Il 28 maggio 2024 veniva inaugurato il Centro Sportivo Pino Daniele, rinato sulle tracce dell’ex Delphinia Sporting Club di Caivano (Napoli) e affidato in gestione alle Fiamme Oro della Polizia di Stato.
Ci siamo tornati a un anno di distanza, per vedere com’è e per capire se il processo seguito per realizzarlo in meno di 6 mesi è riproducibile in altre situazioni di disagio sociale senza violare troppo, in nome dell’emergenza, le regole imposte dalle norme che valgono per tutti.
Caivano un anno dopo

Rendering del progetto definitivo (Lastarch Srl).
Arrivare a Caivano

Usciti dal casello Pomigliano-Villa Literno della A1, dopo un paio di svincoli si arriva all’imbocco di Viale Rosa, dove appare la testata degli edifici del quartiere “Parco Verde”, con l’opera di street art a tutta altezza “Nessuno resti solo”, realizzata nel maggio 2023 dall’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri (foto a destra, da Google Street View).
Ma con la destinazione assegnata al navigatore “Centro Sportivo Pino Daniele” non si entra mai a Caivano. Il viale – che proprio in corrispondenza del Centro, curvando, diventa Via Necropoli e conduce al cimitero – corre distante dalle case popolari, e dopo cinquecento metri, sul lato opposto a queste, c’è il cancello da imboccare.
Si, perché prima ancora di varcare la soglia del Centro Sportivo c’è da superare una prima recinzione, che delimita l’ampio parcheggio e l’ombroso parco pubblico denominato “Cuore Verde di Caivano” (anche per distinguerlo dal “Parco Verde” che è il quartiere di cui detto sopra, che di verde ha solo la tinteggiatura degli edifici).


Si entra quindi in un mondo a parte, che sembra non avere nulla a che vedere con la realtà urbana e sociale di Caivano, e tento meno di quel Parco Verde che è a sua volta un mondo isolato dal paese. Uno spazio che trasmette sicurezza, dove lasciare l’auto parcheggiata senza timore, senza motivi di disturbo alcuno. Uno spazio che, prima della bonifica effettuata dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, era in stato di abbandono e mal frequentato. Dall’area verde si accede già, liberamente, ad alcuni dei nuovi impianti sportivi, come vedremo più avanti.
Il Cuore Verde di Caivano
Un Parco urbano con finalità didattico ricreative, grazie agli interventi di recupero e riqualificazione dell’Arma dei Carabinieri – Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.
L’area, inizialmente in totale stato di abbandono, presentava molteplici criticità, dal punto di vista vegetazionale e ambientale per la presenza di molteplici tipologie di rifiuti, anche pericolosi, e dal punto di vista sociale per la tipologia di fruizione dell’area frequentata, a quanto riportato dalle cronache, da tossicodipendenti e sede di spaccio di stupefacenti.
È stata necessaria, innanzitutto, una bonifica dell’area dai rifiuti presenti con interventi mirati alla completa rimozione della vegetazione infestante e alla sistemazione delle piante esistenti. Successivamente c’è stato il restauro della rete di vialetti e sentieri presenti nel progetto originario e la realizzazione di nuovi sistemi di illuminazione alimentati da pannelli fotovoltaici, per sottolineare l’importanza delle risorse sostenibili per la tutela dell’ambiente.
Sono stati anche realizzati alcuni percorsi tematici educativi e punti di aggregazione.

