Bergamo e Atalanta: lo Stadio in Città (parte I)
La storia, i lavori

Lo stadio di Bergamo, sede delle partite casalinghe dell’Atalanta, ha appena completato la sua ultima metamorfosi, pur rimanendo nella stessa posizione occupata da quasi cento anni. Gli architetti dello Studio De8 hanno progettato la trasformazione, realizzata a tappe tra il 2019 e il 2024, lavorando sull’idea di integrare lo stadio con la città trasformando il confine tra le due realtà in un bordo permeabile e vissuto.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 365
Lo stadio nella città con lo sfondo dei Colli di Bergamo (Foto courtesy Atalanta BC).

Nel numero 364 di TSPORT abbiamo visitato il Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, quartier generale dell’Atalanta, la squadra bergamasca che ha concluso al terzo posto il campionato di Serie A 2024/25.

Sul 365 parliamo invece dello stadio di Bergamo, che fino all’estate appena trascorsa era noto come Gewiss Stadium (e come tale lo ritroviamo in foto e disegni dell’ultimo periodo), mente, scaduto il contratto di sponsorizzazione con la casa tedesca, ha appena assunto una denominazione tutta nuova, dove oltre al nome dello sponsor si è scelto di mutare “Stadium” in “Arena”.

Partiamo dunque dalla storia dello Stadio di Bergamo, da oggi “New Balance Arena”.

La storia

Le origini dell’impianto sportivo vanno fatte risalire alla creazione di un ippodromo ai confini con il Comune di Seriate, alla periferia di Borgo Santa Caterina, inaugurato il 24 agosto 1902 dalla Società Ippotecnica Bergamasca, e che comprendeva al suo interno un modesto campo di calcio.

Si deve all’idea di Pietro Capoferri, allora presidente dell’Atalanta (società fondata nel 1907), la realizzazione di un nuovo grande stadio al posto del campetto annesso all’ippodromo: il progetto, nel 1927, fu affidato all’ingegnere Luigi De Beni, e la costruzione venne completata nell’autunno del 1928.

Intitolato al milite fascista Mario Brumana, lo stadio venne inaugurato ufficialmente il 23 dicembre.

Il campo di gioco misurava 120 metri per 70 e comprendeva una pista d’atletica di 430 metri con superficie in cenere. Lo stadio presentava una tribuna coperta e una scoperta, con la capacità di 8.000 posti, più 4.000 posti disponibili nel parterre.

Alla caduta del fascismo lo stadio perdette l’intitolazione a Brumana e divenne semplicemente lo Stadio Comunale.

Galleria di immagini storiche dello stadio di Bergamo.

Le prime trasformazioni

Fin dal 1949 si intervenne per ampliare lo stadio, creando la Curva Sud; nel 1971 venne poi aggiunta la Curva Nord. Ma più sostanziale è stata l’eliminazione della pista di atletica, decisa nel 1984 con il ritorno dell’Atalanta in Serie A, insieme all’allargamento delle due tribune su strutture metalliche tubolari, che portarono a una capacità effettiva di oltre 40.000 spettatori.

Nel 1994 lo stadio assumeva l’intitolazione agli “Atleti Azzurri d’Italia”.

È in questo periodo che, stante l’espansione dell’abitato che era venuta inglobando lo stadio nel tessuto urbano, si cominciarono a valutare ipotesi di spostamento dell’impianto fuori città: ipotesi mai concretizzate.

Nel 2015, con l’obiettivo di allineare lo stadio alle più attuali esigenze della Serie A e dei requisiti UEFA, l’Atalanta Bergamasca Calcio Spa, presieduta da Antonio Percassi, interveniva in modo sostanziale a proprie spesse sulla tribuna centrale, pur essendo l’impianto ancora di proprietà comunale.

I lavori hanno previsto l’eliminazione delle barriere tra la tribuna centrale e il campo da gioco, e la creazione di un nuovo parterre con posti “Pitch View” per circa 400 spettatori. Il riassetto portava una riduzione della capienza dello stadio che si riduceva a 21.300 spettatori.

