I grandi numeri del giro d’affari del Padel italiano

Quali i numeri, in termini economici, dello sport che ha permeato in modo capillare il tessuto sociale nazionale? Il padel, negli ultimi due anni, è cresciuto in modo esponenziale anche nei ricavi, raggiungendo una connotazione di Mercato grazie anche ad una efficace rete di testimonial (in particolare ex calciatori). A fine 2023 si contavano oltre 8000 campi, distribuiti in oltre 3000 centri ed un numero di praticanti intorno ai 700 mila (e ancora in crescita).

Pubblicazione cartacea su: Tsport 356
(Foto Tomaso/Tsport)

Ma quali sono i ricavi relativi? Per procedere in modo più accurato, segmentiamo il territorio nazionale nelle quattro aree in cui Nielsen ed IRI, i due principali istituti internazionali di ricerche di mercato, segmentano gli aggregati “demo-socio-economici”, le “aree Nielsen”.

Abbiamo sinora analizzato il trend di crescita di questo sport, prevalentemente in termini di campi e strutture sportive. Proviamo quindi a comprendere quanto tutto il comparto possa essere letto in termini di cash. consapevoli che il risultato del lavoro non può produrre che una stima, per la difficoltà nel reperire la maggior parte dei dati dei “segmenti “che lo compongono.

Ad esempio, è difficile trovare i fatturati delle Industrie costruttrici (di campi, manti e coperture), perché non tutte hanno una ragione sociale che obbliga al deposito del bilancio. Molteplici le aziende nate in modo specifico per il materiale tecnico (racchette, scarpe, abbigliamento, merchandising…), che hanno quali concorrenti i brand sportivi più conosciuti a livello internazionale. Ci concentreremo in modo particolare quindi su quelle voci di ricavi, per le quali possiamo considerare dati e indicatori in nostro possesso, che fungono da base per lo sviluppo della stima. Ed al tempo stesso rappresentano una fetta importante dell’intera torta del business.

Vi sono, altresì, pubblicazioni di osservatori sul giro d’affari di questo sport, che ci sentiamo di condividere molto parzialmente; spesso con fatturati sovrastimati. Riteniamo un buon tentativo quello dell’Osservatorio “sport system” di Ifis. Anche se, ad esempio, nell’analizzare le vendite dei materiali, considera solamente le racchette, omettendo scarpe, abbigliamento, etc.  Ancora, lo stesso afferma che la crescita in valore del 2022 verso il ’21, sia stata del 25% (attestandosi intorno ai 700 milioni). Sensibilmente differente rispetto ad un altro studio, illustrato in occasione della fiera del settore nell’autunno scorso a Milano. Il quale, sulla stessa comparazione temporanea, asseriva fosse la crescita del 50%, quindi doppia rispetto all’osservatorio Ifis. Questo non per criticare i due lavori citati, ma per far comprendere la difficoltà dell’analisi sul tema. Anche alcune fonti di ricavo, nei suddetti lavori, vengono considerate in modo parziale. In uno si considera sotto la voce “materiale tecnico” solo quella delle racchette, omettendone altre importanti: abbigliamento e scarpe ad esempio. Ancora, dei ricavi complementari quali quelli del bar, dei tornei e degli eventi non si fa menzione. Certamente per la stessa ragione premessa all’inizio dell’articolo.                         

Volendo quindi non abbandonare l’ortodossia del rigore con cui cerchiamo di fare gli approfondimenti dei vari studi, ci concentriamo qui prettamente sui ricavi da slot, dove possiamo contare sulla conoscenza di dati empirici e su relativi indicatori di sintesi…, quali il numero di campi, media giornaliera di slot, il relativo costo unitario, etc. 

Per comprendere meglio quali sono gli attori che compongono il Mercato e le relative fonti d’incasso, li elenchiamo qui. Per l’industria abbiamo:

  • i costruttori di campi (e relativi manti, coperture);
  • il Trade (termine che prendiamo dal mercato del largo consumo), riferendoci ai centri sportivi “erogatori” del “prodotto” padel;
  • i device di prenotazione, nazionali ed internazionali, quali Playtomic con Sportclubby, Vansport, Nubapp, Clupik. Ma anche prettamente locali, come “Padel Roma”, focalizzata sulla capitale, Monviso sporting Club, concentrata su Torino;
  • le imprese di costruzione (edili e di impiantistica) indispensabili per la costruzione delle solette su cui viene poi montata la struttura del campo e il manto sintetico; ma anche per tutte le parti complementari (spogliato, club house, area bar, uffici);
  • industrie (spesso multinazionali, produttrici del materiale tecnico: racchette, scarpe…).