Il primo è il percorso benessere ideato lungo il perimetro esterno del Parco per massimizzarne la lunghezza, progettato sulla scia della naturale vocazione dell’area, concepita inizialmente come area di conforto per il centro sportivo attiguo. Lungo il percorso sono state installate delle tabelle con piccoli suggerimenti per preservare uno stile sano di vita nella quotidianità. Sono stati costruiti percorsi arborei tematici con specie dotate di descrizioni ed aneddoti sul loro uso nella vita di tutti i giorni.
Sono state create un’aula didattica, intesa come elemento centrale del Parco a significare il ruolo fondamentale dell’istruzione nei processi di formazione sociale del cittadino e un’aula studio, ideata come punto di condivisione dell’esperienza formativa.
Sono state realizzate panchine che accolgono i fruitori e aiuole tematiche con lo scopo di divulgare la conoscenza del ruolo degli insetti e delle piante aromatiche. In una zona circolare del Parco è stata poi ideata una saletta lettura nel verde, suggerita dalla naturale disposizione della vegetazione, con una panca particolarmente ergonomica, che riporta ai valori della calma e della meditazione astraendo il fruitore dal contesto circostante. Tutti gli arredi dell’area, comprese le panchine, sono stati realizzati con il legname proveniente da alberi morti per cause naturali all’interno delle Riserve Naturali dello Stato gestite dell’Arma dei Carabinieri e per i quali è possibile calcolare l’impronta di carbonio che viene trattenuta dagli stessi alberi.


Dal “Cuore Verde” si viene indirizzati all’ingresso del Centro Sportivo attraverso l’iconico (parola abusata, ma in questo caso quanto mai pertinente) “corridoio” in acciaio corten: “luogo di percorrenza ma anche di sosta e relazione da cui, grazie alla forma della copertura che reagisce in modo sempre diverso al contesto e agli agenti atmosferici, si gode dell’ombra, ci si ripara dalla pioggia, si guarda il cielo e si intravvede il complesso sportivo”. L’ingresso non è più quello dove campeggiava l’insegna “Delphinia”, che rimane, lateralmente, come accesso carraio di servizio.
Varcata la soglia, all’interno si delineano spazi luminosi e puliti, nessuna barriera impedisce l’accesso agli ambienti (ad eccezione della piscina), utenti che si informano al desk per i corsi o i campi estivi. Poca attività sportiva in una normale giornata infrasettimanale (il Centro è aperto dalle 8 alle 22: ma nel week-end chiude prima, la domenica addirittura alle 15). L’ordine e la tranquillità sono frutto della gestione, e magari anche della soggezione che incute l’insegna della Polizia di Stato, cui è affidato il Centro attraverso il G. S. Fiamme Oro, per ora fino al 2027.
Dall’edificio indoor del Centro Sportivo si accede agli impianti esterni.
Alcuni di questi, come detto in precedenza, sono stati collocati all’esterno del perimetro del Centro Sportivo vero e proprio, accessibili direttamente dall’area verde: sono quelli corrispondenti agli “sport urbani”, che possono essere usufruiti gratuitamente e senza vincoli. Si tratta dello skatepark, del polivalente basket/volley, della gabbia per il calcetto 3×3 e del parkour, mentre in prossimità dell’ingresso sono collocati dei giochi per i più piccoli, su un colorato tappeto antitrauma.


La storia
Il quartiere del “Parco Verde” è nato, alla periferia nord del paese, in seguito al terremoto del 1980, con i fondi e le agevolazioni previste dalla legge 14 maggio 1981, n. 219 (Provvedimenti organici per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori colpiti). Vi si insediano famiglie di sfollati dai paesi terremotati, ma col tempo, l’incuria e la mancanza di servizi, il quartiere diventa un ghetto, dove gli unici tentativi di riscatto provengono oggi – a quarant’anni di distanza – solo dalla chiesa e dalla scuola, grazie all’attività, rispettivamente, del parroco don Maurizio Patriciello e della preside della scuola superiore ‘Francesco Morano’ Eugenia Carfora.
Il centro sportivo è stato realizzato per il tramite del “Consorzio Caivano Uno” tra le opere poste nel Comparto n. 10 di Caivano, nell’ambito del programma straordinario di cui al Titolo VIII della citata Legge 219/81.
Il centro sportivo diventa attivo in seguito alla concessione rilasciata a favore della ASD Delphinia (delibera n.17 del 18/02/1999). Dopo 10 anni di gestione, vengono concesse alla ASD una serie di proroghe annuali, fino a una nuova gara per il periodo 2012-2018: la concessione viene rilasciata per altri 6 anni alla stessa ASD Delphinia, che però comincia (dal 2015) a non poter più pagare al Comune i canoni previsti. Nel 2017 la SSD Delphinia Sporting Club cede il ramo d’azienda alla Delphinia 2.0 SSD, la quale infine l’8 agosto 2018 informa il Comune di non poter avviare la stagione per le condizioni in cui versa l’impianto. Da quel momento le strutture vengono abbandonate e cominciano ad essere vandalizzate.

