Oltre 500 atleti parteciperanno ai Giochi Nazionali Invernali Special Olympics che nel 2020 segnano il traguardo della XXXI edizione e si svolgeranno a Sappada, in provincia di Udine. Tenendo fede al giuramento: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”, gli atleti si sfideranno in diverse specialità sportive, dallo sci alpino alla corsa con le racchette di neve, dallo snowboard allo sci di fondo.

Per gli atleti i Giochi Invernali rappresentano un’occasione per mettersi alla prova sulla neve: per chi già pratica i giochi estivi, si inizia con le racchette, passando poi allo sci e allo snowboard. A Sappada si prevedono gare di sport unificato nella corsa con le racchette da neve e nello sci nordico: lo sport unificato rappresenta il mezzo più importante per raggiungere il traguardo dell’inclusione.

(Nella gallery, alcune fasi della precedente edizione svoltasi a Bardonecchia)

L’evento è preceduto dalla classica Torch Run, la corsa a staffetta che ha come protagonisti atleti e rappresentanti delle forze dell’ordine che scortano la torcia, simbolo olimpico per eccellenza, fino alla cerimonia di apertura dei Giochi.

L’inclusione per tutti, nello sport

Special Olympics è l’associazione sportiva internazionale che organizza i Giochi Olimpici Speciali, ogni 4 anni. In Italia è riconosciuta dal CONI e organizza i Giochi a livello nazionale e regionale in 10 discipline sportive; annualmente, una rappresentativa italiana viene chiamata a partecipare ai Giochi Olimpici invernali o estivi, sia quelli mondiali sia quelli europei.

Nata negli Stati Uniti nel 1968, come programma sportivo per le persone con disabilità intellettive, oggi è diventato un Movimento Sportivo e culturale inclusivo, aperto a tutti, che coinvolge un numero sempre crescente di giovani senza disabilità che possono partecipare agli eventi non solo come volontari, ma anche in qualità di atleti partner.

Special Olympics Italia, presieduta da Angelo Moratti, si prefigge di sviluppare con continuità il programma “Unified Sports”, per una sempre maggiore inclusione sportiva e sociale.