Busto Arsizio (Varese): Nuovo manto sulla pista del centro di atletica leggera “Angelo Borri”

Mai come nell’ultimo anno amministrazioni e gestori dei centri di atletica stanno provvedendo a riqualificare le superfici sportive per renderle performanti con materiali aggiornati agli standard più attuali: ecco il lavoro appena concluso in un centro di eccellenza lombardo, di interesse non solo regionale ma anche nazionale.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 334

Il Centro di atletica leggera intitolato all’ex sindaco Angelo Borri, nel quartiere di Sacconago a Busto Arsizio, è un elemento di eccellenza per il territorio lombardo in quanto tra i pochi impianti dotati di una pista ad 8 corsie interamente dedicata all’atletica leggera.
Il centro è dotato, oltre che della pista, di un impianto di illuminazione con 4 torri faro, una tribuna coperta con mille posti a sedere, spogliatoio e servizi dedicati agli atleti, sala pesi e muscolazione, rettilineo coperto per allenamenti, bar e servizi per il pubblico.
L’area è completamente recintata e dotata anche di un’ulteriore area recintata per atleti ed ospiti.
Realizzato nel 2006, l’impianto ha ottenuto l’omologazione FIDAL e vi si sono svolte numerose manifestazioni anche di livello nazionale.
Nel 2019 l’Amministrazione comunale ed il Sindaco Emanuele Antonelli in prima persona hanno deciso di intervenire per effettuare un rifacimento del manto superficiale della pista ormai giunto alla sua naturale fine di utilizzo.
Nel corso dei lavori si è poi intervenuti, su iniziativa dell’Assessore allo sport Laura Rogora, anche sul campo centrale in erba naturale che è stato completamente rifatto al fine di garantire un corretto svolgimento delle gare di lanci.
Il risultato è un bellissimo colpo d’occhio ed un impianto all’avanguardia destinato all’attività di base, così come ad ospitare manifestazioni di altissimo livello.

L’intervento in dettaglio

A seguito di sopralluoghi e rilievi, l’analisi visiva della pavimentazione esistente evidenziava quanto fosse ormai non idonea a qualunque tipo di competizione, sia agonistica che non, presentando evidenti fenomeni di deterioramento e sollevamento del manto dal sottofondo esistente.
La staccionata in legno a ridosso del bordo esterno della pista rendeva inoltre la stessa non rispondente alle norme di sicurezza previste dalle vigenti normative.
Si è pertanto deciso di procedere al ripristino del manto della pista mediante “retopping” con la seguente procedura:
•    Accurata pulizia del manto esistente;
•    Fresatura del manto esistente e successiva aspirazione meccanica dei materiali di risulta;
•    Mano di attacco con primer poliuretanico;
•    Formazione di strato di base di spessore minimo di 10 mm mediante la posa di un tappetino in gomma prefabbricato;
•    ­­­Strato impermeabilizzante (turapori);
•    Strato superficiale di usura dello spessore di 3,5 mm.
Si sono inoltre previsti gli ulteriori interventi:
•    Rimozione della staccionata in legno di delimitazione della pista;
•    Interventi di riverniciatura della struttura portante in legno lamellare della copertura della tribuna al fine di poter procedere con il rinnovo del collaudo statico;
•    Risagomatura della “fossa siepi” per l’adeguamento alla normativa FIDAL, la ritinteggiatura protettiva e la ripavimentazione del nuovo conglomerato con la medesima tecnologia del resto della pavimentazione prevista per la pista;
•    Posa di una nuova cordolatura regolamentare fissa e amovibile in alluminio modello C7;
•    Posa di una nuova gabbia per il lancio del disco e martello conforme alla normativa IAAF previa rimozione di quella esistente;
•    Realizzazione della segnaletica fissa orizzontale completa, comprendente il tracciamento e la tinteggiatura delle corsie, partenze, cambi etc. avente caratteristiche conformi al regolamento IAAF/FIDAL;
•    Targhettatura indicatrice in alluminio anodizzato fissata sui cordoli perimetrali.
L’intervento ha inoltre riguardato alcune porzioni di pista in cui la cordolatura perimetrale aveva ceduto e ha reso necessario il rifacimento della stessa e di parte degli asfalti.

Il manto

Il manto utilizzato per la finitura della pista, applicato secondo la sequenza di lavorazione prima descritta, presenta queste caratteristiche.
1)    Primo strato di supporto in telo prefabbricato realizzato in fabbrica a spessore costante costituito da fibre e granuli di gomma SBR selezionati con dimensioni controllate, miscelati ed uniti con un legante poliuretanico monocomponente non contenente metalli pesanti. Lo strato di gomma prefabbricata è progettato e realizzato in rotoli aventi prestazioni costanti e uniformi, con uno spessore di 10 mm, peso minimo 7,50 kg/mq, riduzione della forza minimo 30%. Il rotolo viene incollato al sottofondo bituminoso mediante adesivo poliuretanico bicomponente formulato in modo specifico con un consumo su asfalto denso a temperature moderate: 1,0 – 1,1 kg/m² circa.
2)    Strato superficiale finale dello spessore nominale di 4 mm eseguito mediante stesura a spatola di primo strato di rasatura del tappetino prefabbricato in SBR eseguita con rasante poliuretanico bicomponente e successiva stesura di secondo strato con rivestimento continuo in poliuretano, resistente ai chiodi, applicato allo stato liquido, costituito da vari strati di poliuretano autolivellante per un consumo minimo di 2,00 kg/mq. Finitura superficiale eseguita con semina manuale di granuli di gomma EPDM colorata con diametro controllato da 1,0 – 3,5 mm.
La colorazione finale è stata realizzata in blu e grigio al fine di evidenziare le rincorse dei salti in estensione, dell’asta e del lancio del giavellotto.
Per quanto riguarda il prato si è proceduto al rifacimento integrale del manto e del sistema di drenaggio mediante la formazione di dreni superficiali con interasse medio di 150 cm, eseguiti con
apposita attrezzatura rotante con carico simultaneo del materiale di risulta e riempimento degli scavi con ghiaino spezzato e lavato di corretta granulometria, fino a quota zero.
Si è poi rifatto integralmente l’impianto di irrigazione per poi formare la baulatura a due falde, correggere il terreno con sabbia silicea e fertilizzare il terreno per consentire la posa del manto in erba naturale a zolle prevegetate.