Nei successivi anni vengono perseguite soluzioni di partenariato per la riqualificazione e gestione del centro. Con determinazione n. 508 del 27 giugno 2019 il Comune pubblica un avviso di manifestazione d’interesse per un intervento in project financing per riqualificare e gestire la struttura. Il 16 settembre 2019 l’associazione temporanea di imprese (ATI) tra Alba Oriens S.S.D..A A.R. L. e San Mauro SSD ARL presenta una proposta progettuale in risposta all’avviso pubblico. In data 07/10/2019 viene indetta la Conferenza di Servizi, la quale si conclude con l’approvazione (Determina n.166 del 19/02/2020). La proposta dell’ATI viene dichiarata di pubblico interesse con la delibera commissariale n. 14 del 13/08/2020. Deve a questo punto partire una procedura ad evidenza pubblica, in conformità all’art. 183, comma 15, del codice degli appalti (all’epoca Dlgs 50/2016), per l’affidamento della concessione, con prelazione per il proponente. L’Amministrazione comunale, con Determina dirigenziale n. 926 del 27/08/2020, per mezzo del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata, indice la procedura di gara aperta, che si conclude senza esito.
Il Comune di Caivano è, nel frattempo, assoggettato a commissariamento per infiltrazioni camorristiche.
Poiché nulla sembra accadere, in seguito a un servizio di Striscia la Notizia, andato in onda il 7 giugno 2023, il nuovo sindaco di Caivano, Vincenzo Falco, eletto dopo il periodo di commissariamento, dichiara che la ditta aggiudicataria “ha chiesto al Comune un diritto di superficie, a garanzia di investimenti che sono passati da 2,4 a 7 milioni di euro. Il Comune ha dato l’incarico a due esperti, per poter assumere con tranquillità la decisione di procedere all’investimento triplicato rispetto a quello previsto dal bando di gara”.


I provvedimenti
La risonanza di alcuni eventi criminosi perpetrati a quanto pare all’interno della struttura sportiva, nell’estate del 2023, ha fatto sì che la politica si mettesse a questo punto in prima fila delineando soluzioni rapide e decisive per il recupero del centro sportivo, trascurando l’eventuale procedura in corso sopra descritta.
Prima (30 agosto) la Regione Campania dichiara che ristrutturerà il centro sportivo comunicando “la propria disponibilità ad eseguire i lavori di ristrutturazione e ad assicurare anche la gestione diretta delle attività sportive e culturali che possono essere sviluppate nella struttura”.
Quindi (31 agosto), come confermato da Sport e Salute sul sito istituzionale, il Governo comunica che “Il centro sportivo Delphinia di Caivano sarà ristrutturato e riaperto entro la prossima primavera con un investimento di 10 milioni di euro e sarà gestito dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato”.

