Di protocollo in protocollo: si aggiornano le linee guida per lo sport

Tra Presidente del Consiglio, Ministro dello Sport, Dipartimento per lo Sport, le disposizioni e i protocolli si accavallano: gli aggiornamenti sul sito dedicato del Governo cercano di fare il punto; con qualche sorpresa, come per il beach volley che non risulta uno “sport di contatto” (ma il volley sì).

Campo da beach volley al centro Crespi, Milano (foto BG/Tsport).

Il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio, nella sezione ottimisticamente denominata “Lo Sport riparte” ha pubblicato un aggiornamento del protocollo “Linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere“, emanato nel maggio scorso, ora modificato in base ai provvedimenti più recenti, e in particolare al il DPCM del 18 ottobre scorso.

Nella speranza che, finché viene letta questa notizia, non siano intervenuti nuovi DPCM a renderla a sua volta già superata, riportiamo in questo link il nuovo protocollo, avvertendo che non contiene niente di nuovo ma deve essere seguito da cima a fondo per poter rispettare la somma di permessi e divieti che si sono succeduti nel corso degli ultimi 8 mesi.

protocollo banner

La raccolta delle FAQ

Nella stessa sezione del sito governativo sopra linkato sono riportate le risposte alle più frequenti FAQ di chiarimento riguardanti l’interpretazione delle molteplici disposizioni in materia di attività sportive.

Ne segnaliamo qualcuna, tentando di sburocratizzarne il linguaggio.

 

Qual è la differenza tra attività dilettantistica e attività ludico-amatoriale?

L’attività sportiva dilettantistica è svolta all’interno di una ASD/SSD riconosciuta dalle Federazioni Sportive, Enti di promozione o Discipline sportive associate, mediante tesseramento.

L’attività ludico-amatoriale è invece svolta in forma privata, generalmente senza tesseramento, come la classica partita di calcetto organizzata tra amici o colleghi.

 

Cosa si intende per “attività individuale”?

Per attività individuale si intende quella svolta senza contatto con altri soggetti rispettando la distanza minima di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

Facciamo notare che la risposta originale non dice qual è la distanza, ma – con la classica tecnica delle leggi italiane – recita: “la distanza di cui al DPCM 13 ottobre 2020”, obbligando quindi a cercare su tale ulteriore documento l’informazione esatta. Perché non darla direttamente nella risposta?

Una interessante precisazione è che “una volta rispettati questi requisiti, è possibile che, all’interno dello stesso ambiente chiuso, si trovino più persone a svolgere allenamenti individuali”. La palestra può quindi essere piena di atleti che svolgono attività individuale a due metri uno dall’altro.

 

Le attività sportive ludico-amatoriali sono vietate solo in relazione agli sport di contatto?

Sì, non ci sono divieti per gli sport che non sono di contatto.

Infatti l’ultimo DPCM sospende solo le competizioni e le attività (ludico-amatoriali) connesse agli “sport di contatto”, come elencati nella tabella pubblicata dal Ministro dello Sport il 13 ottobre (la trovate QUI).

Poiché siamo in piena burocrazia, se il Ministro ha dimenticato qualche sport, fa fede la tabella ufficiale: quindi, come il twirling (cui abbiamo accennato in un precedente articolo) anche il beach volley, non essendo elencato, è consentito (benché il volley classico sia vietato): lo conferma la relativa FAQ, leggere per credere.