Il progettista deve scegliere

Ne abbiamo parlato anche negli ultimi webinar di Sport&Impianti. Di fronte alla progettazione di un impianto sportivo, che richiede la posa di materiali specifici correlati alla prestazione atletica dei futuri utenti, una generica definizione di capitolato (magari accompagnata dalla dicitura “o equivalente”) è insufficiente a garantire il risultato finale.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 345

Il problema è particolarmente evidente nel campo delle superfici sportive (sia quelle multisport, che per atletica leggera, per calcio e calcetto, ecc.).

Non tutte le superfici sono “equivalenti” tra loro, e ciò non significa che una sia “meglio” dell’altra: a seconda dell’uso a cui sono destinate (amatoriale, per allenamento, agonistico, professionsitico, misto) possono essere più o meno adatte, nella consapevolezza che potranno avere una durata maggiore o minore prima di dover essere sostituite, e bisognerà scegliere soppesando i diversi pro e contro.

La scelta si riflette anche sul prezzo: a una definizione precisa e non modificabile della soluzione progettuale corrisponderà un ben preciso valore nel computo metrico estimativo. Altrimenti, si lascia di fatto la possibilità all’appaltatore di scegliere un prodotto diverso (e presumibilmente meno costoso).

Questo vale, ad esempio, per l’atletica leggera: se World Athletics (ex IAAF) “riconosce” sette tipologie di superficie sportiva, alcune delle quali comprendono ulteriori differenti possibilità definite “equivalenti”, ciò non significa che ciascuna tipologia sia sostituibile all’altra dal punto di vista prestazionale, manutentivo, di durata, e, in definitiva, di prezzo. Il progettista deve scegliere quale sistema va adottato, e descriverlo in modo univoco in capitolato. Una scelta che va fatta con il committente, tenendo conto dell’uso che verrà fatto dell’impianto.

Come per l’atletica, lo stesso vale per i manti multisport, per l’erba sintetica, per i campi da padel.

Considerato che i prezziari ufficiali – come abbiamo già visto in precedenti occasioni – non offrono voci dettagliate per l’impiantistica sportiva, è quanto mai necessario che sia il progettista a individuare l’esatta descrizione da inserire nel capitolato, senza consentire modifiche, e preventivando il giusto prezzo per quella soluzione.

(Immagini: Shutterstock).