Il decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123 recante “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale” introduce, tra l’altro, norme per il risanamento e la riqualificazione del territorio del Comune di Caivano per favorire lo sviluppo economico e sociale dell’area e, in particolare all’articolo 1, prevede “Interventi infrastrutturali urgenti” in favore del Comune medesimo.
In applicazione di tale disposizione, con D.P.C.M del 18 settembre 2023 viene nominato, quale Commissario Straordinario di Governo per l’espletamento delle relative attività, il dott. Fabio Ciciliano, con il compito di predisporre e attuare un piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione nell’ambito del suddetto territorio.
Ai sensi dell’art.1, comma 4 del citato decreto-legge, il piano straordinario ricomprende anche “interventi urgenti per il risanamento, il ripristino, il completamento, l’adeguamento e la riqualificazione del Centro Sportivo ex Delphinia di Caivano e per la realizzazione degli ulteriori interventi strumentali e connessi che interessino il centro sportivo ovvero pertinenze attigue”; per la realizzazione di detti interventi, il Commissario straordinario si avvale del supporto tecnico-operativo, (ai sensi dell’art. 10, commi 1 e 2, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108), di Sport e Salute, che svolge altresì le funzioni di Centrale di Committenza, ai sensi dell’art. 63 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice appalti).
Con decreto n.2 del 14 ottobre 2023, il Commissario Straordinario nomina l’ing. Emiliano Curi, responsabile dirigente dell’area Ingegneria dello Sport della Società, Responsabile Unico del Progetto (RUP) per gli Interventi del Centro Sportivo, prevedendo altresì la facoltà di avvalersi delle misure di semplificazione previste nel già citato Decreto Legge 15 settembre 2023 n.123.
Con decreto n. 3 del 14 ottobre2023, il Commissario Straordinario approva il Progetto di Fattibilità Tecnico economica (PFTE) degli Interventi del Centro Sportivo, approvando il relativo quadro economico, per un importo complessivo di euro 13.076.772,93. L’opera viene finanziata con risorse a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027, di cui all’articolo 1, comma 177, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Il Commissario Straordinario, ricevuta la relazione del RUP e i relativi allegati nei quali è stata individuata la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara mediante appalto integrato la più idonea al raggiungimento degli obiettivi prefissati, in considerazione della straordinaria urgenza nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, con il decreto n. 4 del 30 ottobre 2023 autorizza il quadro delle deroghe proposte.
Le deroghe per Caivano
Il Decreto n. 4 del 30 ottobre 2023 del Commissario Straordinario Fabio Ciciliano, “Interventi infrastrutturali urgenti in favore del Comune di Caivano – piano di riqualificazione del centro sportivo ex Delphinia” autorizza, “data la straordinaria urgenza per l’avvio delle attività connesse alla realizzazione delle opere di riqualificazione del Centro Sportivo e al fine di consentire il rispetto del cronoprogramma approvato del PFTE”, la deroga delle seguenti norme di legge (tutti gli articoli sono riferiti al D.Lgs. 36/2023):
a) aggiudicazione della procedura in base al criterio del minimo prezzo anziché del miglior rapporto qualità/prezzo come previsto per l’appalto integrato (artt. 44 c.4 e 108 c. 2 lett. c);
b) avvio immediato di alcune lavorazioni iniziali prima dell’approvazione del progetto esecutivo da parte della stazione appaltante (art. 44 c.5);
c) aggiudicazione della gara prima della conclusione delle verifiche del possesso dei requisiti in capo all’offerente (art. 17 c. 5);
d) stipula del contratto prima della scadenza dei 35 giorni dall’invio della comunicazione del provvedimento di aggiudicazione (art. 18 c. 3);
e) pubblicazione per un periodo anche inferiore a 30 giorni dell’avviso di ricerca di sponsor (art. 134 c. 4).
Viene quindi pubblicato, il 3 novembre 2023, l’avviso di “indagine di mercato” finalizzata a ricevere manifestazioni di interesse da parte di operatori in possesso dei requisiti per partecipare alla relativa gara, con scadenza il 10 novembre. Segue la lettera d’invito alle aziende selezionate, cui rispondono, entro il 27 novembre, quattro concorrenti.
Le sedute della commissione di gara si svolgono nei tre giorni 27-29 novembre, e con determina del RUP n. 155 del 1° dicembre 2023 l’appalto viene aggiudicato a Saico Srl.
Una tempistica inimmaginabile nella procedura ordinaria.
Il progetto
Sport e salute aveva presentato dunque – attraverso il suo ufficio Spazio Sport / Ingegneria dello Sport – il Piano di Fattibilità Tecnico Economica, “finalizzato alla rigenerazione dell’esistente complesso sportivo comunale destinato a diverse attività sportive al fine di connotare lo sport di valenza sociale, nonché allo sviluppo dell’accessibilità e della qualità dei servizi educativi per incentivare e promuovere le occasioni di aggregazione sul territorio comunale”.
Mentre il Genio Militare effettua le prime opere di bonifica e di messa in sicurezza, il PFTE delinea le modalità di intervento, che tendono a conservare le strutture e la dislocazione dei campi, adeguando e sostituendo quanto danneggiato, obsoleto o non più utilizzabile.
Quanto alla scelta delle dotazioni sportive da inserire – a conferma o in sostituzione di quelle preesistenti – il PFTE riporta una “ponderata sintesi tra la volontà di riqualificare le strutture esistenti che hanno connotazioni di tipo tradizionale e che andrebbero a colmare una carenza di strutture pubbliche importante con l’aggiunta di spazi per le nuove discipline degli urban sport in un contesto che possa ricercare il massimo dell’integrazione sociale di avvicinamento allo sport”.