Il mercato immobiliare, inteso principalmente come vendita, ma soprattutto affitto di capannoni (nei quali sono istallati oltre 1200 dei 3150 campi indoor; pari al 15% del totale riscontrati a fine 2023 (8150), nonché al 40 % dei campi coperti. Stimiamo siano quasi quattrocento (379) con una superfice media inferiore ai 1000 mq. Nella tabella a lato, la declinazione del calcolo che porta a circa 13 milioni il valore degli affitti dei capannoni. Certamente vi è anche chi lo ha acquistato (operazione finanziaria sconsigliata) e chi, avendolo, ha riconvertito la propria attività in centro padel.

Proseguiamo quindi, concentrandoci sul valore del giro d’affari delle slot. Ossia l’affitto dei campi da parte di 4 giocatori, per un tempo di 90 minuti (si sta diffondendo anche un tempo unitario di 60). Ma l’approfondimento di questo segmento del comparto è prioritario proprio per la sua incidenza nel totale giro d’affari. Riassumendo, perché partiamo da qui? Per quattro ragioni.

  1. Dati empirici, funzionali ad un calcolo che ci aiuta a produrre una stima molto attendibile. Quali il numero dei campi, la media di slot giornaliera, i giorni utili nell’anno (distinti per i campi coperti e scoperti) e, con buona approssimazione, la media dei costi per spot.
  2. Incidenza sul business. Corrisponde mediamente ad oltre il 60 % dei ricavi del comparto.
  3. La ciclicità. Annua, a differenza dei beni strumentali ed impianti (il cui ciclo varia dai 7 ai 10 anni, per le coperture anche di più).
  4. Le aree Nielsen. Conosciamo, con buona approssimazione, la disomogeneità relativa alle diverse regioni per alcuni dati, quali ad esempio i diversi costi delle slot. Ciò ci consente di segmentare e riaggregare le regioni che più esprimono omogeneità tra loro. Ricorrendo alla convenzione delle aree Nielsen.

Sviluppando quindi il punto 1 sopra (dati empirici) abbiamo declinato i dati derivanti dal numero di campi, suddividendoli tra quelli coperti e non, gli slot giornalieri, i relativi costi medi, gli incassi per giorni ed il numero di giorni di apertura del centro sportivo.

Il risultato ci porta alla proiezione del fatturato a 570 milioni di euro.

L’incidenza del giro d’affari vede, come in molti altri mercati, l’area 1 rappresentare quasi un terzo del business, simili l’area 2 e 3 (il 50% insieme) mentre la 4 vale un quinto.

Il totale ricavi è stimabile intorno ai 570 milioni per il 2023. Dato che trova buona corrispondenza con quanto risulta dallo studio Ifis sul tema: focalizzato sul 2022, questo stima che i ricavi fossero intorno ai 425 milioni.

Considerando l’aumento dei campi avvenuto anche nel 2023 e in particolare quello dei campi coperti, che comportano ricavi di circa il 25% superiori rispetto agli “indoor”, alzando anche la media dei ricavi totali (per i campi coperti il ricavo per slot è mediamente di oltre il 10 % superiore rispetto agli indoor), se aggiungiamo anche la crescita della domanda derivante dall’incremento dei praticanti, una crescita di oltre il 30% (570 milioni vs i 425) è plausibile.

Per completare le considerazioni sul Mercato, dobbiamo ricordare che vi sono altre fonti di business, per le quali al momento, per le ragioni sopra espresse, non riteniamo di poter approfondire: lo sforzo e la difficoltà non garantirebbero un risultato attendibile. Le citiamo soltanto: La didattica (corsi collettivi ed individuali), i servizi (bar e ristorazione), gli eventi (nei quali includiamo i tornei dei vari livelli).

(*) Adelio Rosate, Responsabile Team e Marketing; Giacomo Cirelli, gestore data base delle strutture (O&B Padel – Osservatorio & Business)