Nuova palestra scolastica a Merate

La nuova palestra scolastica di Merate è un edificio di riferimento per l’intero complesso scolastico, che dona carattere a tutto l’impianto attraverso un’architettura contemporanea.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 356

La nuova palestra scolastica di Merate, in provincia di Lecco, vuole essere un edificio di riferimento per l’intero complesso scolastico, apparendo come un volume puro ed estremamente semplice, rilevando immediatamente dove è collocato lo spazio per lo sport e quello per le altre funzioni.

Il contesto in cui si colloca la nuova palestra scolastica nel centro della città di Merate è caratterizzato dalla preesistente definizione dell’attiguo spazio pubblico noto come area Cazzaniga, dalla via su cui prospetta.

Quest’area nel corso degli anni rimase per lungo tempo un prato incolto usato per parcheggio e come piazzale per le giostre durante la Fiera patronale di Sant’Ambrogio. Negli anni Ottanta si propose la realizzazione di un polo scolastico con materna, elementari, medie, professionali, con in più annessi impianti sportivi.

Nei primi anni Novanta si formulò un intervento su progetto di Mario Botta per la costruzione del ‘broletto’ ad uso pubblico e privato terziario, che prevedeva la realizzazione di una torre pubblica contenente tra l’altro un auditorium.

Tale proposta fu sottoposta a referendum e fu respinta per evitarne l’edificazione.
Nel 1995 ci fu un nuovo tentativo di trasformare l’area in una piazza con giardini pensili, anfiteatro, bar, spazio per manifestazioni, aule per le Associazioni e un parcheggio interrato. Nonostante l’avversione di comitati locali, nel 1996, veniva incaricato lo Studio Archea, che presentava un progetto esecutivo nel 1998, oggi realizzato.

L’area Cazzaniga risultava quindi un accostamento di elementi relativi a diverse stagioni progettuali, mancando di un elemento identitario che la caratterizzasse. Il progetto per la nuova palestra scolastica di Merate ambisce a divenire un nuovo attrattore della città, sede delle attività sportive, non solo degli alunni scolastici, ma di tutta la comunità, riprendendo quindi la scansione modulare della facciata del municipio e degli edifici limitrofi reinterpretandola nel progetto.

La posizione della nuova palestra riprende quella dell’edificio preesistente che è stato demolito, sviluppandosi longitudinalmente lungo l’asse nord-sud.

Il progetto della palestra scolastica di Merate

L’obiettivo progettuale è stato quello di realizzare un edificio che donasse carattere a tutto l’impianto scolastico attraverso un’architettura contemporanea. Il sito per le sue caratteristiche ha suggerito al progetto un ruolo di cerniera tra l’interno e l’esterno, stabilendo delle relazioni visive attraverso una grande vetrata nel lato sudovest, garantendo anche delle connessioni con le attività scolastiche e extra scolastiche del sito, attraverso la sistemazione dell’area verde presente a ovest.

Gli ingressi alla nuova palestra scolastica sono pensati per migliorare i flussi e la mobilità adiacente al complesso scolastico, recuperando gli accessi già esistenti. L’accesso pubblico avviene da via Quintaberta e da via Cazzaniga, dove sono già presenti parcheggi a disposizione per l’utenza oltre alla fermata dell’autobus; attraverso un ridisegno del suolo si è creato uno spazio pubblico usufruibile dalla collettività, un ampliamento visivo dello spazio interno della palestra garantisce un’alta qualità architettonica degli spazi.

Prospetti della palestra scolastica di Merate

Su un lotto di 1.300 m² si è collocato un edificio di 800 m² su un unico piano.
L’impianto è composto essenzialmente da due volumi di diversa altezza. Il volume più alto è destinato allo svolgimento dell’attività sportiva, un corpo più basso a spazi di servizio (spogliatoi, deposito attrezzi, infermeria, vano tecnico e wc). Il corpo basso determina il fronte di collegamento con la scuola, in quanto accoglie gli accessi per gli atleti e i servizi affini; gli spettatori possono accedere da entrambi i lati della palestra, mantenendo così una funzione di legame tra pubblico e privato e differenziando i flussi delle due tipologie di utenza.