Planivolumetrico di progetto. 1- padel; 2- tennis; 3- calcetto; 4- piscina; 5- bocce & banjee fitness; 6- distribuzione; 7- palestre 8- parete di arrampicata; 9- atletica; 10- auditorium (in costruzione); 11- skatepark; 12- playground multisport; 13- Parkour & Intensity Arena; 14- giochi bimbi; 15- corridoio di accesso; 16- parco “Cuore Verde” .
Gli architetti di Lastarch Srl (CEO Silvia Statella e Fabio Lattanzi), che ha coadiuvato Sport e Salute nell’ideazione del concept e nella direzione artistica, definiscono così l’approccio alla progettazione:
L’impianto planimetrico di per sé funzionale e ben distribuito, è stato reinterpretato grazie ad alcune idee progettuali che ne hanno profondamente trasformato la percezione. L’individuazione di un nuovo asse ordinatore in relazione alla disposizione ortogonale delle strutture dell’impianto sportivo, ed ispirato alla centuriazione del territorio in epoca romana, definisce il percorso di ingresso dal parcheggio al centro sportivo attraverso il parco. Per accedere al centro sportivo si dovrà quindi attraversare un tunnel in acciaio corten, caratterizzato dall’unione di frammenti e dalla sottrazione di forme geometriche che reagendo in modo sempre diverso al contesto e agli agenti atmosferici offrono un’esperienza immersiva e mutevole a chi lo attraversa.
Per portare la luce, simbolo di rinascita all’interno degli edifici si è lavorato sulla “porosità” degli involucri, aprendo visuali inedite e creando nuove relazioni tra spazi interni ed aree esterne, come nel caso della piscina e delle palestre dove sono state modificate e implementate le superfici vetrate modificando completamente la percezione e la qualità degli spazi. L’utilizzo diffuso del colore che caratterizza tutte le strutture sportive, le superfici esterne dei volumi costruiti e gli ambienti interni dell’impianto rende l’insieme eterogeneo e dinamico restituendo un’immagine positiva ed inclusiva.


I volumi edilizi
La volumetria costruita del Centro Sportivo si articola nei due corpi della piscina e delle palestre, collegati da un corridoio centrale.
L’edificio della piscina è stato oggetto di profonda riqualificazione sia internamente che esternamente, mantenendo il preesistente impianto planimetrico distributivo.
Nell’area natatoria, con vasca principale da 6 corsie 25×15 metri e di profondità variabile da 1,30 metri a 1,90 metri e vasca secondaria da 10,0×2,75, è stata sostituita integralmente la pavimentazione del piano vasca nonché i rivestimenti in gres delle pareti perimetrali. I rivestimenti della vasca sono in Aciker bianco (lucido e opaco), e nero per le corsie; sui pavimenti e sulle pareti fino all’altezza di 2 metri è installato un rivestimento in gres ceramico in formato 30×60. Accanto alla vasca è stato posato uno splashpad per i più piccoli.


Al volume edilizio sono state apportate nuove aperture sulla facciata ovest, aumentandone la trasparenza e il rapporto di connessione con l’area esterna, riqualificata realizzando un solarium per la stagione estiva.
La parte di edificio che ospita le palestre – sul lato opposto rispetto al corridoio di distribuzione – è organizzata con una palestra principale polivalente, destinata a box e arti marziali ma utilizzabile anche per basket e volley, e 3 palestre secondarie destinate a fitness, danza e corpo libero, oggetto di integrale ristrutturazione. La permeabilità visiva verso l’esterno è stata migliorata realizzando nuove aperture vetrate sul prospetto est.


