo Gavia, quelle che anche alle soglie dell’estate possono riservare paesaggi invernali (il Gavia tocca i 2.618 metri di quota).

17ma tappa: Commezzadura-Anterselva, mercoledì 29. Ancora paesaggi di montagna ma non esasperati come quelli di ieri, tra le valli e i boschi dell’Alto Adige.

18ma tappa: Valdaora-Santa Maria di Sala, giovedì 30. Il grafico dell’altimetria ci mostra una tappa quasi tutta in discesa. Si attraversa il Cadore per ritrovarsi poi nella pianura veneta fermandosi poco fuori Venezia.

19ma tappa: Treviso-San martino di Castrozza, venerdì 31. Ancora un po’ di pianura veneta, poi ci si inoltra nuovamente nelle Dolomiti.

20ma tappa: Feltre-Croce d’Aune, sabato 1 giugno. È il tappone del passo Manghen, sulle tracce della Gran Fondo dolomitica: ne abbiamo parlato ampiamente in questo articolo.

21ma tappa: Verona (cronometro), domenica 2. Passerella finale tra le vie della città, con una modesta salita in collina e arrivo sullo sfondo dell’Arena.