A nord, adiacente all’ingresso dedicato agli atleti, è stato conservato il collegamento già esistente tra la palestra e l’edificio scolastico attiguo.
L’integrazione di questo elemento con il corpo basso a servizi di nuova costruzione permette di condurre gli studenti direttamente alla porzione destinata agli spogliatoi, attraverso un percorso confortevole e sicuro. Un divisorio avvolgibile posto nella mediana del campo potrà permettere all’occorrenza di suddividere il campo polivalente, ridimensionato secondo le norme vigenti, in altri due spazi dedicati ad altre attività.

L’edificio si inserisce in maniera estremamente delicata e silenziosa nel luogo destinato ad ospitarlo, permettendo agli elementi naturali che caratterizzano il sito di divenire veri e propri attori, presenti e partecipi alla vita della palestra.

Le componenti che caratterizzano il progetto sono state scelte per la durabilità nel tempo, per la facilità di manutenzione, e per la capacità di dare un aspetto gradevole a tutto l’edificio.

Le dimensioni della palestra scolastica di Merate

Il posizionamento dell’edificio riprende la posizione dell’edificio preesistente, garantendo la possibilità di utilizzare lo spazio gioco all’esterno, che può integrare le attività sportive della palestra. La scelta presenta il vantaggio della creazione di un nuovo volume senza privare il complesso scolastico di aree già attrezzate, e nello stesso tempo la creazione di uno spazio protetto tra la scuola esistente e il nuovo manufatto, da destinare alle attività didattiche all’aperto.

L’edificio è un parallelepipedo di 41 x 23 m; il blocco servizi contenente gli spogliatoi atleti, spogliatoi arbitri, infermeria, bagni pubblici ufficio e di dimensioni 9 x 23 m.

Il dimensionamento della struttura, rispetto a quando previsto nel progetto di fattibilità iniziale, è avvenuto nella considerazione di poter realizzare una palestra adeguata ad un utilizzo sia scolastico (tipo B1) che extrascolastico con campo da basket e da volley omologabile per competizioni agonistiche locali secondo i vigenti regolamenti nazionali (CONI, FSN, DSA).

Si è pertanto aggiunto un wc al locale infermeria, due vani tecnici, un adeguato deposito attrezzi e si è provveduto a dividere per sesso i servizi igienici per gli spettatori (con relativo antibagno).

I materiali costruttivi della palestra scolastica di Merate

La tecnologia del nuovo edificio è principalmente legata alla scelta dei materiali e all’utilizzo di fonti rinnovabili per il mantenimento dei comfort termici dell’edificio e il rispetto di un budget contenuto.
La scelta del calcestruzzo, come elemento materico principale, garantisce il facile reperimento locale. Le strutture di tamponamento e il rivestimento esterno in pannelli prefabbricati isolati garantiscono adeguate prestazioni isolanti.

Le linee progettuali hanno previsto l’utilizzo di calcestruzzo a faccia vista con matrice a pannelli orizzontali, realizzati fuori opera, con la conseguente facilitazione delle operazioni in cantiere.
Infine il vetro delle facciate garantisce un generoso apporto di luce e una permeabilità visiva totale dall’esterno.

La pavimentazione del campo da gioco è realizzata in linoleum, così da garantire un elevato comfort durante la pratica di tutte le attività previste ed al contempo una spesa relativamente contenuta.
I percorsi per gli spettatori sono realizzati in cemento lisciato, garantendo così la maggior durabilità nel tempo e la massima praticità di pulizia.

Il rapporto tra il volume della nuova palestra e le superfici murarie in cotto a vista delle architetture circostanti.

Gli impianti
A seguito di approfondimenti con la Stazione Appaltante, è stata valutata la soluzione di connettere la nuova palestra alla centrale termica comune che ad già alimentava il riscaldamento di tutto il plesso dell’area Cazzaniga, ricomprendendo: il Collegio Manzoni; l’Istituto Clerici; la Biblioteca ed il Museo; l’area culturale Cazzaniga; la palestra preesistente poi demolita.

I cinque edifici sopra citati risultano infatti connessi dal punto di vista termico da un’unica centrale alimentata da due caldaie, una di servizio ed una di portate minori di riserva, ma che funge altresì da alimentazione principale nelle stagioni di minor utilizzo; la centrale termica è dislocata nei pressi del garage interrato dell’area Cazzaniga.