All’interno della palestra multisport indoor, è stato installato il sistema Vinylsport M: una pavimentazione vinilica multifunzionale ideale per una vasta gamma di attività sportive, scolastiche e ricreative, che ha recentemente ricevuto le certificazioni FIVB e IFF.
In entrambi i corpi edilizi sono stati rifatti tutti gli impianti (idrico di filtraggio per la piscina, meccanico ed elettrico); le pareti esterne e la copertura piana sono state adeguate per un migliore termoisolamento.
Gli ambienti di servizio, compresi gli spogliatoi, sono stati oggetto di una profonda ristrutturazione anche con lo spostamento di alcune funzioni.


Gli impianti Outdoor
Campi da tennis
Nella posizione in cui erano presenti 4 campi da tennis, ne sono stati riproposti soltanto 2 di dimensione 37,70 x 18,31 m e 37,70 x 17,56 m, fasce di rispetto comprese. Per il ripristino della superficie di gioco dei due campi, asportato lo strato superficiale del manto è stato riqualificato il tappetino bituminoso sottostante, realizzando una nuova pavimentazione sintetica multistrato. Sono state quindi realizzate nuove recinzioni, installate griglie di raccolta delle acque meteoriche e modificato il sistema di illuminazione con la posa di fari a LED: questi ultimi interventi sono comuni anche agli altri campi outdoor.


Campi da padel
Nella parte nord-ovest del centro, in precedenza dedicata al paintball sono stati installati 3 nuovi campi da padel (dim. 22×12 m). I campi poggiano su una nuova piattaforma di calcestruzzo leggermente rialzata rispetto al piano esistente e rettificata nelle pendenze. Per la pavimentazione è stato adottato un sistema costituito da una superficie in erba sintetica che assicura giocabilità ottimale e comfort.
Campo di calcio a 5
Il campo, già esistente, è stato riqualificato. Alla dimensione di 43,72 x 23,86 m è stata aggiunta un’area per la collocazione delle panchine. La nuova pavimentazione sportiva, in erba sintetica di ultima generazione, è stata installata su sottofondo ammodernato. Rifatto il cordolo perimetrale e la recinzione con reti parapalloni.


Campo multisport
Nella stessa posizione di quello preesistente, e messo in diretta connessione con il Parco, il playground multisport è stato riqualificato. L’area di gioco ha una dimensione di 37,42 x 18,49 m e può ospitare il basket e la pallavolo. Anche in questo caso è stato asportato lo strato superficiale del manto esistente, riqualificati i sottofondi e installata una nuova pavimentazione sintetica multistrato, colorata poi con disegni.
Skatepark
In adiacenza al playground, nell’area dove erano presenti gli altri 2 campi da tennis, è stato installato uno skatepark, anch’esso in diretta connessione con il Parco per permetterne una fruibilità facile e spontanea.
Lo skatepark ha dimensioni di 43 x 25,00 m ed è realizzato con parti di strutture fisse in cemento armato, base e rampe principali, sulle quali sono installate le attrezzature per l’esecuzione delle evoluzioni.


Area Parkour e Intensity Arena
A parziale modifica di quanto previsto dal PFTE, in adiacenza allo skatepark sono stati installati alcuni attrezzi per la pratica del parkour; accanto a questi, è stata installata una gabbia per il calcetto 3 contro 3, la cosiddetta “Intensity Arena”.


Arrampicata sportiva
Sfruttando l’altezza del volume della palestra, sulla parete posteriore è stata installata una struttura per l’arrampicata sportiva di circa 18 m per 9 di altezza.
La struttura portante è costituita da una prima orditura orizzontale di travi in acciaio fissate ai pilastri dell’edificio, sulla quale sono imbullonati i telai in acciaio di sostegno dei pannelli per arrampicata. Questi sono realizzati in multistrato da 18 mm per uso esterno, rivestiti sulla faccia anteriore con doppia mano di resine poliuretaniche additivate con sabbia al quarzo e predisposti con inserti in acciaio inox per il fissaggio delle prese di arrampicata. La struttura è completata con 16 linee di punti di protezione e circa 1000 prese per arrampicata.
Pistino Atletica
La pavimentazione del pistino a 4 corsie e della parallela pista per i salti in lungo e con l’asta è stata rifatta con un manto sintetico impermeabile realizzato in tre strati e finitura con topping superficiale a spruzzo.
Bocce e Bungee fitness
Sotto le pensiline che coprivano 4 campi di bocce, sono stati realizzati due nuovi campi, uno da bocce e uno da pétanque, con pavimentazione a base di resine poliuretaniche e finitura in granulo EPDM, con successivo leggero spolvero di sabbia di quarzo.
Accanto a queste, l’area è predisposta per la pratica del bungee fitness, che si pratica sorretti elastici attaccati al soffitto. L’intera struttura in acciaio e la relativa copertura sono state integralmente riqualificate e in corrispondenza delle travature principali sono stati fissati i punti di ancoraggio degli elastici.


