Circolare ai Prefetti: lo sport è vietato anche “a livello occasionale e spontaneo”

La lettura del DPCM che ha inasprito i divieti alla pratica sportiva viene consolidata da una circolare del Ministero dell’Interno.

Attività “occasionale e spontanea” al Parco di Monza (Foto BG/Sport&Impianti).

Con la circolare N. 15350/117/2/1 Uff.III-Prot.Civ. del 20 ottobre, indirizzata ai Prefetti (e ai corrispondenti organismi delle Regioni Autonome), il Ministero dell’Interno (a firma del Capo di Gabinetto Frattasi) è intervenuto sul DPCM del 18 ottobre scorso fornendo “indicazioni applicative riguardanti i principali profili innovativi del provvedimento”.

Merita in particolare di essere riportato integralmente il paragrafo riguardante:

Eventi e competizioni sportive; sport di contatto (art.1, comma 1, lett. d), nn. 1e 2).

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“Un rilevante elemento di novità introdotto dal D.P.C.M. in esame riguarda gli eventi e le competizioni sportive. Infatti, ai sensi della disposizione in epigrafe, il novero di quelli consentiti è ora limitato esclusivamente agli eventi e alle competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali.

Non sono consentiti, pertanto, eventi e competizioni di livello provinciale.

Sono confermate le precedenti disposizioni concernenti la presenza del pubblico agli eventi e alle competizioni sportive che si tengano al chiuso o all’aperto.

Anche gli sport di contatto, come individuati dal Decreto del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, pubblicato in pari data sulla G.U., S.G. n. 253, subiscono le medesime limitazioni sopra riportate.

Ne consegue, pertanto, che sono oggetto di divieto gli eventi e le competizioni riguardanti le discipline sportive di contatto di interesse provinciale. Sono inoltre vietate le attività sportive di contatto a carattere ludico-amatoriale.

Al riguardo, è bene precisare che con tale dizione si intende qualunque attività sportiva di contatto effettuata a livello occasionale e spontaneo (ad esempio, le partite di calcetto tra amici).

E’ opportuno chiarire, onde anche evitare pratiche elusive, che il tesseramento presso associazioni o società sportive dilettantistiche è condizione per l’esercizio degli sport di contatto purché esso avvenga nel perimetro di eventi e competizioni riconosciute di interesse nazionale o regionale dai suddetti Comitati e dalle federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva.

Sono escluse dal divieto, invece, le forme individuali degli sport di contatto, con la conseguenza che le relative attività di allenamento potranno continuare a svolgersi, purché nel rispetto del distanziamento e delle altre misure di sicurezza.

Solo a titolo di esempio, per il calcio, potrà essere svolto il lavoro individuale con la palla; per le arti marziali, l’allenamento con manichini; per la danza, le figure singole, ecc.”

Attività individuale sulla storica Parabolica dell'Autodromo di Monza (foto BG/Sport&Impianti).
Attività individuale sulla storica Parabolica dell’Autodromo di Monza (foto BG/Sport&Impianti).

La pratica sportiva pertanto, anche consistente in quattro calci al pallone dati in modo “occasionale e spontaneo”, è decretata, senza scappatoia alcuna, come una delle fonti principali di contagio, insieme con gli assembramenti per l’aperitivo serale di cui si occupano altre parti della circolare, che potete leggere integralmente nel link sopra riportato.

Si elude anche il tentativo, operato da qualche gruppo sportivo, di tesserarsi in fretta e furia per rientrare nelle attività consentite. A nulla sono valsi quindi gli appelli a voler considerare l’attività fisica non come “superflua” ma come “necessaria”, pur con tutte le cautele e il rispetto dei protocolli di sicurezza volenterosamente applicati dalle società sportive e dai gestori.

Qui riferiamo per la cronaca, e lasciamo ai lettori le considerazioni da fare, nel bene e nel male.