La proposta progettuale è stata quella di utilizzare le caldaie esistenti per il riscaldamento della palestra, area gioco e pubblico, avendo verificato la capacità delle caldaie a supportare l’incremento di carico.
La zona gioco è riscaldata con un impianto del tipo a tutt’aria. L’unità di trattamento aria (UTA), installata sulla copertura dei locali spogliatoio, è del tipo a sezioni componibili adatta ad installazione all’esterno. L’aria trattata viene immessa in ambiente mediante diffusori a ugelli multipli adatti al lancio lungo, installati su canali circolari a vista in lamiera d’acciaio transitanti lungo le pareti dei lati lunghi (a quota di 3,5 m circa). La ripresa dell’aria dalla zona gioco è del tipo centralizzato attraverso griglia bassa posta in una nicchia ricavata in corrispondenza del locale deposito attrezzi.

Il riscaldamento dei locali ad uso spogliatoio, servizi igienici ed infermeria avviene con un impianto a radiatori.

Gli impianti di illuminazione artificiale sono realizzati in modo da evitare fenomeni di abbagliamento per i praticanti e gli spettatori. Per raggiungere tali risultati sono stati previsti proiettori disposti longitudinalmente, con sorgente a LED da 260W, 24.000lm, 5700K, CRI 70, con ottica asimmetrica, grado di protezione IP66, resistenza agli urti IK08 e Classe di isolamento I.
Per gli spogliatoi e ingresso sono stati previsti dei corpi illuminanti a LED a forma quadrata 60x60cm da installare sia a controsoffitto che a plafone, dove quest’ultimo non presente.
Il progetto ha previsto la realizzazione di un impianto fotovoltaico costituito da 64 pannelli da 300Wp cad/uno per una potenza complessiva di 19.2kWp. di picco installato in copertura della palestra.

Opere strutturali della palestra scolastica di Merate

La palestra ha un’altezza netta interna di 7 metri (luce libera sul campo da gioco). La struttura verticale del blocco palestra e degli spogliatoi è in calcestruzzo prefabbricato a vista, sui quali si aggancia la struttura orizzontale della copertura prefabbricata in calcestruzzo.

La struttura portante è realizzata in elementi prefabbricati a pilastri in c.a. e travi in c.a.p., sulle quali poggiano tegoli a doppio T, a campata unica. Il solaio di copertura è realizzato in elementi prefabbricati con cappa collaborante a garantire il piano indeformabile ed il trasferimento delle azioni orizzontali agli elementi in grado di assorbire in modo razionale le azioni sismiche.

Il volume dedicato agli spogliatoi è strutturalmente connesso al corpo palestra, mediante la fila di pilastri centrali in comune ai due solai di copertura. La struttura portante è anch’essa a pilastri prefabbricati in c.a. e travi in c.a.p., con solaio in tegoli a doppio T, dimensionato per supportare il locale impiantistico allocato in una zona sopra gli spogliatoi.

L’involucro della palestra è realizzato mediante la posa in opera di pannelli prefabbricati a garantita prestazione energetica, in cemento armato vibrato a taglio termico; ancorati esternamente alla struttura, con spessore cm 32. L’isolamento consente di ottenere la caratteristica U ≤ 0,26 W/mqK.

L’assorbimento acustico nella palestra di Merate

(Approfondimento a cura di Celenit Spa).

Il problema dell’acustica all’interno di uno spazio sportivo, e tanto più in ambiente scolastico, è particolarmente importante.

Nella palestra di Merate l’assorbimento acustico è stato realizzato con il pannello Celenit AB di spessore 35 mm, colorato in grigio ardesia, installato all’intradosso del solaio, avvitato su sottostruttura.
Si tratta di un pannello isolante termico e acustico, in lana di legno sottile di abete rosso, totalmente sostenibile con certificato PEFC TM o FSC®, mineralizzata e legata con cemento Portland bianco. Il pannello AB ha una texture fine idonea a controsoffitti e pareti acustiche a vista.

Conforme alla norma UNI EN 13168 e UNI EN 13964, è certificato da ANAB-ICEA e Natureplus per la ecocompatibilità dei materiali e del processo produttivo.