Le aziende
Per la realizzazione in tempi brevissimi (o comunque inusuali per i nostri appalti) si sono prodigati tutti i soggetti coinvolti nel progetto, dai tecnici alle imprese ai fornitori: quasi nessuno di questi emerge dalle notizie corse sui media, e solo alcuni di loro hanno ricordato sui propri canali social il proprio contributo. Ricordiamo alcuni di questi, in un elenco comunque non esaustivo.
Se il piano di fattibilità Tecnica ed Economica è firmato dagli uffici di Sport e Salute, il concept del progetto e la direzione artistica sono stati affidati, come si è già accennato, a Lastarch Srl, uno studio di progettazione cheha collaborato con la Società anche in altre occasioni.
L’appalto per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori, a seguito dell’avviso di indagine di mercato e delle successive lettere d’invito agli operatori economici selezionati descritto sopra, è stato assegnato a Saico Srl. L’avviso di gara stimava l’importo dei lavori in 9.090.000 euro, oltre agli oneri della sicurezza per 200.182,24 euro, e la progettazione esecutiva in 177.352,75 euro; la durata dei lavori era prevista in 180 giorni.
Una parte delle forniture sono avvenute direttamente da parte dell’Impresa esecutrice, mentre diversi affidamenti diretti sono stati attuati successivamente per integrazione di forniture o attività tecniche accessorie, per un totale che si aggira su ulteriori 3 milioni di euro.
Un caso particolare è quello di Fael Luce Spa, che ha assunto la qualifica di partner ufficiale di Sporte e salute nel progetto “Illumina Caivano”; in questa veste ha curato tutta l’illuminazione dei campi esterni e quella della piscina.
Officine D’Amico Srl ha costruito i tre campi da padel e le recinzioni dei campi di calcio, tennis e bocce.
PMS Impianti Sportivi Srl ha fornito e installato diverse attrezzature sportive, anche di altre aziende, con riferimento fra l’altro alla palestra polivalente e al manto in erba artificiale.
Sint Roc Srl ha fornito e messo in opera la parete di arrampicata.
Gammasport Srl, oltre ad alcune attrezzature sportive, ha fornito la gabbia per calcetto 3×3.
Sono di Sport System Srl i canestri mobili della palestra interna.
Mondo Spa ha collaborato attraverso la fornitura del manto per il campo padel, del calcetto e della palestra polivalente indoor.
SAMA Srl ha realizzato la pavimentazione dei campi di bocce e del pistino di atletica, oltre ad alcune pavimentazioni antitrauma.
WIP Srl e SAD Srl hanno fornito alcune attrezzature.
Giochisport Sas ha fornito lo splashbad per i più piccoli che completa la dotazione della piscina interna.
Nonsoloarredo Srl ha effettuato l’installazione di pavimentazioni in gomma colata di diverse forme e tappetini elastici per l’area giochi esterna.
Metalco Active Srl ha fornito arredi esterni, Euroform K. Winkler Srl ha allestito il parkour.
Infine Wansport ha fornito il software gestionale per tutte le attività del Centro.
Illumina Caivano e oltre
“Illumina Caivano”, denominazione del progetto di riqualificazione dell’ex centro sportivo Delphinia, è riproducibile altrove?
In programma c’è l’esportazione di questo «modello» ad altre sette periferie cittadine italiane ritenute «difficili»: Rozzano in provincia di Milano, il Quarticciolo a Roma, Scampia a Napoli, Orta Nova a Foggia, San Ferdinando in provincia di Reggio Calabria, San Cristoforo a Catania e Borgo Nuovo a Palermo. Per questi progetti sono stati stanziati 180 milioni.
Intanto è difficile capire, senza preconcetti, quanto efficace sia stato l’intervento di Caivano dal punto di vista del risanamento sociale della “periferia difficile”, fermo restando il plauso unanime alla qualità dell’intervento in quanto tale.