Nel 2017 il Comune metteva a bando l’alienazione dello stadio, con l’impegno per il vincitore a presentare un piano attuativo comprendente le attività necessarie per la riqualificazione dell’impianto e delle aree urbane limitrofe.

Il bando veniva vinto dall’Atalanta, che dall’8 agosto 2017 diventava la quinta società calcistica italiana proprietaria del proprio stadio.

Da Google Earth, le tre fasi della trasformazione: da sinistra, marzo 2018, agosto 2022, settembre 2025.

La riqualificazione 2019-2014

Il progetto di riqualificazione, incluso nel “piano attuativo” presentato a seguito della vittoria nella gara per l’acquisizione dell’impianto, è stato affidato allo studio De8 Architetti.

L’operazione di ricomposizione dell’immagine e della funzionalità dello stadio si è svolta essenzialmente in tre tappe, incentrate rispettivamente su tre lati della struttura:

1) realizzazione della nuova Curva Nord Pisani (maggio-novembre 2019);

2) riqualificazione della Tribuna Rinascimento (giugno-settembre 2020);

3) demolizione e ricostruzione della Curva Sud Morosini (giugno 2023-settembre 2024).

Cantiere della nuova Curva Nord Pisani nell’estate 2019 (foto Studio De8).

Sempre a partire dall’estate 2019 inizia la sponsorizzazione da parte di Gewiss, che darà per 6 anni il nome allo stadio.

Il 29 aprile 2019 iniziano i lavori per l’abbattimento e la ricostruzione della Curva Nord “Federico Pisani”. Il 6 ottobre 2019 viene inaugurata la nuova Curva Nord da 9.121 posti, mentre i lavori di finitura proseguono fino a novembre.

Il 25 giugno 2020 iniziano i lavori per la parziale demolizione e la successiva ricostruzione e riqualificazione della tribuna “UBI Banca”, rinominata poi “Rinascimento”, che ha accesso da viale Giulio Cesare. I lavori soffrono delle difficoltà connesse con la pandemia, ma vengono comunque completati in 4 mesi.

Gli esterni della Curva Nord, dell’angolo su viale Giulio Cesare e della Curva Sud (foto Michle Nastasi).

Lo stadio ottiene anche il nulla osta provvisorio allo svolgimento degli incontri casalinghi di Champions League, con l’impegno da parte della società ad apportare le migliorie richieste nella Curva Sud “Piermario Morosini”, che sarà comunque, nella fase successiva, demolita.

L’ultima fase dei lavori, previsti inizialmente durante l’estate del 2022, partirà invece il 5 giugno 2023. Viene completamente demolita la curva Sud, che presentava un andamento interamente curvilineo; i lavori di ricostruzione si protraggono fino all’estate del 2024, con una forma rettilinea raccordata agli angoli e comprendono anche il Settore Ospiti, i Distinti Sud, l’adiacente parcheggio interrato e le opere di urbanizzazione previste dal piano attuativo verso via del Lazzaretto.

A completamento, nel luglio 2024 vengono posate le due travi “americane” che collegano sui due lati le due curve, passando sopra le tribune laterali, sulle quali viene montato il nuovo impianto di illuminazione. La partita inaugurale svoltasi con la piena capienza dello stadio, è stata disputata il 15 settembre 2024. La capienza dichiarata per la stagione 2024-25 è di 24.950 spettatori.

Tutti i lavori hanno rispettato le due facciate storiche che rimangono inglobate nelle rispettive tribune.

Nel 2025, il Progetto dello stadio di Bergamo è stato scelto per la mostra “Stadi. Architettura e mito” al MAXXI di Roma, quale esempio di ricongiunzione tra memoria storica e architettura contemporanea.

Da sinistra: modello dello stadio presente al Maxxi di Roma; dettaglio del rivestimento esterno (foto BG/Tsport); dettaglio della trave “americana” (courtesy Atalanta BC).

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