È stato raggiunto “l’obbiettivo strategico di potenziare il ruolo del centro sportivo come attrattore ed erogatore di servizi per la realtà locale, con il fine di valorizzare e dare impulso all’attività sportiva come strumento di socializzazione, integrazione e aggregazione, promuovendo la tutela della salute e il benessere psicofisico dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce deboli quali bambini, anziani e disabili”? Il progetto, nelle premesse del PFTE, “mira al miglioramento del tessuto sociale del Comune di Caivano, localizzato in area svantaggiata del Paese, proponendo di garantire una maggiore fruibilità del centro sportivo nell’arco dell’intera giornata (utilizzo intensivo), per la promozione dei valori delle pari opportunità, di diffusione dei principi di non discriminazione, inclusione sociale, partecipazione dei soggetti disabili, delle minoranze etniche e gruppi socialmente vulnerabili e con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri socio-economici presenti.”
Le osservazioni che ad oggi provengono dal territorio lamentano una difficoltà da parte delle realtà sportive locali di accedere agli spazi del nuovo Centro sportivo, per le tariffe troppo elevate o per difficoltà di calendario.
Ad una interpellanza parlamentare in tal senso, il ministro Abodi ha ricordato innanzitutto che, oltre al Pino Daniele, è stato realizzato, sempre a Caivano, in tre mesi, anche un playground multidisciplinare (skate, calcio a 5, basket e parco giochi) aperto a tutti, all’interno del quartiere Parco Verde. Inoltre si sta investendo anche nelle palestre scolastiche caivanesi, riqualificandole, proprio per consentirne l’utilizzo in piena sicurezza e funzionalità alle società e alle associazioni dopo l’orario scolastico, ed è in via di realizzazione un nuovo campo di calcio, con relativa pista di atletica, sempre per rispondere ad un’esigenza sportiva e sociale diffusa.
Riguardo alla specifica attività del Centro Pino Daniele, si ricordano le iniziative, i tornei e le attività promozionali che vengono svolte nel corso dell’anno, ivi compresi i campi estivi e la pista di ghiaccio temporanea invernale. Al 10 febbraio – ricorda ancora Abodi – gli iscritti al centro sportivo erano circa 1.500, e molti di questi non sono tenuti al pagamento della quota in quanto dotati di ISEE familiare sotto soglia.
Non è quello nostro il tipo di inchiesta che consenta di valutare l’efficacia del progetto dal punto di vista sociale.
È importante però osservare che un lavoro simile, in tempi così ristretti, si è potuto svolgere perché per l’occasione sono stati sospesi alcuni vincoli imposti dalle ordinarie procedure di appalto (come abbiamo visto all’inizio), il che ha consentito di tagliare tutti i tempi “morti” normalmente presenti tra un obbligo e l’altro, di effettuare scelte rapide e poco competitive per l’affidamento degli incarichi, di completare rapidamente con affidamenti diretti tutti gli aspetti accessori del lavoro.
E affidando infine la gestione del centro sportivo, senza gara, a un soggetto quanto mai affidabile come… la Polizia di Stato.
È proponibile attivare procedure d’urgenza come queste nelle altre 7 realtà “difficili”? Recentemente lo stesso Commissario Ciciliano ha espresso delle perplessità sulla declinazione di un presunto “Modello Caivano” applicabile ovunque. SI possono disporre finanziamenti ad hoc, ma rispetto alla procedura sarebbe opportuno conservare il livello dei controlli previsti dal Codice degli appalti e la garanzia di libera concorrenza tra le imprese, cercando semmai di mutuare le tempistiche dei cronoprogrammi a cui ci ha abituato il PNRR.
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